Vena ectasica sottopubica

Gentili Dottori,
vorrei sottoporvi il mio caso e chiedervi un consiglio in merito a qualche centro che possa aiutarmi.
Premetto di essere nullipara, da un anno e mezzo soffro di clitoridodinia e dispareunia, dolori nella zona pubica e "pesantezza".
Ho visto numerosi specialisti in vulvodinia , dolore pelvico, neurologi e reumatologi, ma nessuna terapia ha mai avuto l'effetto sperato.
Fino a quando a Gennaio 2017 una vostra collega ginecologa ha notato durante un'ecografia trasvaginale una vena ectasica sottopubica di dimensioni di 4×22 mm. In seguito ho fatto un'ecografia pelvica con sonda lineare che ha confermato il reperto.
Da Gennaio ad oggi ho passato un periodo alla ricerca di qualche medico che conoscesse la patologia e che potesse aiutarmi. Gli specialisti radiologi consigliano una RM con contrasto, mentre il radiologo che si occupa di diagnostica interventistica consiglia la tac con contrasto.
Ora essendo confusa sul da farsi sono tornata dalla mia ginecologa ho ripetuto l'ecografia trasvaginale che ha confermato la precedente, solo che la vena è cresciuta ora misura 5×29mm. Abbiamo studiato il decorso e sembrerebbe nascere o finire nell'osso pubico, passando vicino a uretra e vagina, e dirigersi verso il trigono vescicale nel quale si perdono le tracce essendoci il plesso vescicale.
Mi scuso per la lungaggine, ma spero vivamente che possiate aiutarmi.
Grazie mille

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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 337 13 1
Dato per assunto e scontato che le diagnosi a distanza sono improponibili oltre che impossibili, basandomi soltanto sulla sua narrazione sarei orientato a prendere in considerazione un quadro piuttosto severo di varicocele ovarico o in alternativa una malformazione vascolare.
Come Le è stato suggerito, indispensabile una valutazione angiografica con esame di seconda istanza, in entrambi i casi angio-RM o angio-TC sono pressoché equivalenti nello specifico.

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per la risposta.
Ho effettuato una RM con contrasto da questa è risultata un'endometriosi e secondo il radiologo la vena non è tale da essere definita un varicocele o da destare preoccupazioni, reputa che tutta la sintomatologia sia da imputare all'endometriosi. La ginecologa è discorde e reputa che il problema sia la vena.
La confusione aumenta, a questo punto le mie domande sono: può una vena ectasica in sede sottopubica determinare una simile sintomatologia?E nel caso come si può capire se il problema è la vena?
Ho anche fatto l'elettromiografia al nervo pudendo ed è negativa.
Grazie mille per la sua disponibilità
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dopo
Utente
Utente
Di seguito il referto:

"Esame Rmn delle pelvi con sequenze FSE multiplanari, DWI e LAVA dinamiche durante e dopo mdc ev completata da scansioni STIR per lo studio dell'articolazione del pube.
Non versamento pelvico. Utero antiverso fisso lateralizzato a sn; la deformità é in rapporto ad endometriosi infiltrante profonda nella regione del fornice vaginale anteriore (28×16) che, con vari tralci, aderisce alla parete posteriore del sigma prossimale. Strie endometriosiche si osservano anche tra regione ostica anteriore e parete posteriore della vescica urinaria.
Non adenopatie. Non immagini di varicocele. Non alterazioni morfostrutturali a carico dell'articolazione del pube; no vasi anomali nel cute e sottocute adiposo della stessa regione pubica"
Ho anche un'altra domanda: come è possibile che con le varie ecografie transvaginali che ho fatto non sia mai risultato nulla?Mentre si vede nitidamente il vaso ectasico (e nella rm no)?
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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 337 13 1
Cara Utente,

credo che chiunque di noi (medici che collaborano a questo sito) a questo punto alzi le mani!
Ribadito il concetto aureo che è impossibile e privo di serietà formulare diagnosi a distanza, ancor di più senza avere la possibilità di visionare almeno gli esami diagnostici eseguiti, si renda conto che tra i riscontri ecografico-ginecologici ed i riscontri RM c'è un abisso.
Da ciò si evince che uno dei due ha errato nella valutazione delle immagini.
Purtroppo la sintomatologia che Lei descrive è applicabile, con i dovuti distinguo, sia all'una che all'altra ipotesi diagnostica. Fatta salvo una più esaustiva valutazione clinica e soprattutto anamnestica, non possibile nel nostro caso.
Personalmente (ma è una mia personalissima filosofia) ho delle remore sulle valutazioni ecotomografiche, pur rendendomi conto che si tratta di una metodica di prima istanza, che in mano esperte fornisce indicazioni accuratissime...ma è strettamente operatore-dipendente. Le immagini che si ottengono infatti non sono anatomiche come quelle radiografiche, TC o RM.
Penso che non Le resti altro che sentire una terza opinione.
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