Reumatismo sindrome mio fasciale

Gentile dottore, ad un anno di distanza sono ancora qui a chiedere aiuto per il problema della mia vita e cioè questa sindrome mio fasciale, in particolare "REUMATISMO MIO FASCIALE". la mia è una lunga storia, solo dopo 14 anni hanno capito il mio problema e lo scorso anno sono stata fortunata perchè un dott. reumatologo molto bravo del Columbus, mi ha fatto stare bene per un anno..dopo una semplice infiltrazione di anestetico locale nei famosi punti trigger che a me sono situati nella regione dorsale bassa a destra e a sinistra. solo che forse per un colpo di freddo, eppure sto molto attenta alla mia schiena, il dolore pungente, acuto che mi blocca completamente è ritornato, precisamente a fine luglio. da allora non ho avuto più pace , ho preso spidifen, coefferalgan,contramal ma il dolore sta sempre lì e non mi lascia. Sono ritornata al Columbus 2 volte e solo una settimana fa ho avuto un'altra infiltrazione Carbocaina 1% ome l'altra volta , solo che adesso il dottore non è riuscito a trovare uno dei punti grilletto e allora il dolore non è scomparso . sto soffrendo parecchio anche perchè mi occupo di mia madre invalida a seguito di aneurisma cerebrale e successiva emiparesi destra. io scrivo per chiedere un consiglio. devo procedere nella ricerca di un altro reumatolo o anestesista che mi faccia il blocco anestetico dei punti trigger oppure praticare la tecar terapia e la mesoterapia come ha suggerito un altro dottore consultato? io sono stanca, ho 45 anni , insegno e la mia vita non è facile soprattutto per questo dolore che mi complica tutto . vorrei tanto stare bene come lo scorso anno..aspetto con ansia la vostra graditissima risposta. grazie , anna.
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Dr. Giuseppe Scavo Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 130 6 1
Gentile signora,
capisco bene il suo disagio aggravato dalla mancata risposta alle ultime terapie ptaticate.
Tra le varie possibilità le consiglio di rivolgersi al un bravo specialista in agopuntura che in queste situazione può dare buoni risultati.
Cordialmente

Dr. Giuseppe Scavo