Piede gonfio e dolente

Gentili Professori, volevo sottoporvi il mio caso perchè da circa 2 mesi lamento un problema al piede destro . Tutto è iniziato una mattina quando al risveglio ho avuto la cattiva sorpresa di non poter appoggiare a terra il piede dal dolore e verificare che era gonfio anche se di colore normale ; il problema era ed è, localizzato al pollice e al metatarso . Nei giorni precedenti non avevo avuto alcun trauma . La successiva cura con Fans ha avuto il solo risultato di attenuare un pò il dolore, ma dopo una settimana senza miglioramenti mi sono rivolto al mio medico che mi ha prescritto una lastra e degli esami del sangue finalizzati alla ricerca di reumatismi . La prima ha dato esito negativo mentre i secondi hanno evidenziato una VES a 32 (limite a 17), una PCR a 1 (limite 0,5) e un Fattore reumatoide a 72 (limite 20) ; nella norma emocromo, HLAB27, Antinucleo, Anti-CCP e acido urico . Ad un secondo controllo a distanza di 15gg , la PCR è rientrata e la VES scesa a 17, mentre inalterato è rimasto il FR .
Proseguendo il dolore, ho anche eseguito una RMN che ha evidenziato un quadro artrosico a carico del primo raggio con irregolarità delle cartilagini .
Ho quindi contattato un reumatologo della mia città che mi ha prescritto un ciclo di infiltrazioni a base di acido ialuronico e cortisone . Il problema è che il situazione non accenna a migliorare .
Anzi, le infiltrazioni paradossalmente mi sembra peggiorino la situazione, tanto che la reumatologa mi ha prescritto un'ecografia al piede che non ha evidenziato lesioni nè problemi ai tessuti molli, anche se a voce l'ecografa mi ha detto che la linea del dolore segue il tendine flessore dell'alluce . C'è anche un piccolo versamento .
Preciso che il piede è dolorante solo se provo a camminare . Da seduto, con piede in basso, dopo qualche minuto avverto un senso di pesantezza come di liquido che si deposita nella zona del metatarso, tanto che trovo sollievo solo a piede elevato .
Non so quale strada intraprendere per arrivare a risolvere questo problema per me invalidante (da 60gg non mi reco al lavoro) e gradirei molto da parte vostra qualche consiglio per uscire da questo empasse, dato a volte ho il timore di essere su una strada terapeutica non corretta .
Grazie anticipatamente .
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.8k 118
Difficile orientarsi in questo contesto virtuale. Sarei curioso di leggere testualmente quanto riportato nel referto della Risonanza Magnetica. Per quanto riguarda la positività del fattore reumatoide esegua i markers per l'epatite B e C. Ha familiarità per gotta o condrocalcinosi? In attesa di un suo riscontro la saluto cordilamente. MG

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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Utente
Utente
Gentile Professore, la ringrazio molto per il suo interessamento e le illustro senz'altro l'esito della RMN al piede :
"Non si apprezzano segni di patologia flogistica o degenerativa a livello tendineo-legamentoso. Fenomeni artrosici delle MTF, particolarmente del 1° raggio, con irregolarità delle cartilagini articolari e piccola lesione osteocondrosica sul versante metatarsale ; versamento endoarticolare"
Le allego anche il referto di un RX al piede eseguita 10gg prima :
"Non lesioni osteostrutturali focali. Rapporti articolari nella norma" .
Questo è l'esito di una ecografia (specialistica per articolazioni) :
"L'esplorazione ecografica del piede dx, nella sede della sintomatologia dolorosa riferita, non evidenzia lesioni occupanti spazio nè alterazioni delle strutture tendinee (il dolore viene riferito lungo il decorso del tendine flessore, particolarmente a livello della testa metatarsale)"

Questa è l'evoluzione di quest'ultima settimana :
L'inefficacia delle cure di tipo reumatologico (4 infiltrazioni di cortisone + Hyalgan + Oky), che al contrario hanno ogni volta provocato un peggioramento della situazione (tumefazione e dolenza), hanno indotto la reumatologa che mi aveva in cura a "gettare la spugna" e a "scaricarmi" con un arrivederci fra 3 mesi e il consiglio di utilizzare anti-infiammatori al bisogno ... praticamente 24h al giorno, vista la mia persistente impossibilità di poggiare il piede a terra dal dolore ... complimenti .
Ho quindi optato per un consulto ortopedico e lo specialista da me interpellato si è espresso a favore di una radicolopatia e mi ha prescritto una RX e una RMN lombo-sacrale . Per la RMM sono in attesa, mentre ho già l'esito della RX Rachide Lombo-Sacrale :
"L'esame non evidenzia significative alterazioni osteo strutturali. Si segnala un modesto avallamenento di alcune limitanti somatiche dei metameri lombari con spazi intersomatici conservati . Riduzione della fisiologica lordosi. Capi ossei articolari conxo femorali normoconformormati d'ambo i lati con rime articolari conservate . Sincondrosi sacro iliache nei limiti" .
I markes per l'epatite B e C sono negativi (mi scuso di non averne fatto cenno nel precedente messaggio) . La presenza di un valore alterato della FR da cos'altro può dipendere ?
Come vede sono un in balia tra la Reumatologia e l'Ortopedia e stò andando in confusione ...
In attesa di un suo cortese riscontro, le invio i miei migliori saluti e ringraziamenti .
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.8k 118
Ribadendo i limiti di un consulto di questo genere, focalizzerei l'attenzione sulla "piccola lesione osteocondrosica sul versante metatarsale" nell'eventualità si trattasse di una sofferenza di tipo algodistrofico dell'osso subcondrale, magari di natura post-traumatica accidentale. MG
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Utente
Utente
La ringrazio molto Professore per il suo parere . Con quale altro esame potrei diagnosticare un eventale quadro algodistrofico ?
Potrebbe il cortisone che ho assunto (6 iniezioni da 4mg all'esordio del dolore + 4 infiltrazioni) aver peggiorato la situazione ?
Mi è stato prescritto un ciclo di ultrasuoni + laserterapia : cosa ne pensa ? E' forse meglio una terapia alternativa ?
La ringrazio infinitamente e le invio i miei più cordiali saluti .
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.8k 118
Gentilissimo signore, l'essenza della pratica medica è fondata su quella relazione personale tra medico e paziente, di cui tanto si parla, che si basa sul rapporto diretto tra due individui e che permette al medico, attraverso una serie di osservazioni e di atti, di suggerire una diagnosi e proporre una terapia. Una medicina comunque tradizionalmente basata sull'esperienza in grado di offrire i suoi massimi frutti quando associata con la più recente medicina basata sull'evidenza (EBM, evidence based medicine) oggi possibile attraverso nuovi strumenti quali gli studi randomizzati e controllati e le meta-analisi.
Alla luce di quanto esposto io penso che in un rapporto come quello permesso da questo contatto virtuale sia possibile dare soltanto delle indicazioni di massima, evitando di entrare nel merito specifico di scelte che altri hanno potuto fare dopo una visita reale. Pertanto il suggerimento che mi sento di darle è di mantenere il rapporto personale con i suoi curanti di riferimento ai quali magari potrà riferire di questi scambi di corrispondenza. MG
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Utente
Utente
Egregio Professore, quello che lei dice è giustissimo e condivisibile, ma purtroppo il problema è che spesse volte la teoria non trova riscontro nella pratica . Lei forse si sarà chiesto come mai tante persone si rivolgono a lodevolissimi luoghi come questo per avere risposte o consigli ai propri problemi di salute ; a mio modo di vedere perchè molte volte ci si trova davanti a professionisti che non ascoltano con sufficente interesse e pazienza quello che l'ammalato cerca di spiegare loro e arrivano alla diagnosi senza dare sufficente supporto informativo .
Nel mio caso specifico io mi ritrovo dopo 2 mesi e mezzo, 4 visite specialistiche e una decina di esami strumentali effettuati, a non sapere ancora quale è il mio problema . Soprattutto sento di avere in testa tantissime domande legate a sintomi che ho e che nessuno ha mai realmente ascoltato. Ho una RMN al piede che nessuno ha mai voluto visionare nel dettaglio, forse per evitare la perdita di tempo causata dall'inserire il CD contenente le immagini nel computer. Lei è stato il primo specialista che ha focalizzato l'attenzione su quello che io penso sia l'origine del mio problema (la lesione osteocondrosica) : peccato che pur avendolo fatto presente a chi mi ha in cura, nessuno ha mai dato peso alla cosa .
Nonostante io abbia scelto per i miei consulti specialisti tra i più affermati della mia città e non semplici medici (pur rispettabilissimi), non posso non dire che ho trovato molta più pazienza e voglia di ascoltare e capire in questi luoghi virtuali che negli ambulatori reali .
Ed è per questo che ringrazio Lei e tutti i Suoi colleghi per l'impegno che ogni giorno profondete .
La saluto cordialmente .