Atrite reumatoide

Ho 36 anni e otto mesi fa ho avuto uno splendido bimbo, dopo un mese dal parto ho iniziato ad accusare dolori prima alle ginocchia, poi ai piedi alle mani (dita), ai gomiti e a volte alle anche e spalle. Dopo una visita con un reumatologo, si è supposto atrite reumatoide. Spero ancora che non sia così ma i sintomi ci sono...soprattutto al risveglio sono bloccata e ho dolori forti ai piedi e alle mani, così ogni volta che sto seduta o ferma per un pò anche pochi minuti. Ma il dottore non si vuole ancora pronunciare definitivamente, perchè le analisi più indicative non sono positive, una volta la ves è 6 un'altra volta è 27. Così questa ves e i miei dolori ci fanno impazziere e non sappiamo cosa augurarci, se fossero più chiare forse si deciderebbero a curarmi perchè i dolori aumentano di giorno in giorno. Ho solo preso un antiinfiammatorio per 3 settimane, che mi ha dato un pò di sollievo. Inoltre ho da smaltire ancora 12 kg dalla gravidanza, ho allattato per 6 mesi e mezzo, e ancora niente capoparto. Avete consigli da potermi dare? Magari altre analisi che possano confermare o meno ad es. fare una scintografia ossea? GRAZIE
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Dr. Giuseppe Scavo Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 130 6 1
Gentile signora,
i sintomi anche se sommariamente descritti non sembrano tipici da A.R.
C'é tumefazione (cioè gonfiore) alle articolazioni? i dolori sono simmetrici? C'è rigidità al mattino? Sicuramente sono giò domande poste dal collega reumatologo, è inutile ripetersi.
Tra le analisi la rilevazione degli anticorpi anticitrullina può aiutare a confermare o escludere la diagnosi.
Sicuramente l'assetto mormonale post-partum può avere una sua influenza sulle sue manifestazioni. Un'altra diagnosi da escludere potreebbe essere bquella di un'artrite reattiva su un focus infettivo a distanza (es. apparato urinario o genitale). Il collega sicuramente valuterà anche questo.
Cordialmente

Dr. Giuseppe Scavo

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie dottore, rispondo volentieri ai suoi quesiti: a volte gonfiano solo le caviglie, non ho mai avuto tumefazioni ne arrossamenti ma spesso sento le gambe, dal ginocchio in giù, stanche,pesanti,dolenti anche al tatto e un pò gonfie, le trascino senza avere forza. I dolori sono sempre asimmetrici. Al mattino sono sempre rigida soprattutto piedi,gambe e mani per almeno 20 minuti. Secondo le analisi non può essere diagnosticata A.R. Quindi, anche per mio suggerimento, stiamo effettuando un tampone vaginale alla ricerca di un'infezione...perchè alla fine della gravidanza avevo scoperto di avere la candida e lo stafilococco, curati alla meglio qualche giorno prima del parto. Inoltre ho avuto un parto traumatico da cui ho portato ferite aperte per due mesi e oltre. La mia domanda: Se fosse questo tipo di atrite infettiva, come si cura e come agisce che danni provoca ....insomma è sempre cronica? Posso fare altri esami nella ricerca, oltre al tampone vaginale e all'urinocultura? Inoltre i miei dolori spesso non sono solo alle ossa, potrei valutare vene, tendini e muscoli? GRAZIE
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Dr. Giuseppe Scavo Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 130 6 1
Gentile signora,
l'artrite reattiva frequentemente è una patologia acuta e autolimitantesi, raramente si cronicizza.
Si cura trattando e risolvendo la causa infettiva e se neccessario associare terapia antiinfiammatoria.
Se tampone vaginale e urinocoltura risultassero negativi si può ricercare in altre sedi (faringe,denti, intestino etc.).
Le manifestazioni infiammatorie possono anche interessare le altre strutture scheletriche oltre le ossa.
Cordilmente
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile dottore, ho fatto le analisi del caso, tampone vaginale, faringeo e urinocoltura, ho trovato una compagnia variegata di nemici: e.coli 450.000(urine),stafilococco e clamidya (t.vaginale) e streptococco (t. faringeo). Sto cercando di curare le infezioni con forti antibiotici indicati da un ginecologo, i dolori sono ancora forti e persistenti, penso dovrei fare degli antinfiammatori forti, ma li posso fare contestualmente alla cura antibiotica che durera in tutto altri 20 gg? E per quanto tempo li dovrei prendere per migliorare le mie inabilità momentanee? Lei cosa può suggerirmi, potrebbe quindi essere che la patologia sia conseguenza di tutti questi batteri contratti al momento del parto e nel post-parto? Inoltre ho una bella infiammazione che mi blocca l'interno coscia e non mi fa sollevare minimamente la gamba, potrebbe essere collegata all'infiammazione uterina? Grazie
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Dr. Giuseppe Scavo Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 130 6 1
Gentile signora,
gli antiinfiammatori li può fare contestualmente sotto controllo del medico curante.
Probabilmente la patologia è conseguenza di infezioni conseguite sia nel post parto manon solo.
Il dolore all'interno coscia può essete una stazione linfonodale reattiva all'infiammazione uterina.
Scusi la brevità
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile Dottore, grazie per le sue risposte sempre tempestive. Sto combattendo la Clamidia con "Iosalide" un antibiotico non tra i più conosciuti, spero tanto di debellarla. Vorrei associare degli antinfiammatori ma quello che ho preso per un certo periodo "Tauxib" mi aveva fatto gonfiare le caviglie e vorrei evitarlo. Ho letto di un medicinale "Sulfasalazina" idoneo per i casi di sindrome di Reiter. Cosa potrei prendere? Vorrei bloccare l'avanzare di qs dolori, ho timore che sia già passato troppo (10 mesi) e che questa infezione da clamidia abbia già fatto un notevole danno, soprattutto ai piedi, alle gambe e alle mani. Cosa mi posso aspettare da questo tipo di atrite? Grazie
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Dr. Giuseppe Scavo Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 130 6 1
Gentile signora,
la sulfasalazina si può utilizzare, in alcune forme di artrite reattiva persistente, per modulare il sistema immunitario e ridurre le manifestazioni dolorose e le conseguenze dell'infammazione persistente.
Consideri che è controindicata durante l'allattamento.
Per controllare il dolore, in attesa di rimuovere l'infezione può ricorrere al paracetamolo o a cortisone a basse dosi.
Normalmente l'artrite reattiva non si cronicizza, e si risolve completamente se ben gestita.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentilissimo dottore, spero che anche lei stia godendo delle ferie e del riposo, ma spero tanto in una sua risposta. Il dolore all'interno coscia persiste e aumenta, mi aveva scritto "Il dolore all'interno coscia può essete una stazione linfonodale reattiva all'infiammazione uterina" ma cosa posso fare per attenuare questa pubalgia? Ho già fatto due cicli di antibiotici per debellare qualche nemico e prendo il "celebrex 200" come antinfiammatorio da 5 gg. ma le gambe sono pesantissime e doloranti, così come mani e spalla. Cosa posso fare per il dolore all'interno coscia che mi provoca continui dolori e non posso ne sollevare e ne ruotare la gamba? Penso sia il tendine, ma potrebbe essere anche l'osso? Grazie
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Dr. Giuseppe Scavo Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 130 6 1
Se il dolore non si attenua nonostante il tempo e la terapia, può approfondire la diagnosi con una risonanza magnetica.
Cordiali saluti