Lesione eterologa seno

Gentili dottori, Vi scrivo per mia madre di 82 anni (già compiuti) che in data odierna si è sottoposta a eco, mammografia e visita in seguito alla scoperta di un rigonfiamento sul seno dx.
Di seguito il referto.

Visita senologica: cute e capezzoli integri.
Massa fissa al QSE a dx.

Mammografia bilaterale: struttura mammaria di tipo fibro-ghiandolare.
Lesione eterologa di 3cm al QSE a dx.

Ecografia mammaria bilaterale: assenza di alterazioni eco-strutturali a sx.
A dx QSE lesione eterologa di 3cm circa con interessamento ascellare linfonodale omolaterale.

Ci è già stato comunicato che si tratta di un tumore maligno e che dobbiamo consultare un oncologo, anche se non abbiamo fatto altre indagini.
È bastato solo questo per accertare la malignità del tumore?
Inoltre il medico ci ha detto che abbiamo due strade: intervento chirurgico oppure "pillolina" e controlli più ravvicinati nel tempo, ma che sarebbe stato l' oncologo a valutare in base all' età di mia madre e le sue patologie (tra le quali la fibrillazione atriale).
Il medico si è espresso in questi termini perché mia madre era presente e non voleva spaventarla e, ovviamente, mia madre ha scelto la "pillolina".
Ho tanta confusione in testa... mi spiegate come procedere e di che terapia si tratta?
La chirurgia è preferibile o si può evitare?

Grazie...