Femara e soia (fitoestrogeni)

In un post del 13/10/09 relativo ai valori cea e ca 15.3 ho visto una risposta del dott.Catania per la quale necessiterei di delucidazioni.
La frase in questione è "I marcatori sono indicatori aspecifici che possono variare anche per cause non tumorali. ad esempio possono interferire con la semplice somministrazione di fitoestrogeni (latte di soia, liquirizia...)"
1) Non mi riferisco ad assunzione di integratori, ma di semplice utilizzo saltuario (1-2 volte alla settimana) di cibi a base di soia come pasta o polpette. Un'alimentazione del genere può influenzare i marcatori?
2) Ci sono controindicazioni tra questo tipo di alimenti (soia ma dunque anche liquirizia) e Femara?

Ho inoltre un consiglio da richiedervi incentrato sul mio caso personale.
Mia mamma è stata operata a marzo di carcinoma al seno, ha fatto la radioterapia tra giugno ed agosto ed è in cura con Femara. Ai controlli di metà settembre il ca 15.3 si è leggermente alzato (è passato dal valore 25 a giugno ad un valore di 28). Alla visita di controllo, la dott.ssa oncologa ci ha detto di stare tranquilli perchè variazioni possono essere previste e anche perchè mia mamma dovrà rifare gli esami a metà novembre in vista della visita di controllo per la radioterapia.
Visto che il marcatore può essere influenzato da altri fattori, voglio specificare alcune cose: il giorno del prelievo era seguente alla prima assunzione della pillola bonviva (mia mamma ora e in cura anche x l'osteosporosi), ed inoltre il giorno del prelievo mia mamma ha avuto un po' di diarrea e qualche linea di febbre (37.5).
3) Può questa situazione avere influito sul marcatore?
4) La vicinanza temporale con il ciclo di radioterapie (erano state finite da meno di un mese) può avere influenzato il valore?
Ringrazio per la disponibilità e porgo distinti saluti
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
I fitoestrogeni possono influenzare i valori.

Ma nel suo caso non vedo quale possa essere il problema perchè un innalzamento da 25 a 28 è da considerare normale.

L'allarme scatta per incrementi significativi.

Ho visto un caso in cui i valori superavano i 1000 e poi si è scoperto che la paziente assumeva grandi quantità di liquirizia.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com