Prelievo linfonodo e vaso trombizzato
Buongiorno. Ho 53 anni e un mese e mezzo fa sono stata operata per l'asportazione di un carcinoma infiltrante di 6 mm dal seno destro. E' stato effettuato anche il prelievo e controllo del linfonodo sentinella che è fortunatamente risultato sano e quindi sono felice degli esiti del mio intervento.
Ciononostante, il mio problema attuale è un dolore molto forte, ogni qualvolta tento di estendere il braccio destro. Sto effettuando il massaggio della cicatrice, come suggeritomi e gli esercizi per favorire l' estensione del braccio. Ma ho la sensazione che anzichè migliorare, la situazione stia peggiorando, tanto che adesso il dolore si estende anche all'avambraccio, come una stilettata. All'osservazione, si è formato come un cordone che parte dal cavo ascellare, in prossimità della cicatrice e si allunga fin quasi al gomito.
Oggi ho eseguito un'ecografia del cavo ascellare e si "rileva sottile cordoncino ipoecogeno in prima ipotesi riferibile a vaso sottocutaneo trombizzato" .
La domanda è: se ciò fosse, potrò recuperare pienamente la funzionalità e la capacità di estensione del braccio?
Questi esercizi di allungamento possono essere eseguiti (serie di 10) o rischio di peggiorare la situazione?
Sono una nuotatrice, e la mia preoccupazione riguarda anche l'attività sportiva, che mi è stata concessa, anzi caldeggiata addirittura. Ma se non riesco ad estendere il braccio, faccio fatica anche a nuotare.
Attendo fiduciosa un Vs. risposta e ringrazio anticipatamente
Ciononostante, il mio problema attuale è un dolore molto forte, ogni qualvolta tento di estendere il braccio destro. Sto effettuando il massaggio della cicatrice, come suggeritomi e gli esercizi per favorire l' estensione del braccio. Ma ho la sensazione che anzichè migliorare, la situazione stia peggiorando, tanto che adesso il dolore si estende anche all'avambraccio, come una stilettata. All'osservazione, si è formato come un cordone che parte dal cavo ascellare, in prossimità della cicatrice e si allunga fin quasi al gomito.
Oggi ho eseguito un'ecografia del cavo ascellare e si "rileva sottile cordoncino ipoecogeno in prima ipotesi riferibile a vaso sottocutaneo trombizzato" .
La domanda è: se ciò fosse, potrò recuperare pienamente la funzionalità e la capacità di estensione del braccio?
Questi esercizi di allungamento possono essere eseguiti (serie di 10) o rischio di peggiorare la situazione?
Sono una nuotatrice, e la mia preoccupazione riguarda anche l'attività sportiva, che mi è stata concessa, anzi caldeggiata addirittura. Ma se non riesco ad estendere il braccio, faccio fatica anche a nuotare.
Attendo fiduciosa un Vs. risposta e ringrazio anticipatamente
[#1]
Si chiama Sindrome di Mondor . Occorre una visita per conferma ovviamente. Stia assolutamente tranquilla. E' curabilissima ed il recupero assolutamente totale.
Tanti saluti
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Egr. Dr. Catania,
la ringrazio tempestività della Sua risposta che ha chiarito immediatamente e in maniera esaustiva la natura del mio dolore al braccio.
Ho letto varie volte le Sue risposte e devo dire che la stimo molto per la Sua capacità di centrare perfettamente le richieste degli utenti, anche perchè di solito, quando si arriva a scrivere in questa sede, è perchè ci sono una moltitudine di dubbi irrisolti e di domande che non hanno ricevuto risposta.
Le chiedo ancora se, nel mio caso, la visita per conferma la deve fare chi mi ha operata o un angiologo e se nel frattempo devo evitare di sforzare la parte.
Ringrazio ancora ed auguro una buona giornata
la ringrazio tempestività della Sua risposta che ha chiarito immediatamente e in maniera esaustiva la natura del mio dolore al braccio.
Ho letto varie volte le Sue risposte e devo dire che la stimo molto per la Sua capacità di centrare perfettamente le richieste degli utenti, anche perchè di solito, quando si arriva a scrivere in questa sede, è perchè ci sono una moltitudine di dubbi irrisolti e di domande che non hanno ricevuto risposta.
Le chiedo ancora se, nel mio caso, la visita per conferma la deve fare chi mi ha operata o un angiologo e se nel frattempo devo evitare di sforzare la parte.
Ringrazio ancora ed auguro una buona giornata
[#3]
Parliamoci chiaro : io ho fatto una diagnosi a distanza che è persino vietata senza una visita. Mi sono preso tutta la responsabilità per indirizzarla in modo chiaro.
Quindi per sapere cosa fare occorre una conferma tramite una visita. E' una sindrome rara ed occorre esperienza, ma i provvedimenti sono molto semplici.
Quindi per sapere cosa fare occorre una conferma tramite una visita. E' una sindrome rara ed occorre esperienza, ma i provvedimenti sono molto semplici.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 27/05/2014.
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