Nuova formazione ipoecogena 4 mm seno sx, dubbi??
Buongiorno, mia madre che ha 59 anni ha da qualche anno perdite trasparenti al seno, prima a tutti e due, da qualche mese solo al sx.
Si premette che mia madre ha un seno a detta dei medici "fibromatoso".
Al ché ha eseguito una mammografia ed ecografia due giorni fa.
Ma partendo con ordine, nel 2018 a seguito di mammografia ed ecografia al seno sx, si evinceva:
L addensamento visibile nella sola proiezione craniocaudale si risolve nella compressione mirata.
La valutazione ecografica evidenzia a sx in sede aereolare inferno-mediana formazione ipoecogena solida 5 mm caratterizzata da calcificazioni di parete e inscritte, non determina assorbimento acustico, presenta alcuni spot vascolari di piccole dimensioni, risulta a medio bassa comprimibilita all esame elasto sonografico in prima ipotesi compatibile con fibroadenoma, si apprezza inoltre la presenza di alcune calcificazioni disposte in sede areolare infero interna adiacenti al reperto sopradescritto ed inscritte in un'area di alterazione ecostrutturale ipoecogena di 4 mm.
Necessita di ago aspirato per esame citologico.
Ha eseguito quindi l ago aspirato nei giorni successivi che ha dato come risultato:
Emazie, detriti cellulare, nuclei nudi ed elementi prismatic in metaplasia apocrina e in ampi lembi.
Negativo per CTM.
Negativo per cellule neoplastiche.
Tornando ad oggi, ha eseguito due giorni fa mammografia ed ecografia al seno sx (a causa della solita perdita trasparente), che dice:
Vengono effettuate proiezioni aggiuntive e si confrontano con esame precedente del 2018.
Al prolungamento ascellare piccolo addensamento di aspetto triangolare.
Invariati i rilievi in sede areolare in particolare il nodulo già sottoposto ad agobiopsia, con calcificazioni nel suo contesto in sede areolare.
L'esame ecografico rileva in corrispondenza del prolungamento ascellare formazione ipoecogena di circa 4mm.
Invariata la formazione in sede areolare.
La signora eseguirà agobiopsia il 20 marzo del nodulo di 4 mm al prolungamento ascellare.
Preciso che a mia madre erano già state trovate in passato millimetriche cisti.
Circa un anno fa a seguito di un gonfiore dell avambraccio sx le era stata fatta un ecografia che escludeva la compatibilità con malattie, ma per il medico si trattava di un deposito di sangue che non circolava diciamo benissimo.
(mia madre ha già avuto un trombo alla gamba in passato, ha gambe molto venose).
Il braccio ad oggi e invariato, a volte si gonfia di più, ma in genere è sempre gonfio (non tanto), e normalmente non le da fastidio, sembra ci sia solo liquido depositato.
Mia madre se esegue l autopalpazione non rileva noduli particolarmente grandi o sospetti, piuttosto da parecchi anni individua piccolissimi nodulini che allo schiacciare fanno male.
Non avverte gonfiori, arrossamenti, o cambiamenti al seno.
Farà nuovanente l agobiopsia, ma secondo voi è allarmante o sospetta la situazione?
Grazie dell attenzione, sono molto preoccupato, ho perso mio papà per un tumore anni fa.
Si premette che mia madre ha un seno a detta dei medici "fibromatoso".
Al ché ha eseguito una mammografia ed ecografia due giorni fa.
Ma partendo con ordine, nel 2018 a seguito di mammografia ed ecografia al seno sx, si evinceva:
L addensamento visibile nella sola proiezione craniocaudale si risolve nella compressione mirata.
La valutazione ecografica evidenzia a sx in sede aereolare inferno-mediana formazione ipoecogena solida 5 mm caratterizzata da calcificazioni di parete e inscritte, non determina assorbimento acustico, presenta alcuni spot vascolari di piccole dimensioni, risulta a medio bassa comprimibilita all esame elasto sonografico in prima ipotesi compatibile con fibroadenoma, si apprezza inoltre la presenza di alcune calcificazioni disposte in sede areolare infero interna adiacenti al reperto sopradescritto ed inscritte in un'area di alterazione ecostrutturale ipoecogena di 4 mm.
Necessita di ago aspirato per esame citologico.
Ha eseguito quindi l ago aspirato nei giorni successivi che ha dato come risultato:
Emazie, detriti cellulare, nuclei nudi ed elementi prismatic in metaplasia apocrina e in ampi lembi.
Negativo per CTM.
Negativo per cellule neoplastiche.
Tornando ad oggi, ha eseguito due giorni fa mammografia ed ecografia al seno sx (a causa della solita perdita trasparente), che dice:
Vengono effettuate proiezioni aggiuntive e si confrontano con esame precedente del 2018.
Al prolungamento ascellare piccolo addensamento di aspetto triangolare.
Invariati i rilievi in sede areolare in particolare il nodulo già sottoposto ad agobiopsia, con calcificazioni nel suo contesto in sede areolare.
L'esame ecografico rileva in corrispondenza del prolungamento ascellare formazione ipoecogena di circa 4mm.
Invariata la formazione in sede areolare.
La signora eseguirà agobiopsia il 20 marzo del nodulo di 4 mm al prolungamento ascellare.
Preciso che a mia madre erano già state trovate in passato millimetriche cisti.
Circa un anno fa a seguito di un gonfiore dell avambraccio sx le era stata fatta un ecografia che escludeva la compatibilità con malattie, ma per il medico si trattava di un deposito di sangue che non circolava diciamo benissimo.
(mia madre ha già avuto un trombo alla gamba in passato, ha gambe molto venose).
Il braccio ad oggi e invariato, a volte si gonfia di più, ma in genere è sempre gonfio (non tanto), e normalmente non le da fastidio, sembra ci sia solo liquido depositato.
Mia madre se esegue l autopalpazione non rileva noduli particolarmente grandi o sospetti, piuttosto da parecchi anni individua piccolissimi nodulini che allo schiacciare fanno male.
Non avverte gonfiori, arrossamenti, o cambiamenti al seno.
Farà nuovanente l agobiopsia, ma secondo voi è allarmante o sospetta la situazione?
Grazie dell attenzione, sono molto preoccupato, ho perso mio papà per un tumore anni fa.
[#1]
Oltre la precisa descrittiva dei referti, per meglio completare sarebbe utile riportare anche un pò di anamnesi, cioè storia clinica della paziente...storia riproduttiva e ormonale, storia patologica...
l'iter diagnostico per ora comunque mi sembra tranquillizzante
la persistenza della secrezione monorifiziale e esclusione di altre cause( ad esempio endocrinologhe o farmacologcihe)in caso di immodificatoa spetto radiologico, può però richiedere solo un altro approfondimento...o una integrazione con Tomosintesi semplice o con mdc o meglio ancora con RMN mammaria mdc bilaterale...
Ne parli col suo senologo!
l'iter diagnostico per ora comunque mi sembra tranquillizzante
la persistenza della secrezione monorifiziale e esclusione di altre cause( ad esempio endocrinologhe o farmacologcihe)in caso di immodificatoa spetto radiologico, può però richiedere solo un altro approfondimento...o una integrazione con Tomosintesi semplice o con mdc o meglio ancora con RMN mammaria mdc bilaterale...
Ne parli col suo senologo!
Dr.ssa mariagiovanna fava
[#2]
Utente
Buongiorno Dottoressa, la ringrazio per la sua risposta.
Mia madre ha 59 anni, ha due figli, avuti uno a 26 anni, e uno a 33. È andata in menopausa naturalmente all età di 56 anni, come bene o male tutte le sue sorelle e mia nonna. Non ha familiarità con malattie al seno. Non ha mai sofferto di alcun tipo di patologia, a parte gli ANA positivi. È una fumatrice, che sta cercando di smettere.
È una signora che ha tutto sommato una buona salute, di altezza 1.60 m e di peso circa 58kg.
E stato constatato che ha un seno di tipo fibroghiandolare. Ci tengo a precisare che la mammografia di tre giorni fa è stata ripetuta per due volte, con scrupolo, e che inizialmente non si vedeva nulla di strano. Alla fine la radiologa si è accorta di un piccolo addensamento in corrispondenza del prolungamento ascellare, che con l ecografia, non riusciva nemmeno a trovarlo. Insistendo, alla fine dell ecografia è riuscita a trovare questo nodulo di 4 mm, veramente piccolo, tanto che ha voluto segnarlo con un pennarello, per paura che durante l agobiopsia il radiologo in turno non sarebbe stato in grado di ritrovarlo facilmente.
Ripeto che la formazione ipoecogena diagnosticata nel 2018, era risultata negativa all agobiopsia, e che a fronte di questa nuova formazione sul prolungamento ascellare che prima non c'era, effettuerà il 20 marzo agobiopsia su consiglio del radiologo.
Siamo preoccupati, perché a la radiologa non si è espressa in favore o a sfavore della situazione, limitandosi a dirci che era il caso di fare un ago aspirato poiché nelle precedenti mammografie non risultava. E stata solo tranquillizzante sulle secrezioni, dicendo che non c'è da preoccuparsi di perdite bianche, a differenza di perdite di sangue o di colore marroni o grigie.
Chiederemo un consulto al senelogo, ci muoveremo in settimana,eventualmente anche per fare un RMN.
Chiedo se per favore a detta sua il quadro complessivo è preoccupante, o se capitano normalmente situazioni simili ad altre pazienti, che poi risultano negativi...
Grazie infinite
Mia madre ha 59 anni, ha due figli, avuti uno a 26 anni, e uno a 33. È andata in menopausa naturalmente all età di 56 anni, come bene o male tutte le sue sorelle e mia nonna. Non ha familiarità con malattie al seno. Non ha mai sofferto di alcun tipo di patologia, a parte gli ANA positivi. È una fumatrice, che sta cercando di smettere.
È una signora che ha tutto sommato una buona salute, di altezza 1.60 m e di peso circa 58kg.
E stato constatato che ha un seno di tipo fibroghiandolare. Ci tengo a precisare che la mammografia di tre giorni fa è stata ripetuta per due volte, con scrupolo, e che inizialmente non si vedeva nulla di strano. Alla fine la radiologa si è accorta di un piccolo addensamento in corrispondenza del prolungamento ascellare, che con l ecografia, non riusciva nemmeno a trovarlo. Insistendo, alla fine dell ecografia è riuscita a trovare questo nodulo di 4 mm, veramente piccolo, tanto che ha voluto segnarlo con un pennarello, per paura che durante l agobiopsia il radiologo in turno non sarebbe stato in grado di ritrovarlo facilmente.
Ripeto che la formazione ipoecogena diagnosticata nel 2018, era risultata negativa all agobiopsia, e che a fronte di questa nuova formazione sul prolungamento ascellare che prima non c'era, effettuerà il 20 marzo agobiopsia su consiglio del radiologo.
Siamo preoccupati, perché a la radiologa non si è espressa in favore o a sfavore della situazione, limitandosi a dirci che era il caso di fare un ago aspirato poiché nelle precedenti mammografie non risultava. E stata solo tranquillizzante sulle secrezioni, dicendo che non c'è da preoccuparsi di perdite bianche, a differenza di perdite di sangue o di colore marroni o grigie.
Chiederemo un consulto al senelogo, ci muoveremo in settimana,eventualmente anche per fare un RMN.
Chiedo se per favore a detta sua il quadro complessivo è preoccupante, o se capitano normalmente situazioni simili ad altre pazienti, che poi risultano negativi...
Grazie infinite
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 29/02/2020.
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