Tapentadolo e fentanil

Gentili Dottori,
saro' breve, almeno credo.


Il fentanil cerotto 100 microgrammi/h lenisce il dolore osseo (metastasi da ca.vescicale t4n2m1), mentre il fentanil da 75 dava comunque algia.

Alla sera, solo alla sera, tapentadolo 200 Mgr in compressa.


Passando al fentanil 100, purtroppo, ci sono manifestazioni di confusione mentale, allucinazioni, e spasmi agli arti superiori, (gli arti inferiori sono paralizzati per via di compressione midollare), lo stato di lucidità ritorna tra le 12 ore precedenti e le 12 ore successive la sostituzione del cerotto.
Nel mentre della confusione mentale, il tapentadolo è sospeso.


Dal punto di vista OGGETTIVO mi chiedo se si possa tornare al fentanil da 75, senza rischiare effetti collaterali da diminuzione di quantità d'oppiacei.



Grazie.


[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Il trattamento (ritengo domiciliare) mi sembra ben impostato e correttamente integrato tra Fentanyl e Tapentazolo.

Se l'aumento del Fentanyl cerotto da 75 mcg a 100 mcg le produce una quantità importante di insorgenza di effetti indesiderati ciò dovrebbe indicare come il precedente dosaggio come quello max. ben tollerato mentre l'ultimo quello all'origine di effetti indesiderati anche pesanti.

Prima domanda: Mi chiedo se tra 75 e 100 vi sia un rilevante miglioramento della analgesia ottenuta.

Seconda domanda: Non so da quanto tempo il dosaggio sia stato aumentato.

Questi due dati appaiono importanti per poterle fornire un parere più adeguato,
per quanto sempre "parere a distanza" il quale non può in ogni caso sostitursi ad una valutazione clinica di persona ad opera del/i collega/i ove è in cura.

La terza domanda: il Tapentazolo al precedente dosaggio di Fentanyl non doveva essere sospeso, giusto o sbagliato?

A presto,
cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Esimio Dottore,

grazie per la solerzia con la quale risponde, provero' ad essere piu' preciso:

RISPOSTA ALLA DOMANDA 1:

La risposta è SI, un miglioramento è evidente.
C'è purtroppo sensibile aumento della sonnolenza la quale si riduce nelle dodici ore prima e dodici ore dopo la sostituzione del cerotto, nello stesso lasso di tempo, sussiste confusione mentale ed allucinazioni.

RISPOSTA ALLA DOMANDA 2:

Con domani sarà la sesta applicazione del cerotto da 100.


RISPOSTA ALLA DOMANDA 3:

Il Tapentadolo da 200 MGr è stato somministrato sempre e solo alla sera,poi su indicazione del medico di famiglia,se nel giorno si verificano episodi di confusione mentale,la compressa non è da somministrare.


INFORMAZIONI AGGIUNTIVE:

Al momento di dolore sporadico dovuto a movimenti (come quando lo si lava), gli somministro una compressa sublinguale da 400, il principio attivo è il fentanile citrato.


Capisco perfettamente la delicatezza di ogni caso clinico, chiedevo dal punto di vista oggettivo, se valesse la pena (far soffrire di piu' il paziente) ma almeno preservando le sue capacità mentali, è straziante vedere il proprio padre farneticare,non riuscire ad avere una buona presa, (spasmi arti superiori, non appena cerca di stringere qualcosa),ecc...ecc.
Tutto questo, mi ripeto, dura circa 48/50 ore a dispetto delle 72 ore in cui il cerotto dovrebbe avere effetto.
Grazie davvero.
[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
"...La risposta è SI, un miglioramento è evidente.
C'è purtroppo sensibile aumento della sonnolenza..."
siao pertanto certi che vi sia un miglioramento della sintomatolgia dolorosa o non sia solo un effetto della sedazione ovversia della rilevante influenza del farmaco sullo stato di vigilanza/coscienza ?

"...chiedevo dal punto di vista oggettivo, se valesse la pena (far soffrire di piu' il paziente) ma almeno preservando le sue capacità mentali, è straziante vedere il proprio padre farneticare,non riuscire ad avere una buona presa, (spasmi arti superiori, non appena cerca di stringere qualcosa),ecc...ecc...",
perdoni ma questo non è un quesito clinico,
è la richiesta di un parere del tutto "soggettivo": come dire "cosa farei io nelle medesime condizioni" e questo se mi consente concerne il "libero arbitrio di ognuno di noi innanzi a decisioni che riguardano i propri cari".

Io so, per esperienza vissuta, cosa farei io: ma sarebbe eticamente e deontologicamente scorretto se mi "intromettessi" in una scelta difficile che questa volta non spetta a me.

Sono certo che comprenderà la risposta e prenderà comunque la decisione migliore.

Cordialmente.