Dolore ischemia midollare
gentili dottori
vi chiedo un parere in merito a mia madre 66 anni in esiti di ischemia midollare.
circa un anno fa dopo un episodio di dolore acuto le viene diagnosticata un ischemia midollare secondariamente emorraggica in c2 c3.
ad un anno la lesione sembra scomparsa del tutto.
ad oggi mia madre sta molto meglio cammina ed è autosufficente, l'unico esito sono queste sensazioni di calore e di scosse nella parte sinistra del corpo che avvengono a giorni alterni soprattutto al risveglio, mi dice che ci sono giornate ottime e giornate pessime.
vi chiedo gentilmente se è il caso di intraprendere una terapia farmacologica o se ci fossero metodi alternativi pensavo a cose come la scrambler terapy.
nel ringraziarvi porgo distinti saluti!
vi chiedo un parere in merito a mia madre 66 anni in esiti di ischemia midollare.
circa un anno fa dopo un episodio di dolore acuto le viene diagnosticata un ischemia midollare secondariamente emorraggica in c2 c3.
ad un anno la lesione sembra scomparsa del tutto.
ad oggi mia madre sta molto meglio cammina ed è autosufficente, l'unico esito sono queste sensazioni di calore e di scosse nella parte sinistra del corpo che avvengono a giorni alterni soprattutto al risveglio, mi dice che ci sono giornate ottime e giornate pessime.
vi chiedo gentilmente se è il caso di intraprendere una terapia farmacologica o se ci fossero metodi alternativi pensavo a cose come la scrambler terapy.
nel ringraziarvi porgo distinti saluti!
[#1]
Il dolore ad origine midollare dal quale è affetta sua madre trae origine verosimilmente dall'interessamento dei cordoni posteriori del midollo che, sofferenti/lesionati, veicolano dalla periferia al centro sensibilità profonde (senso di posizione e di movimento: soffre anche di disturbi dell'equilibrio e di instabilità posturale) e sensisibilità superficiali (tattile,termica e dolorifica). Se il dolore si presenta come "urente", parossistico o subcontinua, potrebbe realmente trattarsi di dolore neuropatico ad origine midollare.
Possibili trattamenti:
-farmacologici con sostanze "dedicate" Gabapentin, Pregabalin, Duloxetina, Lacosamide, ecc),
-bio-tech con "scrambler therapy".
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2002-approccio-bio-tech-al-dolore-la-scrambler-therapy.html
Cordialmente.
Possibili trattamenti:
-farmacologici con sostanze "dedicate" Gabapentin, Pregabalin, Duloxetina, Lacosamide, ecc),
-bio-tech con "scrambler therapy".
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2002-approccio-bio-tech-al-dolore-la-scrambler-therapy.html
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
gent.mo dott. poli
la ringrazio di cuore per la celere risposta.
ha inquadrato perfettamente la sintomatologia di mia madre, volevo solo un ultimo chiarimento: pensa sia il caso di fare una visita specialistica di terapia del dolore per impostare un percorso, oppure rivolgermi direttamente ad un centro di fisioterapia dove effettuano trattamenti bio tech.
grazie ancora e complimenti per il servizio che svolgete in rete è veramente molto utile
cordialmente
la ringrazio di cuore per la celere risposta.
ha inquadrato perfettamente la sintomatologia di mia madre, volevo solo un ultimo chiarimento: pensa sia il caso di fare una visita specialistica di terapia del dolore per impostare un percorso, oppure rivolgermi direttamente ad un centro di fisioterapia dove effettuano trattamenti bio tech.
grazie ancora e complimenti per il servizio che svolgete in rete è veramente molto utile
cordialmente
[#3]
In medicina, preliminarmente, è sempre indicata una valutazione clinica.
Nel caso di specie un medico (solitamente anestesista o neurologo) che si occupi di terapia del dolore (non esiste la specializzazione ma solo master o altri titoli equipollenti di "perfezionamento in...").
Molti dubbi che un centro di fisioterapia sia dotato di scrambler therapy proprio per la peculiarità del trattamento e la particolarità delle competenze che occorrono ai professionisti che vi operano.
Centri o U.O. (Unità Operative) nell'ambito dei quali si pratichi da specialisti "dedicati" la "terapia del dolore" (così come nel caso di chi le scrive).
Se crede resti pure in contatto,
Cordialmente.
Nel caso di specie un medico (solitamente anestesista o neurologo) che si occupi di terapia del dolore (non esiste la specializzazione ma solo master o altri titoli equipollenti di "perfezionamento in...").
Molti dubbi che un centro di fisioterapia sia dotato di scrambler therapy proprio per la peculiarità del trattamento e la particolarità delle competenze che occorrono ai professionisti che vi operano.
Centri o U.O. (Unità Operative) nell'ambito dei quali si pratichi da specialisti "dedicati" la "terapia del dolore" (così come nel caso di chi le scrive).
Se crede resti pure in contatto,
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 18/08/2014.
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