Possibile carcinoma renale in paziente già nefrectomizzato

Buongiorno,
Volevo richiedere un parere riguardante mio padre, nelle ultime settimane sta riferendo senso di opressione/fastidio in zona epigastrica, il medico di famiglia ci ha consigliato di fare in primis gli accertamenti del cuore i quali sono risultati:
4.8 ng/L di troponina ad alta sensibilità - Limite determinazione metodo (LOD) 2.1/Limite superiore di riferimento (URL) <31
33.4 microg/L mioglobina - Uomini fino a 47, 5
1.5 ng/ml CK MMB (ISOENZIMA DI MASSA) fina a 3.1
66 U/ L C K nac (chimica secca) - Uomini 30 -170

ad una successivo ecocolordoppler tei tronchi sovra aortici abbiamo suggerito al medico di effettuare anche un esame ecografico dell'addome, è questo ha evidenziato a livello del terzo medio del rene sx un area tondeggiante di 25mm.

Premetto che mio padre ha 69 anni, gode di una discreta salute, nonostante abbia già subita nefrectomia del rene dx nel 2007 per carcinoma renale a cellule chiare N0; e successivamente una viscerolisi e colectomia sx colon discendendete-sigma nel 2013 per adenoma tubulo villoso (NON sospetto di secondarismo -T2N0M0R0).

Ora abbiamo svolto tac con mdc, la quale riferisce che "in corrispondenza della pelvi renale di sinistra si evidenzia formazione espansiva ad emhacement contrastografico disomogeneo di 33mm in di cui non è possibile escludere la natura eterologa".

Mi chiedo si tratta molto probabilmente di un nuovo carcinoma renale?
quali analisi strumentali possono permettere di investigare sulla sua natura (scintigrafia e biopsia del rene sono indispensabili)?
Ad ogni modo tenendo conto dell'assenza di un altro rene qualora si tratti di una massa da rimuovere, sarebbe possibile intraprendere un intervento chirurgico di nefrectomia parziale in assenza dell'altro rene?
oppure la precendete nefrectomia preclude il trattamento chirurgico ulteriore?


Inoltre segnalo che la tac al torace ha evidenziato: "striscie disventilative in sede dorso basale bilaterale", potrei avere maggiori delucidazioni in merito?

Grazie mille del tempo che vorrete dedicarmi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Il sospetto è di certo consistente. Queste situazioni oggigiorno vengono chiarite con la biopsia eco-guidata. Le indicazioni sono però ovviamemnte da definire con la valutazione collegiale delle immagini, insieme al radiologo, il quale si occupa materialmente della procedura. La condizione di mono-rene imporrebbe comunque l'asportazione selettiva della massa (enucleo-resezione). Oggiorìgiorno questi interventi vengono brillantemente eseguiti in laparoscopia assistita dal robot operatore, ovviamente in strutture urologiche ad alta specializzazione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta.

Mi chiedevo inoltre, la crioablazione renale se valutata con l'urologo/chirurgo può essere anche un ipotesi plausibile ad evitare l'intervento chirurgico per una massa da 33mm in corrispondenza della pelvi renale come quella descritta in tac, (ci sono meno possibilità di successo o controindicazioni particolari legate alla sede anatomica, ecc? )?
Questo perché il chirurgo che lo ha operato l'ultima volta in laparoscopia per l'emicoelctomia ci riferì un quadro di aderenze legato al primo intervento laparotomico di nefrectomia, estremamente severo. La ringrazio ancora per la sua cortese attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Se suo padre ha più di 75 anni, diremmo cha la crioablazione o la termoablazione a radiofrequenze siano alternative certamente proponibili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
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Utente
Utente
Buongiorno dottore, ritorno sul caso di mio padre, 69enne, con rene solitario sx a seguito di ampio intervento di nefrectomia radicale dx e linfoadenectomia interaorto-coste per via retroperitoneale a causa di carcinoma renale T2N0M0R0 a cellule chiare, nel lontano 2007.

Nei precedenti consulti le chiedevo a proposito di una neoformazione eterologa di 3cm evidenziata in seguito ad ecografia addome e tac.

Ora, abbiamo svolto la risonanza magnetica, la quale dice : "si conferma la presenza di una lesione occupante spazio del III medio del rene sinistro, in prossimità della pelvi renale.
Tale lesione misura mm 35x37circa (piano coronoale), è tondeggiante ed è costituita da formazioni cistiche separate tra loro da setti dotati d'impregnazione contrastografica. [...] Conclusioni: neoformazione cisitica renale sinistra (verosimile Bosniak III)"

A seguito di questo, abbiamo avuto un consulto con l'urologo/chirurgo che prendendo visione delle immagini della RNM è pervenuto alla conclusione che il nodulo all'interno del rene sx sembrino un agglomerato di cisti con dei setti che prendono contrasto (con l'incertezza sottolineata da lui che siano o meno dei setti normali di parenchima).
Ora vista la sede anatomica della formazione (in mezzo ai vasi), lui stesso come chirurgo di un centro ad alta specializzazione, esponeva il rischio di una lesione dei vasi in sede operatoria che rischi di portare via l'ultimo rene rimasto per intero.

Dunque, lui è giunto alla conclusione di attendere 6 mesi per una rmn di follow-up, che verifichi il decorso del nodulo per poi decidere se intervenire o meno, se si tratta di lesione benigna o meno.

Mi chiedevo, ritiene che si possa fare qualche altro accertamento in questo periodo, o sia opportuno attendere, le faccio presente che successivi interventi posteriori alla nefrectomia del 2007 hanno evidenziato un severo quadro di aderenze, che renderebbero mio padrè un pazionte, probabilmente, non attimale per chirurgia laparoscopica.

L'urologo anche nel caso di biopsia, esponeva un certo grado di rischio nell'intervenire , che sarebbe meglio evitare se non per eradicare completamente la massa.

Nel frattempo mio padre lamenta da un paio di mesi a giorni alterni sensazione di stanchezza e delle volte sbalzi di temperatura improvvisi, ci potrebbe essere un nesso?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Non vedremmo un nesso con le condizioni generali e tutto sommato concordiamo con quanto proposto dal Collega. Sarebbe però interessante valutare se gli esami di 17 anni fa avessero già rilevato qualcosa del genere sul rene sinistro.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
L'urologo ha avuto la premura di controllare l'ultima tac datata 2014: le immagini non mostrano la presenza di quella massa sul rene sinistro.

A suo avviso, i sei mesi come spazio temporale di follow-up non ritiente diano spazio alla formazione di metastasi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Una cisti, per complessa che possa essere, è difficile che compaia dal nulla in 10 anni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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