Paziente di 79 anni intervento turp laser olmio tolto catetere a tre vie dopo una settimana blocco

Buona giornata paziente 79 anni con ipertrofia prostatica in cura da anni, ha fatto cistoscopia a dicembre, prima infezione dopo tre giorni febbre frequenza urinaria aumentata e blocco, inserimento catetere, diagnosi proststite batterica prima volta presente escheria coli, poi cura antibiotica va via codesto nuova urinicoltura subentra klebisella pneumoniae, tolgono catetere e riprende urinare, poi dopo un mese perde lo stimolo ad urinare viene messo di nuovo catetere, rimane con infezione da klebisella per tre mesi senza cura antibiotica fermata perché aveva catetere stava diventando resistente, poi si decide di operare per togliere ristagno urina in vescica compreso diverticolo, dopo sette giorni di catetere a tre vie perdite cospicue di sangue il 16 giugno toglie catetere, urina dopo tre ore a casa riprende minizioni frequenti giorno e notte tante, dopo sette giorni si blocca nuovamente catetere, all ospedale fanno urinicoltura presente entrrococcofecalis, curato con tazacin sette giorni, fa di nuovo urinicoltura dopo sette giorni fine terapia sempre lo stesso batterio a cosa è dovuto il blocco urinario, più ha bruciore dentro ano e dolorabilita quando si siede e si mette a letto
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La ripresa stentata dopo l'intrevento disostruttivo è molto probabilmente dovuta ad una scarsa contrazione della vescica, sfiancata dalla persistente ostruzione precedente. L'infezione batterica non influisce sulla contrazione dela vescica ed è quasi inevitabie in una situazione di catetere inserito, anche se in modo discontinuo. Se non vi è febbre, riteniamo sia scorretto inseguire la impossibile negatività dell'urocoltura insistendo con ripetute terapie antibiotiche energiche, che causano uno squilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta), con selezione di specie batteriche sempre più resistenti e potenzialmente aggressive. Dal punto di vista funzionale, non c'è molto da fare, non esistono farmaci tollerabili in grado di aumentare stabilmente la contrazione della vescica. L'unica possibilità, una volta che il sanguinamento si sia stabilmente esaurito, è quello di passare ad un programma di cateterismi intermittenti (es. 4 al giorno), da effettuare subito dopo la minzione spontanea, se presente, in modo da evitare la eccessiva distenzione vescicale. Questo agisce come una riabilitazione della vescica e può portare anche ad una soddisfacente ripresa, con riduzione, od addirittura sospensione dei cateterismi. Un uomo di 79 anni in condizioni generali almeno discrete può essere addestrato ad eseguire autonomamente questi auto-cateterismi. Dopo qualche tempo, a situazione almeno stabilizzata, sarà possibile eseguire una indagine urodinamica, per determinare l'entità della contrazione vescicale residua.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Prostata

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