Che controlli, visite, esami, fare?

Salve, racconto brevemente la mia storia: soffro di cistite, anche emorragica, da che avevo 3 anni, da qualche anno stavo in pace, finché non mi sono fidanzata e quegli episodi di cistite si sono fatti sempre più frequenti, a volte a seguito dei rapporti, a volte no, ma sempre curati con monuril.
L’anno scorso una ginecologa senza fare tampone o altro mi ha fatto fare una cura per la candida, che infatti non ha risolto il problema.
Ho cambiato ginecologa che tramite tampone mi ha fatto scoprire di avere anche delle infezioni vaginali batteriche, che abbiamo curato sia io che il mio fidanzato con antibiotici (flagyl e BASSADO per ureaplasma, mycoplasma e gardnerella).
Ripetuto il tampone ed è tutto ok, tutto negativo e fastidi spariti.
A febbraio nuovamente cistite, curata con ciprixin e nel frattempo integratori di probiotici a non finire per vie urinarie e vaginiti/vaginosi batteriche e tutto sembrava andare bene.
A luglio andiamo in vacanza e al rientro ritorna il mio incubo, delle perdite bainco/gialline, un lieve prurito simile a un solletico e bruciore alla minzione, senza urgenza di andare in bagno, ma con bruciore in tutta la zona genitale esterna, che si alleviava solo dopo poco stando sdraiata.
Faccio cura di 6 giorni con crema meclon, più integratori di probiotici, più D-mannosio.
Finisco la cura e un po’ di giorni dopo abbiamo un rapporto e va tutto bene ieri ne abbiamo un altro a distanza di 10 giorni dal precedente (nel frattempo era arrivato il ciclo) e mi trovo di nuovo con bruciore genitale esterno dopo aver fatto pipì in più ho urgenza di andare in bagno ma solo la notte.
Non so che fare, se un nuovo tampone vaginale, se andare da un’altra ginecologa o urologo, a chi devo rivolgermi? Inoltre anche il mio compagno dovrebbe fare gli stessi esami eventualmente?
E cosa può essere tutto ciò?
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Diremmo che la valutazione specalistica più importante sia quella del suo intestino e della importante alterazione dell'equilibrio della flora batterica locale (microbiòta), probabilmente da sempre problematico (possibili intolleranze alimentari?) ed ora anche devastato dalle ripetute terapie antibiotiche. Dal punto di vista urologico, immaginiamo siano già stati eseguiti gli accertamenti di base (es. ecografia) che permettono di escludere che vi siano altri problemi. Il suo attuale disturbo (bruciore dopo la minzione) è più spesso legato ad una iritazione vulvo-vaginale che ad una causa vescicale, pertanto sarebbe di migliore competenza ginecologica. In ogni caso, in assenza di febbre od altre complicazioni, la terapia antibiotica dovrebbe essere prescritta con assoluta parsimonia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Utente
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Salve dottore, grazie per la gentile e celere risposta! Io a febbraio a seguito dell’ultimo episodio di cistite sono andata in PS per approfondire e lì mi è stata fatta un’ecografia del basso ventre da cui non è emerso nulla. Inoltre da piccola mi era stata fatta una tac con mezzo di contrasto credo per escludere eventuali malformazioni o problematiche e anche lì non emerse nulla, non so se le cose possano essere cambiate nell’arco di circa 20 anni. Consiglierebbe di ripeterli? Aggiungo un ulteriore dubbio: il bruciore che ho avuto in nottata può essere ricondotto a del cibo speziato che avevo mangiato a cena?

Per quanto riguarda invece l’intestino ho l’ intestino pigro e so di essere intollerante al lattosio e sospetto anche al glutine, dunque può influire nonostante prenda costantemente probiotici?
Grazie infinite
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Era ampiamente prevedibile che lei abbia dei problemi intestinali, che sono la prima e più importante causa delle sue cisititi recidivanti. Le consigliamo senz'altro una attenta rivalutazione gastro-enterologica e, ancor di più, dietetico-nutrizionale, poiché le attenzioni all'alimentazione sono sempre essenziali.

Paolo Piana
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