Parere su rm con e senza contrasto all'addome inferiore

Buongiorno, dopo aver avuto due episodi di RAU, con inserimento del catetere per due volte, ho dovuto effettuare una RM; vorrei un Suo cortese parere circa l'esito della stessa:
Quesito Diagnostico:
RAU A ORIGINE PROSTATICA CON ER+
Tecnica D'Esame
CUP
Esame eseguito mediante scansioni multiplanari TSE e GE, pesate in T1 e T2, anche con soppressione
del segnale del tessuto adiposo e con acquisizioni pesate in diffusione e dinamiche dopo
somministrazione di MdC paramagnetico e.
v. (Prohance, 17 mL).

Ipotonizzazione farmacologica preliminare tramite 20 mg di N-butilbromuro di joscina e.
v. (Buscopan,
1fL).

Referto
APP: episodi di RAU ripetuti con necessità di cateterizzazione vescicale; bruciore uretrale e perineale.

Ultimo valore disponibile PSA 1, 94 ng/mL, riportato da Collega Urologo (non disponibile referto di laboratorio).

Prostata dimensionalmente ingrandita, con diametri massimi di 51 x 54 x 36 mm (LLxAPxCC), vol.
52 mL,
caratterizzata da discreta ipertrofia della regione di transizione (diametri massimi di 41 x 46 x 36 mm e vol.
35, 5 mL),
che impronta lievemente il pavimento vescicale.

Determinato il valore di PSAD 0.04 ng/ml/cc
Zona periferica conservata, diffusamente e sfumatamente T2-ipointensa, in particolare nei settori posteriori, come per
flogosi cronicizzata (PI-RADS 2), indenne da patologico abbattimento del segnale nelle mappe ADC.

Iperplasia della regione transizionale, con aree ben delimitate di iperplasia ghiandolare e stromale (PI-RADS 2); in
corrispondenza dei quadranti di destra, alterazione marcatamente T2-ipointensa a margini ben definiti, che si estende
dall'apice alla base e che coinvolge in parte anche il quadrante posteriore sinistro al corpo.
Tale alterazione presenta
modica restrizione in diffusione, con minimo abbattimento nelle mappe ADC ed enhancement disomogeneo e
incrementato; la capsula circostante risulta continua e regolare.
Il reperto descritto, anche in relazione alla storia
clinica del paziente, è riferibile in prima ipotesi a focolaio di prostatite cronicizzata e meritevole di rivalutazione RM
dopo opportuna terapia medica.

Nei limiti di norma il grado di distensione delle vascicole seminali, indenni da alterazioni parietali.

Non linfoadenomegalie pelviche e inguinali; non falde di versamento libero endoaddominale.

Ho effettuato successivamente gli esami del sangue e i valori del PSA sono i seguenti: PSA totale 5.080, libero 0.47 e rapporto libero/totale 9.3. Sto assumendo da circa due mesi AVODART E UROREC.

Sono molto preoccupato per questi esiti, potrebbe essere un tumore alla prostata?

La ringrazio anticipatamente e spero in una Sua cortese.
Cordiali saluti.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La risonanza magnetica evidenzia un quadro di ingrossamento tipicamente benigno della prostata, con sovrapposta infiammazione (PIRADS 2). Non vi sono al momento evidenti segni di sospetto tumorale. La terapia è tipica ed in genere efficace, ma se vi sono già stati due episodi di ritenzione acuta, sarebbe opportuno iniziare a considerare le indicazioni ad un intervento disostruttivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Buonasera Dottore, La ringrazio per la Sua celere e gentile risposta. Volevo solo farle un'altra domanda: che tipo d' intervento dovrei sostenere? Il PSA così alto è dovuto all'infiammazione della prostata?
La ringrazio e spero in una Sua risposta.
Distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Il movomento del PSA è collegabile alla prostatite ed il risultato della risonanza magnetica lo conferma. L'intervento disostruttivo è endoscopico, oggigiorno eseguito utilizzando laser di vario tipo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Gentile Dottore La ringrazio della risposta, velocissima ed esaustiva; sono più tranquillo. Grazie.
Con osservanza, Le invio cordiali saluti.
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