Calcolo di 3 mm in zona zona iuxtavescicale asintomatico

Buonasera, 11 giorni fa effettuo accesso al Ps per forti dolori al fianco destro irradiati fino all’inguine con apparente e fastidioso stimolo alla minzione e due episodi di vomito.
Ecografia rilevava minima idronefrosi al rene destro, poi scomparsa il giorno successivo con ecografia pre dimissioni.

Dopo antidolorifici, antibiotico, notte in osservazione, no febbre esami sangue nella norma, vengo dimesso con diagnosi colica renale, ma dalle due eco effettuate non risultava alcun calcolo.

Viene prescritta tamsulosina una volta al giorno e antidolorifici al bisogno (paracetamolo o contramal in caso di dolore persistente) oltre al completamento del ciclo di antibiotico.

Due successive coliche il 5o e il 6o giorno successivo alle dimissioni dal Ps, più brevi ma più intense della prima, curate con successo da casa con toradol.
Con ultima colica segnalo sintomi più localizzati nella zona inguinale con appartenere stimolo alla minzione molto più accentuato rispetto alle prime due coliche.

Effettuo eco di controllo il 7 mo giorno successivo alle dimissioni PS, da cui continua a non evincersi nulla (zero fastidi o coliche nel frattempo).

Effetto tac senza contrasto l’ottavo giorno successivo alle dimissioni da cui risulta calcolo di circa 3 mm di dimensione rotondeggiante in zona iuxtavescicale oltre a modesta dilatazione idronefrotica del calici e del bacinetto renale omolaterali.

Esami del sangue ripetuti, regolari.

Continuato ad oggi cura tamsulosina a cui ho aggiunto bentelan 1 mg al giorno, senza alcun sintomo e senza aver apparentemente espulso nulla.

No ulteriori coliche.

Chiedo:
Il calcolo è sempre rimasto nella zona iuxtavescicale sin dai primi sintomi o si è mosso?

In caso negativo, Il calcolo in tale zona può creare fastidi analoghi a quelli già avuti o eventuali nuovi sintomi potrebbero essere più blandi trattandosi della fase terminale del percorso del calcolo?

Antispastico è utile o addirittura controproducente nel mio caso?

Considerato che è trascorsa quasi una settimana da ultima colica, è sconsigliato effettuare un viaggio di svago all’estero munito di antidolorifici?

Io sto bene e vorrei capire come andrebbe gestita questa situazione di incertezza.

Ringrazio per un vostro cortese riscontro.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
In questa condizione, l'insorgere di una colica è assolutamente imprevedbile. Lo sbocco in vescica è il tratto meno compiacente d tutto l'uretre ed è infatti in questo punto che si ferma la maggior parte dei piccoli calcoli che sono causa di disturbi. E' anche vero che è proprio in questo tratto terminale dell'uretere che la terapia - espulsiva - con alfa-litico (es. tamsulosina) e cortisone ha maggiori possibilità di successo. Il calcolo non può comunque rimanere lì troppo a lungo, diciamo che se a controlli successivi lo si ritrovasse ancora presente dopo più di un mese, allora sarebbe opportuno rimuoverlo per via endoscopica (ureteroscopia operativa). A questo si arriva comunque abbstanza di rado. L'imprevedibilità della situazione ci indurrebbe a consigliarle di aver pazienza e non allontanarsi troppo dalla sua residenza. Nella colica renale, gli antispastici hanno una efficacia ridotta, poiché il dolore non è causato da spasmo, ma esclusivamente dall'aumento della pressione all'interno del rene, il cui scarico viene temporaneamente ostruito. Su questo aumento di pressione sono efficaci solo gli antidolorifici FANS che agiscono riducendo la produzione di urina dal rene e quindi allentando la tensione.

Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo su questo argomento:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita
Utente
Utente
Grazie Dottore per il prezioso consulto.

Mi permetto di chiederle due ultimi chiarimenti:

- l'antispastico è da ritenersi neutrale o controproducente in ottica di terapia esplulsiva?

- considerato che il calcolo è stato riscontrato con tac smc e che quindi potrebbe essere anche di acido urico, è possibile provare ad assumere spremute di agrumi o bicarbonato per alcalinazzare le urine ? la prima colica è comparsa dopo aver bevuto una spremuta di arancia e vorrei quindi provare anche tale rimedio "naturale" senza ovviamente confidare in alcun risultato diretto.

Grazie in anticipo

cordiali saluti
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Nell’articolo che le abbiamo inviato queste cose sono spiegate nel dettaglio. L’antispastico non è controproducente, ma non è il farmaco di prima scelta da utilizzare in queste situazioni.

Che si tratti di acido urico è statisticamente improbabile. D’ogni modo, se si vuole scommettere su questa condizione, non sono certamente sufficienti le spremute di agrumi per rendere le urine alcaline, ma bisogna ricorrere a prodotti più specifici e potenzialmente efficaci. L’alcalinizzazione delle urine è comunque più efficace su calcoli presenti all’interno del rene, molto meno nell’uretere, dove il contatto con l’urina è di parecchio inferiore.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Buonasera dottore, il calcolo di 3mm esatti come rilevato dalla tac è stato espulso in modo del tutto indolore con la prima urina del mattino.
Nessun dolore e nessun postumo post esplulsione.
Ho interrotto la tamsulosina e gradualmente ridurrò il deltacortene.
Mi chiedevo se fossero raccomandate ulteriori cure nella mia situazione.
Grazie
Cordiali saluti
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Se ha recuperato il calcolo lo faccia analizzare (esame chimico-fisico).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile

Consulti su calcolosi delle vie urinarie

Altri consulti in urologia