Adenoma prostatico: ablazione parziale, rischi e benefici?

Alla sua età le indicazioni operative vanno sempre considerate con molta attenzione. Il fatto che a 95 anni lei sia qui a scrivere, ci fa pensare che forse la sua età biologica sia ben inferiore a quella anagrafica. D'ogni modo, per esprimere un giudizio è indispensabile conoscere direttamente lei e la sua situazone prostatica nel dettaglio. Ciò detto, oggi è disponibile la ablazione laser trans perineale della prostata (TPLA - Echolaser) che parrebbe poter fare al caso suo, a patto che la prostata non sia troppo voluminosa. Questo tipo di procedura non è ancora molto diffuso, in particolare nella sanità pubblica, ma potrebbe valer la pena di informarsi, nella sua grande città ci sono più urologi che tabaccai!

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Buongiorno,
la preoccupazione del suo medico e' piu' che corretta. Il rischio di incontinenza esiste alla sua eta'.
Generalmente il rischio di incontinenza dopo una resezione o vaporesezione laser della prostata per via endoscopica e' bassissimo.
Diviene considerevole quando lo stato della vescica e della muscolatura perineale sono alterati. In questo caso, la disostruzione prostatica puo' esitare nel problema opposto, l'incontinenza urinaria.
Parliamo di una incontinenza che puo' risultare parziale, prevalentemente da urgenza ma anche totale, una perdita del controllo minzionale.
In generale si cerca di arrivare ad un intervento disostruttivo miniinvasivo endoscopico della prostata in una eta' inferiore a 80 anni dove i risultati sono ottimali ed i rischi bassi.
La presenza gia' adesso di una sintomatologia da urgenza minzionale, legata al danno della muscolatura vescicale da eta' e ostruzione prolungata, fa' sospettare che questo sintomo non solo non regredisca dopo intervento ma addirittura peggiori in incontinenza da urgenza.
E' bene sia chiaro che l'intervento sulla prostata, qualsiasi sia la tipologia, ha lo scopo principale di disostruire, migliorare lo svuotamento della vescica e prevenire episodi di ritenzione acuta di urine o la necessita' di portare a permanenza un catetere. Al contrario l'intervento, soprattutto ad un eta' avanzata, non migliora la sintomatologia non ostruttiva, come la frequenza minzionale o l'urgenza.
Il consiglio e' di non eseguire procedure operative per sintomi ma valutare il rischio solo in caso di un problema di ritenzione di urine o di tipo ostruttivo.

un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza di Roma
Tel 3333977820

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

Vi ringrazio , vivamente , sia per la sollecita risposta, e soprattutto per le preziose informazioni . Poiché l'età biologica e molto meno avanzata ( 75 anni mi sembra e mi dicono ) di quella anagrafica , spero che anche senza intervento , possa convivere decentemente col disturbo , che è tale solo quando debbo assentarmi da casa . Spero un poco ,anche che il consulto di persona mi possa dare la buona notizia di un intervento possibbile a bassissimo rischi di peggiorare , come avere ipotizzato .
Vi ringrazio di nuovo e vi saluto cordialmente .

Ho pensato che prima di prenotare una visita sia opportuno premunisca di esami importanti : Eco transrettale ,uroflussometria , esame completo delle urine con abg , forse elettrocardigramma .
Gentilmente mi potete dare un parere a proposito ?
Vi ringrazio nuovamente .

Obiettivamente, accertamenti utili ma tutto sommanto non indispensabili, in prima battuta l'unico esame che un Collega si attende di vedere è il PSA.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Vi rigrazio di nuovo .
Saluti .