Odore al pene: cause e legame con esercizi di Kegel?
Egregio Dottore,
sono un uomo di 37 anni e desidero richiedere un consulto per un disturbo fastidioso e ricorrente che interessa la sfera urogenitale.
Da diverso tempo riscontro frequentemente la presenza di cattivi odori provenienti dal pene, in particolare dalla zona in prossimità dell’uretra. Nonostante i vari tentativi, non riesco a risolvere in modo definitivo questo problema.
In un primo momento ho modificato le mie abitudini di minzione, urinando con il glande completamente scoperto, analogamente a quanto avviene nei soggetti circoncisi, poiché tale pratica dovrebbe ridurre la proliferazione batterica e migliorare l’igiene intima. Devo ammettere che inizialmente avevo notato un miglioramento; tuttavia, con il tempo, il cattivo odore si è ripresentato.
Ritengo inoltre opportuno specificare che da circa due anni pratico quotidianamente esercizi di Kegel, con costanza e regolarità, finalizzati al rafforzamento della muscolatura del pavimento pelvico a scopo sessuale. Ho iniziato tali esercizi dopo aver letto il libro Il libro del pene felice del dott. Aaron Spitz, noto urologo statunitense. Il protocollo che seguo consiste in 5 serie da 10 ripetizioni, con contrazione del muscolo pubococcigeo seguita da un rilascio graduale di circa 10 secondi per ogni ciclo di contrazione e rilascio, attenendomi scrupolosamente alle indicazioni riportate nel testo.
Vorrei pertanto comprendere se la pratica prolungata di questi esercizi possa in qualche modo essere correlata alla problematica descritta e, più in generale, quali possano essere le soluzioni più appropriate per risolvere definitivamente questo disturbo. Chiedo inoltre se, a vostro avviso, sia indicata una visita specialistica urologica.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e la disponibilità.
sono un uomo di 37 anni e desidero richiedere un consulto per un disturbo fastidioso e ricorrente che interessa la sfera urogenitale.
Da diverso tempo riscontro frequentemente la presenza di cattivi odori provenienti dal pene, in particolare dalla zona in prossimità dell’uretra. Nonostante i vari tentativi, non riesco a risolvere in modo definitivo questo problema.
In un primo momento ho modificato le mie abitudini di minzione, urinando con il glande completamente scoperto, analogamente a quanto avviene nei soggetti circoncisi, poiché tale pratica dovrebbe ridurre la proliferazione batterica e migliorare l’igiene intima. Devo ammettere che inizialmente avevo notato un miglioramento; tuttavia, con il tempo, il cattivo odore si è ripresentato.
Ritengo inoltre opportuno specificare che da circa due anni pratico quotidianamente esercizi di Kegel, con costanza e regolarità, finalizzati al rafforzamento della muscolatura del pavimento pelvico a scopo sessuale. Ho iniziato tali esercizi dopo aver letto il libro Il libro del pene felice del dott. Aaron Spitz, noto urologo statunitense. Il protocollo che seguo consiste in 5 serie da 10 ripetizioni, con contrazione del muscolo pubococcigeo seguita da un rilascio graduale di circa 10 secondi per ogni ciclo di contrazione e rilascio, attenendomi scrupolosamente alle indicazioni riportate nel testo.
Vorrei pertanto comprendere se la pratica prolungata di questi esercizi possa in qualche modo essere correlata alla problematica descritta e, più in generale, quali possano essere le soluzioni più appropriate per risolvere definitivamente questo disturbo. Chiedo inoltre se, a vostro avviso, sia indicata una visita specialistica urologica.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e la disponibilità.
Se non vi sono sintomi irritativi specifici od inequivocabili aterazioni superficiali, il cattivo odore del pene è perlopiù legato ad un utilizzo eccessivo di detergenti intimi aggressivi o sedicenti medicati. Questi prodotti alterano l'equilibrio locale sia della secrezione sebaceo/sudoripara che l'equilibrio della normale flora batterica superficiale, selezionando ceppi batterici benigni, ma probabilmente causa di cattivo odore. Si cade quindi nel circolo vizioso per il quale più ci si lava e più il problema si fa percepibile. In questi casi noi consigliamo di utilizzare per l'igiene locale solo acqua o con moderazione detergenti neutri (es. per neonati).
Questo non ha aovviamente a che fare con la fisioterapia pelvica. A tal proposito, noi pensiamo che il rinforzo della muscolatura pelvica sia consigliabile solo nei problemi di incontinenza da stress, sia nella femmina (molto più comune) che nel maschio (perlopiù solo post-chirurgica). In tutti gli altri casi pensiamo che l'efficacia sia del tutto ipotetica e la sua diffusione abbia più che altro risvolti commerciali. Non è poi così raro che una inadeguata sollecitazione dell strutture neuro-muscolari vada ad indurre un danno più che un vantaggio. Il buon senso vorrebbe che, in caso di necessità, ci si rivolgesse direttamente ad uno specialista qualificato, piuttosto che ad una pubblicazione divulgativa dal valore scientifico tutto da dimostrare.
Questo non ha aovviamente a che fare con la fisioterapia pelvica. A tal proposito, noi pensiamo che il rinforzo della muscolatura pelvica sia consigliabile solo nei problemi di incontinenza da stress, sia nella femmina (molto più comune) che nel maschio (perlopiù solo post-chirurgica). In tutti gli altri casi pensiamo che l'efficacia sia del tutto ipotetica e la sua diffusione abbia più che altro risvolti commerciali. Non è poi così raro che una inadeguata sollecitazione dell strutture neuro-muscolari vada ad indurre un danno più che un vantaggio. Il buon senso vorrebbe che, in caso di necessità, ci si rivolgesse direttamente ad uno specialista qualificato, piuttosto che ad una pubblicazione divulgativa dal valore scientifico tutto da dimostrare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5 visite dal 22/12/2025.
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