Prostatite e viaggi

Sto convivendo ormai da quasi 5 anni con una fastidiosa prostatite; dopo i primi tempi, che sono stati piuttosto difficili, ho abbandonato l'illusione di poter guarire definitivamente ed ho iniziato a concentrare la mia attenzione sullo stile di vita (alimentazione, corsa la sera facendo un lavoro sedentario e bere molta acqua)attenuando i sintomi seguendo una serie di regole note ai più.

Quello che mi chiedevo, alla vigilia di un possibile viaggio di alcuni mesi che dovrei andare ad effettuare in Sudamerica per "staccare un pò", è se una vita "avventurosa", di ostello in ostello, mangiando e bevendo alimenti e bevande che potrebbero non rispettare gli standard igienici europei, con molte ore in autobus, anche ad altitudini elevate, cui noi europei non siamo abituati, possa determinare un riacutizzarsi della patologia che tuttora mi affligge solo in forma lieve ed ampiamente sopportabile per la maggior parte del tempo?

Io sono entusiasta all'idea di partire, ma il solo pensiero di vivere le sofferenze ed i dolori del 2005 dall'altra parte del mondo mi blocca e mi consiglia prudenza, voi cosa ne pensate?
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,trascorsi 4 anni dalla prostatite, caratterizzati da un'igiene alimentare,sessuale etc. corretta,non rinuncierei al programma enunciato in quanto La riterrei abbastanza attento allo evolversi degli eventi.E' chiaro che il Sudamerica non é il massimo per quanto riguarda l'alimentazione (spezie,peperoncino,pepe etc.) e le bevande ,ma parta tranquillo e caricato. L'ostello ed il viaggio aereo non incideranno.Ragioni positivo!Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
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