Calcoli e prostatite

Un paio di mesi fa, un'ecografia eseguita per colica renale evidenziava la presenza di calcoli bilaterali di cui uno di 8mm posizionato nell'uretere dx.
Ho seguito una terapia espulsiva che prevedeva l'assunsione di Omnic 1 cpr la sera, Deltacortene 1 cpr mattina e sera e Ciproxin 500 2 cpr./die perché era subentrata un'infezione.
Dovevo inoltre bere circa 2 litri di acqua al giorno.
Dopo qualche giorno sentivo la presenza di "qualcosa" nella zona bassa della vescica e pensavo che la terapia espulsiva stesse funzionando per il calcolo che ostruiva l'uretere dx (che mi procurava le coliche renali).
Ad un certo punto ho avuto la sensazione che il calcolo fosse sceso, e nell'alzarmi dal letto ho provato un fortissimo bruciore/dolore al pene che appariva fortemente contratto. Il dolore inoltre era intenso in corrispondenza della colonna lombare ed è durato per circa un quarto d'ora.
Credendo di essere prossima l'espulsione del calcolo, da allora ho controllato l'urina con una garza per verificarne la fuoriuscita.
Ma non ho mai espulso niente.

Qualche giorno dopo, dopo un rapporto, eiaculando ho sentito un fortissimo bruciore al pene e al basso addome, e il liquido seminale è uscito con uno strano spruzzo; il medico mi aveva detto degli effetti dell'Omnic ma piuttosto sembrava come se ci fosse qualcosa ad ostacolarlo. Il bruciore è durato per varie ore ed e rimasto, meno intenso, per qualche giorno.

Il calcolo nell'uretere dx, ad una successiva radiografia diretta dell'addome è risultato essere nella stessa posizione in cui si trovava ed è stato trattato nei giorni seguenti con litotrissia extracorporea ed espulso in breve tempo.

Il bruciore al basso addome e al pene è ancora presente e aumenta successivamente alle eiaculazioni.
I sintomi attuali sono: bruciore al basso dell'addome a vescica piena, bruciore al pene dopo eiaculazione, dolenzia e pesantezza ai testicoli, dolenzia che si irradia alla natica sx.

Per questi sintomi l'urologo ha ipotizzato una prostatite e mi ha fatto fare un ciclo di antibiotico, alla cui conclusione mi sono sentito nettamente meglio.
Per una modesta infiammazione residua mi ha prescritto un antinfiammatorio, ma da quando lo assumo la sintomatologia si è riacutizzata in maniera maggiore.

Sono passati due mesi ma non riesco a risolvere.
Volevo chiedere se è possibile che qualche minuscolo calcolo si sia infilato nel dotto eiaculatore e possa essere la causa dell'infiammazione alla prostata.

Grazie per l'attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

non faccia ipotesi diagnostiche comunque difficili, se non impossibili, da verificare e confermare.

Segua la traccia diagnostica dettata dal suo urologo che sembra essere quella più realistica, vista anche la risposta positiva all'antibiotico.

Per avere un'altra indicazione terapeutica specifica e mirata bisogna però a questo punto ricontattare il suo urologo per rivalutare attentamente la sua attuale situazione clinica.

Nel frattempo, se desidera avere altre notizie più dettagliate su eventuali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

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Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Beretta per la celere risposta.

Non volevo azzardare ipotesi diagnostiche, chiedevo solo se era possibile che un minuscolo calcolo o renella, possa essersi infilato nel dotto eiaculatore, dato che avevo avuto quel dolore acutissimo improvviso al pene e alla lombare (dolore molto intenso, appena sopra l'osso sacro) e non avevo espulso alcun calcolo.
La sintomatologia è subentrata immediatamente dopo quell'evento.

Con l'antibiotico mi sembrava aver risolto, ma appena iniziata la cura con l'antinfiammatorio ho avuto un nettissimo peggioramento.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

le ripeto tutto è possibile ma da questa postazione le sue ipotesi sono comunque difficili, se non impossibili, da verificare e soprattutto da confermare.


Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora Dr. Beretta per l'attenzione.
Rivedrò l'urologo per valutare la sitazione clinica attuale.

In ogni caso, un piccolo calcolo presente nel dotto eiaculatore viene espulso con il liquido seminale?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

anche se non impossibile, è veramente molto difficile che un calcolo delle vie urinarie si incunei in un dotto eiaculatore.

Un cordiale saluto.

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Beretta per la chiarezza delle sue risposte e per l'attenzione.

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentili Medici

Su consiglio dell'urologo ho effettuato un'ecografia che non evidenzia ingrossamento della prostata, e ho fissato una visita di controllo.

Durante la preparazione all'ecografia, la vescica piena mi procurava un intensissimo dolore/bruciore localizzato in zona centrale sovrapubica e che si irradiava alla punta del pene con un leggero bruciore: volevo chiedere se questo sintomo indica qualcosa di particolare a carico della prostata.

Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

questo sintomo non indica nulla di specifico.

A questo punto aspettiamo la valutazione in diretta del suo urologo.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie ancora Dr. Beretta per l'attenzione.
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dopo
Utente
Utente
Gentili Medici

La visita dall'urologo evidenzia una prostata non ingrossata ma leggermente dolente e molle.

Il medico mi ha prescritto:
Esame colturale dello sperma con ricerca clamidica, mycoplasmi e antibiogramma.
Tampone uretrale.

Per quanto riguarda la possibilità che un piccolissimo calcolo potesse essersi incuneato in un dotto ejaculatore, non abbiamo discusso molto, in quanto il medico reputa i sintomi da me avvertiti compatibili con la posizione che il calcolo aveva nell'uretere (iuxta vescicale).

Negli ultimi giorni la sintomatologia è meno insistente rispetto ad un mese fa.
Rimangono i disturbi e rumori intestinali dopo eiaculazione e talvolta un leggero senso di pesantezza ai testicoli.

Avendo già fatto un ciclo di Chinoplus ed un ciclo di 30gg. di Ipertrofan, l'attuale attenuazione della sintomatologia potrebbe indicare una remissione dell'infiammazione?

Oppure la prostata molle indica che c'è decisamente un'infiammazione ancora in atto?

Grazie.
[#11]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

una prostata "molle" non ci indica nulla di preciso ma mi sembra che le indicazioni ricevute dal collega urologo siano precise e corrette e quindi le segua.

Fatte poi le indagini consiglaite e ricevute le successive indicazioni terapeutiche poi ci riconsulti.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.
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