Dopo essermi recato dal mio medico personale ed avergli spiegato la sequenza di disturbi, mi ha

Salve,
sono un ragazzo di 30 anni. Da qualche tempo ho risentito di alcuni problemi fisici che si sono manifestati in sequenza. Circa un mese e mezzo fa ho notato delle macchie biancastre-rosa-verdognole sugli slip, soprattutto al mattino. Il fenomeno è durato una diecina di giorni e poi basta. Quasi contemporaneamente, ed ancora esistente, ho cominciato ad avvertire un costante indolenzimento e senso di pesantezza ad una gamba, in particolare attorno al ginocchio e sotto la coscia in special modo quando ho i muscoli in tensione. Circa venti giorni fa, e per dieci giorni, ho avuto un lieve dolore laterale sul pene, con particolare evidenza dei capillari. Infine, qualche giorno fa, senza alcun altro sintomo come arrossamento della gola o raffreddore etc., ho avuto febbre fino a 38.5 durata circa 24 ore e un lieve bruciore mentre urinavo. Non ho avuto nessun altro sintomo di alcun genere.
Dopo essermi recato dal mio medico personale ed avergli spiegato la sequenza di disturbi, mi ha diagnosticato, senza alcuna visita ma con molta convinzione, una uretrite. Mi ha detto che probabilmente tutti questi sintomi sono imputabili a tale problema. Mi ha prescritto una iniezione e due pillole di antibiotici al giorno per circa una settimana.
Nonostante la mia assoluta fiducia per il medico in questione e le sue rassicurazioni, mi chiedo se sia sufficiente quanto accaduto per avere una diagnosi esatta o se non sia il caso di effettuare esami più accurati.
Grazie.
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Le cause di uretrite sono diverse, vanno individuate e curate seriamente. Sono tutte curabili, ma se non guariscono, danno conseguenze serie( artrite, morbo di Reiter etc). Ora dopo gli antibiotici gli esami possono essere molto falsati, quindi le consiglio di fare gli esami a quindici giorni dalla sospensione degli stessi. Deve fare tre tamponi uretrali differenti:
-ricerca micoplasma
-ricerca Clamidia
-ricerca germi comuni e gonococco più miceti.
Faccia anche VDRL e TPHA su sangue, e poi coltura su sperma (con le modalità spiegate dal laboratorio a cui si rivolge)per individuare eventuale localizzazione prostatica.
Il suo medico ha comunque attuato un approccio corretto. La diagnosi clinica è a mio parere condivisibile, ma la causa va individuata sempre con il laboratorio.Se non ha preso ancora neanche una dose di farmaco può fare subito gli esami.
Marcello Masala MD
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Masala,

Grazie per la sua risposta. In realtà ho già fatto una iniezione e assunto due compresse. Quindi credo che aspetterò almeno 15 giorni dalla fine del trattamento per effettuare le analisi da lei indicate.
Grazie ancora per la sua disponibilità e cordiali saluti.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Salve,

volevo dire che dopo cinque giorni di cura indicata dal mio medico (1 iniezione di anti-infiammatorio e 2 capsule di ciproxin al giorno) non ho più avuto febbre e buciore durante la minzione, non ho avuto perdite di liquido dal pene o dolore laterale (comunque sintomi già scomparsi alcune settimane fa). Mi è rimasto il dolore, leggermente attenuato, alla gamba destra. Tuttavia, andando in giro su internet e su questo stesso sito, mi è sembrato di capire che, quando ai sintomi dell'uretrite, si aggiunge il problrma dello "sgocciolamento" allora si tratta di prostatite. A questo punto mi sono messo un pò in allarme perchè in realtà anche a me capita, dopo aver fatto pipì, di dover restare alcuni secondi in più per rimuovere meccanicamente le ultime goccie di urina dal pene. E comunque, spesso, alcune (poche) gocce si versano inevitabilmente sugli slip una volta terminata la minzione.
A questo punto non so se questa è una cosa "normale" oppure no.
Poichè prima di poter effettuare le analisi indicate dal Dott. Masala, occorre smaltire l'effetto della cura antibiotica effettuata (15-20 giorni), vorrei nel frattempo, se possibile, un vostro gentile parere.
Grazie.