Eiaculaizone precoce - prozac

buongiorno, tenterò di essere il più chiaro possibile.
sono un ragazzo di 25 anni.soffro di eiaculazione precoce (1-2 minuti di durata) da sempre. ho deciso da oltre un anno di approfondire la questione e se possibile, di curarla.
da visita urologica è emerso che avevo il frenulo corto e una fimosi anche se non serrata. ho fatto prima la frenulotomia e poi la circoncisione, col risultato che ho eliminato l'ipersensibilità del glande ma non ho allungato la durata. nel frattempo ho provato ad allenare (per mesi) il muscolo pubococcigeo per riuscire ad interrompere l'eiaculazione ma senza risultati soddisfacenti. sono stato da due sessuologi e non credo che abbiano capito molto della mia condizione. ho notato che eiaculo presto indipendentemente dal mio stato emotivo e dalla mia eccitazione iniziale. riesco a durare qualche minuto in più solo usando una tecnica (discutibile lo so) che consiste nello schiacciare, al primo orgasmo, sotto lo scroto il pubococcigeo in modo da interrompere il flusso di sperma.
ho provato priligy, ma passare da 2 minuti a 4-5, e tra l'altro al costo di 15euro per rapporto, non mi sembra una soluzione, senza considerare il fatto che l'utilizzo "al bisogno" a mio avviso corrisponda a pianificare il rapporto sessuale (anche se di poco).
prima di operarmi di circoncisione l'urologa mi ha prescritto il prozac, ma io non l'ho preso perchè preferivo provare a risolvere il problema senza ricorrere agli antidepressivi.
ora, dopo aver provato qualsiasi cosa, sono intenzionato a provare il prozac ma vorrei sapere se nel lungo periodo il suo utilizzo può creare dei danni o no. ho letto molto sul prozac ed a quanto pare a parte un po' di nausea e mancanza di appetito non dovrebbe dare molti problemi.

dopo tutto questo iter sono giunto alla conclusione che il mio potrebbe essere un problema psicologico ma radicato nel subconscio e derivante forse da un'educazione sessuale sbagliata nella prima adolescenza. la mia vita sessuale a livello di comunicazione, intesa e coinvolgimento è perfetta, vorrei solo durare di più.

spero di esser stato chiaro, nonostante la complessità del mio percorso.
grazie

ps: ho un rene solo a causa di un incidente: diversi anni fa sono stato investito
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
il suo sembra essere un problema psicogeno. Chieda conferma alla collega che l' ha operata. Se è così le strade sono due o antidepressivi o psicoterapia. Quanto alla ipotesi da lei formulata, mi fermo prima ad un mera diagnosi ed indicatzione terapeutica.
[#2]
dopo
Utente
Utente
buongiorno, la ringrazio per la prontezza della sua risposta.
ho provato a parlare con l'urologa che mi ha seguito ma lei prende la questione abbastanza alla leggera, al punto che mi sono sempre informato in vario modo, compreso questo sito.
vorrei chiederle più nello specifico due cose:
- sono d'accordo con il fatto che probabilmente mi servirebbe fare psicoterapia, ma al riguardo le chiedo a chi dovrei rivolgermi esattamente: se ad un sessuologo oppure ad uno psicoterapeuta.
- riguardo al prozac, che per il momento è probabilmente l'unica ipotesi sostenibile (almeno economicamente), saprebbe dirmi se può causare dei danni con l'assunzione prolungata? ho letto di persone che lo prendono da dieci anni e senza conseguenze dannose, ma al riguardo vorrei un suo parere.
grazie e buon lavoro
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

personalmente ( molti potrebbero non esser d'accordo) ritengo che la eiaculazione sia un fenomeno fisico, certo, controllato da neurotrasmettitori in qualche modo influenzati dai meccanismi cerebrali a loro volta influenzati dalla PSICHE, ma non dominabile semplicememnte dallo psicologo.
Gli americani ( E.Kaplan) che hanno affrontato il problema negli anni 60-70 hanno visto che i risultati non erano affatto brillanti tanto da consigliare manovre, meccanismi, restringimenti....che non sono psichici ma molto fisici, organici, anche questi con risultati discutibili.
Nella mia lunga attività andrologica credo di non aver mai visto un paziente risolvere il suo problema di eiaculazione precoce dallo psicologo mentre ho visto molti pazienti e coppie convivere tranquillamente e piacevolmente con i loro brevi tempi eiaculatori dopo una assistenza psicosessuologica mirata.
L'uso degli SSRI può essere efficace. Ho molti pazienti che li utilizzano con soddisfazione ed altri, invece, che non ne hanno miglioramenti o che sono disturbati dagli effetti collaterali tanto da non utilizzarli
Ne parli con il suo specialista
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
dopo
Utente
Utente
è stato chiarissimo, la ringrazio davvero.

le auguro buon lavoro
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile utente,

se non ci sono cause organiche, il trattamento d'elezione per un disturbo come il suo è la psicoterapia.
In questo caso il trattamento è breve e mirato. E questo non necessita per forza l'uso di antidepressivi o farmaci di alcun tipo.

Meglio ancora se la sua compagna coopera con Lei.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
dopo
Utente
Utente
buongiorno Dr.ssa Angela Pileci
le rispondo per chiederle se a suo parere, con un trattamento di psicoterapia, posso riuscire a raggiungere realmente il mio obiettivo, ovvero quello di controllare l'eiaculazione.
tenendo presente che ho eliminato con due operazioni chirurgiche i difetti organici al pene e non ho anomalie/infiammazioni alla prostata.

grazie e buon lavoro
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ribadisco che se non ci sono cause organiche, è necessario che lo psicologo psicoterapeuta faccia una diagnosi accurata.

Se davvero la diagnosi è EP, tenga presente che il trattamento è breve, in quanto spesso i soggetti (anche se pensano il contrario) NON sentono affatto cosa sta succedendo o cosa sta per accadere.
I pazienti arrivano infatti da noi dicendo di avere un problema sul controllo perchè sentono troppo. In realtà è il problema opposto. Non riuscendo a sentire diventa ovviamente difficile se non impossibile avere un controllo sull'eiaculazione.
Pertanto, attraverso protocolli che verranno poi tarati sul soggetto e attraverso precise tecniche, si insegna alla persona a sentire con maggior chiarezza quali sensazioni sta provando, che cosa sta succedendo in termini fisici, emotivi e cognitivi, fino a quando il soggetto riesce a controllare il riflesso eiaculatorio.

Le strategie comportamentali che prevedono di "distrarsi" per non sentire e che sono adottate da molti uomini proprio per i motivi che Le ho detto falliscono.

Contatti un bravo psicoterapeuta; già per telefono può domandare se si occupa di disturbi sessuali, se tratta anche l'EP.
Se verifica sul sito dell'albo della Sua regione o provincia, può anche verificare se utilizza tecniche comportamentali che, nel trattare i disturbi sessuali, sono le più efficaci.

Saluti,
[#8]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio nuovamente, è stata davvero esaustiva.
sono d'accordo con Lei sull'inutilità delle tecniche di distrazione, anzi le trovo deleterie. è come se un uomo affamato avesse davanti il suo piatto preferito, e per farsi passare la fame si mettesse a pensare a cose schifose..forse la fame gli passa ma che brutta vita..

grazie a tutti per l'aiuto


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