Calcolo uretrale

ho accompagnato mio padre 89 anni, auna visita urologica , avevamo visto alcune tracce di sangue nell'urina , ne segue ecografia alla vescica con diagnosi sospetto calcolo vescicale diametro 3,5 cm , successiva visita in urologia all'ospedale e l'urologo precriva una cistoscopia perchè' seondo lui l'ecografia non è cosi chiara è lui non può indicare una terapia.
Ieri era il giorno dell'esame che ilmedico non ha potuto fare :diagnosi l'indagine endoscopica non è possibile per la presenza di fimosi,si consiglia circoncisione in AL. O ra io non so cosa fare, mio padre sta abbastanza bene, non ha nessuna voglia si sottoporsi a interventi , fa resistenza tutte le volte che lo "costringo" ad andare da un dottore , è cardipoatico. diabeticoe io so se "tediarlo" ancora o lasciarlo tranquillo, quello che vorrei da un medico è anche un consiglio sull'opportunità di intervenire, tutto sommato non ha dolori ,urina un pò spesso , ma è tranquillo . mi date un consiglio? grazie
[#1]
Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Gentile signora, l'esame ecografico potrebbe essere integrato da un rx pelvica per valutare la presenza di un eventuale calcolo radiopaco, ma non avendo vistoil referto ecografico non posso dirle che seguire il consiglio del suo urologo.
Distinti saluti.

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

[#2]
Utente
Utente
l'ecografia diceva: esame estremamente indaginoso.
Vescica a pareti irregolari con pavimento abbassato nel cui contesto si osserva una grossolana formazione calcifica con diametro di 3,5 compatibile con calcolo.
Dopo minzione, minzione inefficace con contenuto pressochè invariato. non evidente idroureteronefrosi.Lui non ha dolori , sottoporlo ad un intervento anche in anestesia locale , che poi comporta tutto un controllo , mio padre a livello cognitivo è un pò "andato" nel senso che mi riconosce , parla con me a filo , ma si dimentica le cose e non ha più la cura di sè ma nello stesso tempo sostiene di essere autosufficiente e che lo dobbiamo lasciare stare e non costringere a fare quello che noi e non lui vogliamo.Midice che io me la prendo troppo è che ormai la sua vita lui l'ha fatta. E' per questo che ogni tanto penso, :e se lo lasciassi tranquillo?"