Il mannosio riuscirebbe

Sono affetta da questo batterio da mesi. Ho effettuato tre urinoculture con antibiogramma annesso. Tutti e tre gli esami danno una carica batterica di 10.000.000 UFC/ml ed un numero di leucociti variabile da 6 a 80 numero/mmc. Ho fatto due cicli di antibiotici che sono stati il Clavulin e il Bactrim con risultati negativi. Mi è stato prescritto ora il Norfloxacina. Tutti antibiotici scelti secondo l'antibiogramma.
L'ultima visita ginecologica risale a mesi fa e non hanno diagnosticato nulla di problematico.
I rapporti sessuali sono protetti, ma mi domando se dipende da quest'ultimi (batterio che rimbalza da una persona all'altra). Attuo tutte le precauzioni e cerco di bere tantissima acqua, urino prima e dopo i rapporti, cerco di essere regolare nell'intestino.
I sintomi sono bruciore nel rilascio finale nell'urinare, al momento non ho perdite ematiche (anche se in passato le ho avute). Dolore nei rapporti sessuali, con bruciore dopo di essi.
Oltre a quei 2 antibiotici ho fatto una cura di un mese con uva ursina, nella speranza che almeno il numero di batteri diminuisse, ma niente.
Mi è consigliato provare da un urologo (o da altri specialisti) per eventuali altri esami (ammesso che ce ne siano) per trovare una cura efficace? Il mannosio riuscirebbe a debellare una carica di batteri così elevata? Vorrei evitare un terzo ciclo di antibiotico. Che esami dovrebbe effettuare il mio compagno per verificare se pure lui ha questo tipo di batterio e che nn sia "lui la causa"? Che debba effettuare altri esami piu' approfonditi per verificare che ho questa cistite da escherichia coli o che magari non è altro? Ringrazio per l'attenzione e spero in una vostra risposta.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Cara signora. Le strade da prendere secondo me La portano comunque ad un consulto urologico. Si potrebbe effettuare una profilassi antibiotica con assunzione mirata prima dei rapporti sessuali ed eventualmente assumere destro-mannosio, che compete per i recettori delle cellule vescicali cui aderiscono alcuni ceppi di E. Coli. Potrebbe essere utile effettuare anche un tampone uretrale preliminare (in una fase poco sintomatica) per vedere se è lì che si annida il batterio. Tutto ciò và valutato da un professionista che La possa visitare e seguire nel tempo. Buona giornata.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino