Le protesi peniene, continue infezioni

Sono un ragazzo di 34 anni che nel Giugno 2006 a seguito di intervento di curvatura del pene (Nesbit) mal eseguito nel febbraio 2006 all.ospedale San Raffaele di Milano, mi sono dovuto sottoporre a nuovo intervento di correzzione di tale problema.
Come scritto sopra nel Giugno 2006 sono stato nuovamento operato presso l'Ospedale San Giuseppe di Milano dal Professor Austoni con la sua nuova tecnica, ovvero corporoplastica complessa con innesto di vena safena e tutori soffici endocavernosi.
Premetto che dopo tale intervento ho incominciato a lamentare problemi con le protesi peniene, continue infezioni e dolore persistente da non poter stare seduto.
Trattato con molti antibiotici senza alcun beneficio si è venuta a creare una infiammazione del corpi cavernosi (cavernosite)che ha notevolmente peggiorato la situazione, ovvero la curvatura precedente a questo intervento si è venuta a ripresentare nuovamente, si è formata una placca sull'asta del pene, ed il pene in erezione è tornato a dirigersi con curvatura oltre il 40% verso sinistra e verso il basso, impedendo qualsiasi tipo di rapporto sessuale.
Premetto che tale metodica propostami dal Professor Austoni mi è stata proposta per non perdere altri centimetri di lunghezza del pene dopo aver effettuato già in precedenza una Nesbit.,e che questo problema (malattia la Peyorine) con questo tipo di intervento effettuo da Lui stesso sarebbe stata del tutto risolutiva e garantita al 100%. Ora invece a distanda di circa sedici mesi da questo intervento ho dovuto provvedere presso l'Ospedale di Busto Arsizio alla rimozione di tali protesi, in quanto le stesso non potevano più essere lasciate all'interno del pene stesso in quanto rovinate dall'infezione e mal funzionanti.
Mi è stato detto che a seguito di questo intervento le possibilità di avere un deficit erettile è altissimo in quanto avendo rimosso tali protesi dai corpi cavernosi si viene a creare una forte fibrosi nel pene che potrebbe portare a deficit erettile totale.
Visto la mia giovane età e la voglia di sposarmi avere con la mia donna figli e vivere una vita sessuale normale, vi chiedo gentilmente un Vostro parere su questo quesito ed eventualmente quali sono i rimedi possibili se si dovesse effettivamente presentare tale problema, e se fosse possibile magari con qualche altro intervento chirurgico sistemare il tutto e poter tornare nuovamente alla normalità ed accontentare anche sul piano sessuale la mia attuale ragazza. Resto in attesa e cordialmente saluto.
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore naturalmente ha tutta la mia comprensione circa una situazione clinica piuttosto impegnativa che era iniziata bene ma che poi ha avuto una serie di complicazioni davvero importanti tali da comportare addirittura la rimozione delle endoprotesi cavernose.
Purtroppo tutto ciò che le è stato detto all'ospedale di Busto è assolutamente vero!
Mi sembra invece molto strano che nessun collega le abbia detto all'inizio dell'"avventura protesica" che questo tipo di intervento chirurgico è estremamente delicato e frequentemente suscettibile di complicanze e con alta percentuale di insuccessi (specie nei reinterventi).
E' una situazione impegnativa ed oltremodo complicata da seguire con attenzione rivolgendosi esclusivamente presso un centro di eccellenza di urologia ove vengono trattate queste problematiche ed anche le loro sequele indesiderate.
Per la verità è molto difficile che lei riesca a trovare un collega disposto a "mettere mano" nuovamente laddove si sono verificate queste situazioni indesiderate, se non dopo un accurato studio della condizione locale.
A titolo puramente indicativo posso suggerirle qualche nome di illustri ed affidabili colleghi che hanno una ottima esperienza in campo di chirurgia protesica del pene e della malattia di La Peyronie, si tratta del dott Massimo Capone (C/o urologia Gorizia) e del dott Antonio Casarico (osp Galiera Genova).
Cordiali saluti ed auguri di Buone Feste,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Chirurgo plastico, Andrologo 1.6k 40 12
Caro lettore
la sua situazione è una situazione complessa, purtroppo le protesi si possono infettare e devono essere rimosse, Milano è un centro d'eccellenza per la chirurgia andrologica, il mio primo consiglio è quello di ritornare li per un controllo, comunque per ripondere alle sue domande è necessario sapere la sua situazione attuale in termini di erezione e curvatura peniena.
Cordiali saluti
Dott. Patrizio Vicini

Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma

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