Anastomosi termino terminale

Buongiorno,
sono un uomo di 38 anni. Circa tre mesi fa sono stato operato di anastomosi termino- terminale in tempo unico e senza innesti di mucosa, a cielo aperto, per rimuovere una stenosi uretrale (già trattata un paio di anni prima con il laser endoscopicamente e ahimé ripresentatasi).
L'intervento è andato bene e la degenza, seppur fastidiosa, anche.

A distanza di tre mesi circa, il getto nell'urinare mi sembra buono anche se la riprova sarà la prima uroflusometria di controllo post operazione.
Il mio problema è il seguente:inizialmente la mia erezione, dopo l'intervento, era molto difficoltosa e per niente soddisfacente. Ultimamente mi sembra che la situazione sia un po' migliorata anche se la normalità pre-intervento sembra lontana. Anche l'eiaculazione è rimasta, questa ancora non accenna a migliorare, debole, senza spinta.
La sensazione è quella di una mancata elasticità dell uretra: con gli spasmi dell'eiaculazione mi sembra che si indurisca il tratto interessato, e ovviamente la spinta risulta debole.
In attesa di parlarne con il mio urologo che ha eseguito l'intervento, dopo l'uroflussometria, desideravo sapere se i sintomi che presento sono comuni, se è solo un periodo in cui l'uretra deve ritrovare elasticità, o cos'altro.
Data la mia giovane età non nascondo di essere un po' preoccupato.

RIngraziando cortesemente dell'attenzione,
porgo cordiali saluti.

Luca
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da qui poche indicazioni mirate le possiamo dire, ma anche lei deve essere un pò realistico e pensare che "come prima" difficilmente si ritorna ad avere un regolare e normale evento eiaculatorio.

Faccia ora l'uroflussometria registrata e poi risenta in diretta il suo urologo.

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
grazie prima di tutto per la risposta fulminea.

Devo dire che non si tratta di "realismo" come lo definisce lei, casomai mancata informazione. Nessuno mi aveva informato infatti che l'intervento avrebbe portato a conseguenze, anzi ero stato rassicurato su ogni "aspetto della questione".

Quindi, devo dedurre dalla sua risposta, che è normale avere e soprattutto rimanere con alcuni effetti collaterali permanenti?

Luca
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Per darle un parere più preciso potrebbe essere utile conoscere esattamente la sede della stenosi e poi la tecnica chirurgica utilizzata.

Detto questo comunque bisogna sempre ricordare che in questo tipo di intervento ricostruttivo è possibile che l'anastomosi costituisca una struttura con elasticità inferiore a quella che caratterizza il tessuto di una normale uretra.

L'importante in questi casi è che il flusso urinario sia valido e non difficoltoso e qui l'uroflussometria ci dà delle indicazioni precise.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La stenosi era nel tratto dell'uretra bulbare; per quanto riguarda la tecnica chirurgica utilizzata sono a conoscenza soltanto che, come scritto precedentemente, è stata fatta una resezione dell'anastomosi, e poi sono stati cuciti i due "tronconi" riattaccandoli.

Quello che desideravo sapere è se questa mancata elasticità è permanente oppure nel tempo si può acquistare nuovamente una sufficiente condizione per avere una vita sessuale normale. Allo stato attuale purtroppo, tra dolori vari, dopo i rapporti per almeno un paio di giorni, e fatica per avere erezioni soddisfacenti non è che possa fare salti di gioia...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

tutto il suo particolare problema clinico non può essere monitorato da questa sede e la prognosi, cioè la sua evoluzione, non può essere facilmente prevista.

Ora continui a monitorare con il suo urologo ed in diretta il suo problema.

Cordiali saluti.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

è abbastanza ovvio che un qualsiasi intervento sul canale che porta all'esterno lo sperma possa avere conseguenze, più o meno rilevanti, sul processo dell eiaculazione eraltro senza dover modificare sostanzialmente le sensazioni piacevoli dell'orgasmo e della eiaculazione stessa.
E' chairo che bisogna far passare un perido di tempo adeguato, di alcuni o vari mesi, prima che i processi riparativi possano concludersi.
Io riterrei importanti i risultati sula funzione minzionale, urinaria (flussimetria, sue impressioni personali...) aspettando qualche altro mese prima di giudicare i fenomeni eiaculatori
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Come già previsto dal suo urologo, faccia l'uroflussogramma registrato e poi ci aggiorni, se lo desidera.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
oggi ho fatto l'uroflussometria il cui responso è stato:
flusso max: 27 ml/s
flusso medio: 7 ml/s
Tempo alflusso max: 3,8 s
tempo tra 5% e 95%: 44,4 s
tempo di flusso: 51.6 s
tempo di discesa: 42.2 s
tempo di svuotamento: 54.8 s
volume al flusso massimo: 62 ml
volume vuotato: 386 ml
flusso max corretto: 1,4 ml 1/2/S
accelerazione: 7.1


con un residuo post minzione di di 15 ml.

I problemi legati all'attività sessuale rimangono, anche se l'erezione sembra un po' migliorata.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Ha un flusso massimo più che buono ma non si capisce il valore esatto del flusso medio.

Che profilo ha la sua uroflussometria?
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,
i risultati della anastomosi sembrano buoni, aspetti qualche tempo prima di giudicare gli effetti sulla funzione sessuale
cari saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non entri ora in confusione ma mi piacerebbe meglio capire perché il flusso medio da lei inviatoci è solo di 7ml/sec quando il flusso massimo è 27ml/sec.

Ancora cordiali saluti.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Il flusso medio è stato il parametro che infatti ha suscitato dubbi nel dottore che ha refertato l'esame. "Ricorso al torchio addominale per svuotare completamente la vescica" ha scritto.
In effetti, in tutti questi anni in cui ho fatto l'uroflussometria mi hanno sempre detto di spingere. E io così ho fatto. Ora, la vescica era piena, molto, e io ho spinto ma ogni tanto mi fermavo per "riposarmi diciamo". Sarà per questo?

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

la sua ulteriore informazione ci dà elementi per meglio capire il valore patologico del suo flusso medio.

Comunque ora, prima di dire l'ultima parola, potrebbe essere utile ripetere l'uroflussimetria in condizione di minor riempimento vescicale e con lei che urina senza spingere.

Cordiali saluti.