I due specialisti continuano
Buon giorno, ho 30 anni e dai 14 soffro di calcoli renali (dx e sx) con espulsione spontanea del calcolo (ossalato di calcio). Ho anche avuto 2 episodi di pielonefrite. Ho due bambini (1 e 3 anni). Nella 2^ gravidanza (6 mese di gravidanza) ho avuto ripetuti episodi di cisitite terminati con pielonefrite ed espulsione di un calcolo (struvite).
Ho eseguito una visita urologica a novembre 2011e una ad agosto 2012 e hanno confermato ancora la presenza di calcoli (5 mm) in entrambi i reni. Terapia psoposta: spasmex + antidolorifici, bere molti liquidi, Cistiflux, Lithos, all'occorrenza Neofuradantin.
Purtroppo non ho miglioramenti anzi da un anno soffro di dolorose fitte (coliche renali) quotidiane che si placano:
1- con l'assunzione dei farmaci (che non sempre hanno l'effetto desiderato)
2- solo nel periodo mestruale.
Sia il medico di base che i due specialisti continuano a dirmi solo di bere molto e applicare "la terapia del dolore".
Questa condizione mi debilita, in alcuni giorni fatico a fare le azioni quotidiane (il dolore intenso mi provoca nausea, abbassamento della pressione e capogiri) e mi costringe a stare irrimediabilmente ferma.
Desidero sapere:
1) è l'unica strada percorribile l'assunzione di acqua e medicinali antidolorifici?
2) quanti mm/cm deve avere il calcolo e in che occasione viene proposta la litotrissia?
3) tale intervento lo deve proporre solo il medico o posso richiederlo direttamente?
4) devo sottopormi ad una visita dietologica?
Ho eseguito una visita urologica a novembre 2011e una ad agosto 2012 e hanno confermato ancora la presenza di calcoli (5 mm) in entrambi i reni. Terapia psoposta: spasmex + antidolorifici, bere molti liquidi, Cistiflux, Lithos, all'occorrenza Neofuradantin.
Purtroppo non ho miglioramenti anzi da un anno soffro di dolorose fitte (coliche renali) quotidiane che si placano:
1- con l'assunzione dei farmaci (che non sempre hanno l'effetto desiderato)
2- solo nel periodo mestruale.
Sia il medico di base che i due specialisti continuano a dirmi solo di bere molto e applicare "la terapia del dolore".
Questa condizione mi debilita, in alcuni giorni fatico a fare le azioni quotidiane (il dolore intenso mi provoca nausea, abbassamento della pressione e capogiri) e mi costringe a stare irrimediabilmente ferma.
Desidero sapere:
1) è l'unica strada percorribile l'assunzione di acqua e medicinali antidolorifici?
2) quanti mm/cm deve avere il calcolo e in che occasione viene proposta la litotrissia?
3) tale intervento lo deve proporre solo il medico o posso richiederlo direttamente?
4) devo sottopormi ad una visita dietologica?
Gentile lettore,
la prevenzione prevede in questi casi una buona idratazione, cioè bere acqua e,se è il caso, utilizzo di antispastici ed antidolorifici; la litotrissia viene proposta non solo in base alla dimensione dei calcoli ma in base a tutta la situazione clinica che deve sempre essere valutata in diretta e soprattutto deve sempre essere proposta dall'urologo che la sta seguendo e monitorando; sulle diete la rimando a questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
Cordiali saluti.
la prevenzione prevede in questi casi una buona idratazione, cioè bere acqua e,se è il caso, utilizzo di antispastici ed antidolorifici; la litotrissia viene proposta non solo in base alla dimensione dei calcoli ma in base a tutta la situazione clinica che deve sempre essere valutata in diretta e soprattutto deve sempre essere proposta dall'urologo che la sta seguendo e monitorando; sulle diete la rimando a questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Utente
Egr. Dott. Beretta, grazie per la cortese risposta. Proprioin questi giorni ho espulso spontaneamente uno dei calcoli, purtoppo però i dolori continuano.
Dato che alternative alla idroterapia e alla terapia del dolore non ce ne sono, continueremo così.
Cordiali saluti.
Dato che alternative alla idroterapia e alla terapia del dolore non ce ne sono, continueremo così.
Cordiali saluti.
Bene, mi sembra la decisione più saggia.
Se lo desidera mi aggiorni.
Cordiali saluti.
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Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 23/10/2012.
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