Ipertrofia prostatica e calcolosi renale

Buon giorno,
cercherò di essere breve in quanto devo raccontare circa 2 anni disturbi ed esami clinici.
Tutto è cominciato nell'estate del 2011 quando al''improvviso ho sentito un urgente desiderio di urinare che sfociava sempre in minzioni abbondanti con flusso regolare ( regolare legato alla mia esperienza e non misurato). Dopo alcuni giorni in questa situazione l'urgenza e la frequenza delle minzioni è calata lasciando il posto a un evidente riduzione del flusso.
Ho subito consultato uno specialista, nella prima visita ha riscontrato prostata modicamente dolorabile, suggerendo Prostamev e Topster e richiedendo ulteriori accertamenti che ho eseguito.
Sermiocultura Negativa, PSA 0,52 CTM urinario negativo, UFG Qmax 13, RPM 0, Vu 304. Ecografia addome senza problematiche evidenti.
Persistendo i sintomi mi ha poi consigliato ulteriori accertamenti invasivi quali:
Cistografia retrograda minzionale: vescica regolare, non reflussi, non stenosi, non residuo post minzionale.
Esame urodinamico invasivo: modesta ostruzione cervico uretrale in assenza di residuo post minzionale.
Terapia successiva con silodosima 8mg/die. siamo a giugno 2013
Qui tutto si complica, a giugno 2 coliche renali, eseguite varie ecografie all'addome che evidenziano dilatazione del rene sx e sospetta sindrome del giunto, nel frattempo cominciano fastidiosi disturbi in zona perineale associati a una sempre più alta frequenza del desiderio di urinare, bruciori e sensazioni si pulsazioni al pene con anche tenesmo rettale che mi portano al pronto soccorso. Diagnosticata possibile prostatite con conseguente ciclio antibiortico con cefixoral (non posso assumere chinolonici a causa del favismo). I sintomi si accentuano e spariscono per circa 1 mese durante il quale ho ancora 3 coliche renali con dolori sempre più in basso. In vacanza, all'ennesima colica renale eseguo ina diretta renale che evidenzia un possibile calcolo confermato dalla TC addominale con mezzo di contrasto.
Siamo alla fine, il calcoletto (un macigno ai miei occhi) è venuto alla luce da un giorno ma ho potuto gioire dei sollievi per poche ore. Oggi di nuovo sensazione di calore ai testicoli con urgenza di urinare. Aggiungo che ormai da molto tempo ho migliorato l'alimentazione, perso 12Kg di peso a seguito di questo, mi sono abituato a bere non meno di 2lt di acqua al giorno. Dall'inizio di questi disturbi ricondotti a prostatite ho cominciato anche ad avere leggerissime perdite di muco dall'ano. Non so se possa essere utile ma dopo ogni colica renale tutti i disturbi sono spariti per ricomparire progressivamente sino alla colica seguente. Proprio questo mi ha portato qui. Comincio a perdere un po' di convinzione ( e ho tralasciato il progressivo declino della qualità della mia vita e del lavoro che mi vede in viaggio molto spesso). Cosa faccio ora?

Grazie

[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
pare che le due diverse situazioni si siano coalizzate ai suoi danni! Ci spiace che tanto si sia dovuto attendere per eseguire la TAC, unica indagine in grado cdi confermare al di là di ogni possibile dubbio la presenza di un calcolo delle vie urinarie. Ora che il calcolo parrebbe aver tolto l'incomodo spontaneamente, ricompaiono all'orizzonte i suoi problemi legati alle basse vie urinarie. Anche qui, ci pare che una diagnosi di certezza potrebbe essere supportata da una sola indagine, forse l'unica che lei ancora non ha eseguito, ovvero l'endoscopia in anestesia delle basse vie urinarie (uretro-cistoscopia). Il dubbio di una patologia del collo vescicale è infatti molto consistente. Queste indicazioni dovranno essere ovviamente valutate dal suo urologo di fiducia. Nel frattempo, ci permettiamo di consigliarle un'ecografia di controllo, per vedere che la situazione relativa al calcolo si sia risolta e non vi siano altri sgraditi ospiti in giro.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la tempestiva e preziosa risposta.
Ho ripreso a filtrare le urine e ho rilevato dei piccoli granelli (troppo piccoli per capire se sono della stessa consistenza del calcolo).
La mia speranza è che ci sia ancora un po' di "renella" a seguito dell'espulsione.
Prima dell'arrivo di tutti i disturbi in zona perineale non andava poi così male, credevo quindi (così come mi sembra che anche il suo collega che mi sta assistendo pensasse) che tutto sarebbe rientrato dopo l'espulsione.
Attenderò qualche giorno senza magari stare troppo ad ascoltarmi e poi farò un ulteriore controllo.

Saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
"non stare troppo ad ascoltarsi" è senz'altro un'ottima idea.

Saluti
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