Incontinenza da urgenza

Ch.mo Dott.Piana,

seguo da tempo e con interesse le Sue risposte ai vari consulti richiesti su questo sito.
Vorrei sottoporle il seguente caso per un Suo gradito parere:
mia madre 83 aa., cardiopatica portatrice di P.M., affetta da neuropatia disautonomica, da molti anni soffre di incontinenza da urgenza.
Tale sintomatologia è progressivamente peggiorata con minzioni anche ogni 20 min.(sia diurne che notturne) peggiorando altresì uno stato depressivo pure presente. Tale sintomatologia ad oggi non è stata trattata farmacologicamente in quanto ,per la cardiopatia presente e turbe del ritmo, molti farmaci (anticolinergici, triciclici, inibitori della serotonina) sono controindicati.
Con la presente, chiedo di avere un Suo parere a riguardo, circa altre alternative di terapia e con riferimento anche a terapie con estrogeni per uso topico, che ultimamente sono state proposte (Colpogyn ovuli).
A tal riguardo, chiedo se realmente la terapia estrogenica topica ha dato buoni risultati e, nel caso specifico di incontinenza da urgenza, se c'è una documentata efficacia maggiore di un prodotto rispetto ad altri .
Grato fin d'ora per l'attenzione, in attesa di una gradita risposta mi è gradito porgere distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signore,
se vi è una componente neurologica accertata (neuropatia disautonomica, forse la Signora è diabetica?), è poco probabile che un supporto ormonale possa ottenere effetti significativi. Questa affermazione dovrebbe essere però basata su dati oggettivi, come l'esito di una indagine urodinamica. Da valutare se la signora vi si può sottoporre, speriamo di sì considerando che lei non ci segnala altri importanti complicazioni in atto. Se vi sono evidenti controindicazioni all'utilizzo di anticolinergici e la situazione pare fuori controllo, inducendo importante scadimento della qualità di vita, il catetere vescicale a permanenza potrebbe essere il minore dei mali. La decisione non è semplice e deve essere presa da un nostro Collega specialista in urologia che abbia la possibilità di seguire da vicino la Signora.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Ch.mo Dr.Piana,

nel ringraziarLa per la sollecita risposta, desidero evidenziare quanto segue:
mia madre non è diabetica e la diagnosi di neuropatia disautonomica è stata formulata dallo specialista neurologo, dopo aver escluso altre patologie che spiegassero la sintomatologia riferita (alternanza di sudorazioni intense diurne e notturne e bruciore urente alle spalle), il tutto nell'ambito di un importante quadro ansioso-depressivo. I suddetti sintomi come pure l'incontinenza da urgenza hanno trovato spiegazione (a dire del neurologo) appunto nella predetta neuropatia disautonomica.
I predetti sintomi hanno comportato nel tempo un importante scadimento della qualità di vita di mia madre la quale ,non è stata ritenuta potenzialmente compliante ad eseguire un'indagine urodinamica.
Mi pare di capire ,dalla Sua cortese risposta, che un eventuale supporto ormonale (con estrogeni topici) non possa portare a grandi risultati e che eventualmente potrebbe prendersi in considerazione il posizionamento di catetere a permanenza (decisione difficile da prendere).
Comunque, a tal proposito , in ultimo, mi permetto chiederLe si esistono cateteri vescicali esterni , potenzialmente più accettabili.
Grato ancora per l'attenzione, invio distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Esistono raccoglitori esterni per urina, ma nella donna sono di fatto molto difficili da gestire per banali motivi di "tenuta" idraulica. Ribadiamo il concetto che il catetere vescicale a permanenza sia da considerare il minore dei mali nelle situazioni in cui la ritenzione o lo stimolo esageratamente frequente incidono negativamente in modo inequivocabile sulla qualità di vita. Sta di fatto che a questa conclusione si può giungere solo avendo accertato oltre ogni possibile dubbio che il disturbo riconosce cause unicamente funzionali e non vi sono problemi di altro tipo a carico delle basse vie urinarie.