Prostatite curata male?

gentili dottori, ho 29 anni, a luglio di quest'anno mi è capitato un episodio di difficoltà nel trattenere l'urina, stavo andando ad un appuntamento e ho sentito uno stimolo forte, non è fuoriuscito alcun liquido anche se è rimasta la sensazione di aver espulso alcune gocce. non ho dato peso alla vicenda ma dopo qualche settimana è capitato ancora e sempre con maggior frequenza finchè ho deciso di rivolgermi al mio medico, il quale mi ha fatto fare delle analisi delle urine con urinocultura che sono risultate negative. mi ha prescritto degli antinfiammatori e ha sospettato si trattasse di prostatite, mi ha dato quindi ciproxin e mi ha consigliato di fare una ecografia vescico prostatica. lo stesso giorno sono andato a fare quest esame ma mi è stato impossibile, per via del suddetto problema, arrivare con la vescica piena. a quel punto l'urologo mi ha fatto un esame rettale e ha confermato la prostatite, mi ha detto di non prendere il ciproxin ma di fare un tampone uretrale. da questo esame sono stati isolati due germi, stafilococco e enterococco, lo stesso urologo mi ha dato da prendere augmentin e topster per una settimana e poi passare a levoxacin. ho iniziato questa terapia ma i problemi peggioravano e la difficoltà a trattenere l'urina con essi, allora mi sono rivolto a un altro urologo e gli ho spiegato bene la mia storia clinica. parlando con questo dottore molto bravo mi sono accorto che alcuni dei sintomi che lui mi diceva essere tipici di un problema alla prostata io li avevo già da diverso tempo ma non gli avevo dato peso, tipo il dolore nella zona anale e il basso ventre, il bruciore dopo aver urinato ecc. la sua sentenza è stata " visto che stai prendendo augmentin finisci il trattamento, bevi 2-3 litri di acqua al giorno, fai una dieta leggera e mediterranea stando attento alle quantità" inoltre mi ha dato un integratore a base di bromelina (siben).
molto fiducioso ho finito il periodo di augmentin senza passare a levoxacin come mi aveva detto l'altro urologo, ma dopo due tre giorni i problemi sono ricominciati, andavo al bagno ogni 20 minuti circa, avevo dolori al bassoventre e nell'ano.
è vero che in questi giorni ho cambiato totalmente stile di vita, ho eliminato caffè, sigarette e alcool, è vero che bevendo 2-3 litri di acqua al giorno si urina più spesso ma non riesco più a controllare la mia vescica, circa ogn idieci minuti vado a urinare, non riesco a uscire di casa per la paura di farmela addosso, ho ancora continui dolori anche ai fianchi. leggedno sul web mi sono reso conto che molti curano la prostatite con ciproxin per una vetina di giorni, perchè a me non è stata data come terapia? siamo sicuri che con una sola settimana di antibiotico si possa guarire? benchè alcni giorni abbia sollievo dal fastidio in altri sembra che la situazione peggiori, ormai sono passati tre mesi, chiedo gentilmente un vostro consulto.
grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gli antibiotici sono essenziali nella terapia della vera prostatite acuta, ovvero quella che si presenta quasi invariabilmente con febbre elevata. In tutte le altre situazioni l'impiego degli antibiotici è molto più sfumato e spesso addirittura discutibile. Se nel suo caso vi fosse stata una definita causa infettiva, probabilmente si sarebbe manifestata una netta inversione di tendenza nei sintomi sin dalle prime fasi della terapia, prima con ciprofloxacina e poi con amoxicillina-clavulanico. Se qesto non è accaduto è molto verosmilmente perché nel suo caso la componente infettiva è sfuggente od addirittura assente. Sui risultati delle colture su tampone e liquido seminale noi specialsiti facciamo un affidamento abbastanza relativo, piché le possibilità di contaminazione sono elevate, pertanto tutto va interpretato e correlato con molta attenzione alla realta della situazione e dei disturbi presenti. In linea d masima noi concordiamo con il punto di vista del secondo Collega che l'ha visitata, dando un'importanza molto maggiore al controllo sullo stile di vita, nelle sue espressioni principali relative ad alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Certamente i risultati non possono essere immediati ed in una prima fase gli anti-infiammatori possono avere il loro ruolo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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