Uretrite con fuoriuscita di liquido inodore

Salve,
Premetto che due giorni prima l'inizio dei sintomi ho avuto un rapporto sessuale (protetto, l'ultimo era stato a marzo) quindi il mio primo pensiero è andato a qualcosa di venereo. All'inizio avvertivo un bruciore all'uretra abbastanza continuo, che si accentuava durante e dopo la minzione, e un intorpidimento del pene in erezione, senza però il bisogno continuo di urinare. Il medico curante mi prescrive Ciprofloxacina (2 compresse al giorno per 3 giorni). Inizialmente i sintomi stavano passando ma appena smesso il farmaco l'uretrite è tornata, questa volta avvertita solo in fase di minzione o eiculazione, accompagnata da una fuoriuscita a fasi irregolari di liquido inodore bianco, a volte giallastro, che non provoca irritazione. Torno dal medico che mi da di nuovo Ciprofloxacina per sei giorni una volta al dì. Ora sono al quinto giorno e i sintomi sembrano non passare, il liquido sembra diminuito ma tutt'ora presente. Inoltre adesso avverto una piccola sensazione di corpo estraneo nell'uretra e un po' di indolenzimento ai testicoli e alle cosce.
Data la scarsa risposta agli antibiotici potrebbe essere qualcosa di non batterico? Mi è capitato in passato di soffrire di uretriti sporadiche, spesso associate all'uso di saponi aggressivi e mi capita ogni tanto (2 volte all'anno forse) una fastidiosa sensazione di svuotamento incompleto della vescica, che mi porta a tornare in bagno subito dopo per 2-3 volte finché la cosa passa da sola.

Grazie
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Se il rapporto è stato veramente protetto, non è possibile pensare al passaggio di una infezione, di qualsiasi tipo. Lei ci riferisce di essere già stato soggetto a fenomeni infiammatori alle basse vie urinarie, è molto probabile che si possa trattare di qualcosa di simile. Non è affatto detto che vi debba per forza essere una causa infettiva, pertanto non ci stupisce che la terapia antibiotica empirica non abbia avuto effetto. Senz'altro la situazione merita un inquadramento specialistico urologico. Nel frattempo sarà opportiuno eseguire comunque quantomeno un esame delle urine.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sì, lo so bene, però vista la concomitanza del rapporto e l'insorgenza dei sintomi, è la prima cosa a cui ho pensato. Comunque l'intenzione della visita urologica c'era già, ma dato che i tempi non sono brevi, mi sono rivolto al mio medico curante. Speriamo la visita specialistica sia più esaustiva.

Grazie per la risposta.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Al di là del rischio da contagio diretto (praticamente impossibile se si attuano efficaci provvedimenti di protezione), la stessa attività sessuale, specie se intensa, può rendere evidenti situazioni marginali, come ad esempio riattivare manifestazioni di infiammazione o congestione della prostata, specie se queste di erano già manifestate in passato.