Pielectasia

Gentili Dottori,
Secondo Voi è grave la condizione dei reni in base a questo referto:
i Reni appaiono bilateralmente in sede, con spessore parenchimale conservato.
A destra si apprezza pielectasia di grado 3. A sinistra minima dilatazione delle pelvi.
Non calcoli rilevabili dalla metodica.
Sono necessari esami specifici oppure la patologia non è grave?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,
senza una valutazione clinica diretta e un attento esame delle indagini già espletate (ecografia , urografia, altro...), quadri clinici particolari come il suo non possono essere affrontati e tanto meno capiti e risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre un attento controllo clinico diretto per decidere quali passi successivi fare a livello diagnostico e poi terapeutico. A questo punto consulti il suo medico di medicina generale che, esaminato in prima istanza il suo problema , potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata valutazione specialistica urologica.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
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Gentile Dott. Beretta,
Innanzitutto la ringrazio per avermi dato una risposta in tempi così celeri. Le spiego anche perchè le ho posto questa domanda......
Il referto dell'ecografia che le ho sopraccitato è un esame che ho svolto quattro anni fa, il medico mi disse che la patologia non era grave e che avrei dovuto ripetere una ecografia solo nel caso in cui i miei valori del sangue e delle urine presentassero delle anomalie.
Nel luglio del corrente anno ho svolto una ecografia di controllo e i medici mi hanno diagnosticato una grave idronefrosi dovuta a stenosi del GPU congenita.
La stenosi del GPU mi è stata diagnosticata in epoca prenatale e i relativi esami scintigrafici hanno evidenziato una funzionalità renale del 99%.
Secondo i medici non dovevo eseguire controlli nel corso del tempo perchè la scintigrafia aveva riscontrato una funzionalità eccellente.
Con la mia domanda volevo semplicemente sapere se con una pielectasia di grado 3 ,dovuta probabilmente a stenosi del giunto pielo ureterale, il mio medico doveva prescrivermi controlli periodici nel tempo per evitare il calvario che sto passando adesso?
Cordiali Saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
è difficile dare un giudizio da questa posizione su una situazione clinica così particolare e complessa come quella da lei indicata nel suo post ma generalmente una sopsetta stenosi del giunto pielo-ureterale necessita di una attenta valutazione nel tempo e poi spesso anche una sua correzione chirurgica.
Auguri ed ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

una sospetta stenosi del giunto pielo-ureterale può determinare un restringimento dell'uretere e dilatazione delle vie urinarie a monte del restringimento.
La situazione va definita con pochi ulteriori accertamenti e risolta chirurgicamente
Oggi sono possibili tecniche endoscopiche o laparoscopiche abbastanza agevoli

Cari saluti

Dott. Diego Pozza
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio il Dott. Beretta e il Dott. Pozza per le risposte.
Cordiali Saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,
ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,
La ringrazio per il suo interesse, l'aggiornerò sicuramente sul mio stato di salute e se volesse comprendere meglio la mia grave idronefrosi le lascio scritte le analisi a cui sono stato sottoposto nel corso dei mesi
Cordiali Saluti

Ecografia di controllo svolta a metà luglio:

Loggia renale destra ed ecostruttura completamente sovvertita dalla presenza di una voluminosa dilatazione.
Non è più apprezzabile la normale architettura renale e la componente cortico midollare appare notevolmente assottigliata.
Rene sinistro aumentato per ipertrofia compensatoria.

Scintigrafia Sequenziale svolta a fine luglio:

Nella loggia renale destra si osserva la presenza di un’ampia area di forma irregolare, di disomogenea rarefazione del segnale scintigrafico, delimitata da un sottile margine di tenue rinforzo, che persiste sostanzialmente immodificata anche nelle fasi più tardive dell’immagine.
Il suo significato è attribuibile ad una voluminosa sacca idronefrotica con un sottile strato di parenchima alla sua periferia.
Assai poco significativo il valore di 11 ml/minuto ricavato dal tentativo alquanto arduo di delimitare il contorno, data l’esiguità e la disomogeneità del segnale.
Non si rileva attività escretrice e la curva attività/tempo mostra un andamento parallelo a quello di scomparsa plasmatica.

Scintigrafia Statica svolta a fine agosto:

Il rene destro è di volume aumentato, ma con parenchima esremamente rarefatto ed assottigliato disomogeneamente attorno ad un’ampia area centrale di segnale pressoché assente.
La captazione del radio farmaco a 4 ore è risultata pari al 55% della dose somministrata,
percentuale deponente per una funzionalità parenchimale totale entro i limiti della norma, ma a quasi completo carico del rene sinistro, data la marcata asimmetria della ripartizione:
Rene sinistro: 95% del totale
Rene destro: 5% del totale.


Urografia svolta a metà settembre:

Nel rene destro non si rileva apprezzabile eliminazione di mezzo di contrasto nei vari urogrammi anche tardivi dopo più di 4 ore dalla perfusione del contrasto, con quadro quindi di rene muto.
Si riconosce nei tomogrammi dopo mezzo di contrasto minima visualizzazione nefrografica parenchimale corticale in forma di sottile falda residua, in relazione a grossolana idronefrosi dei vari gruppi caliceali e verosimilmente della pelvi, in armonia con i dati scintigrafici, in relazione a giuntopatia, per progressiva singolare evoluzione nel tempo di una stenosi congenita pielo-ureterale.

N.B.

In epoca prenatale i medici mi hanno diagnosticato una ectasia delle pelvi bilaterale, con relativo quesito diagnostico di Stenosi bilaterale del GPU al momento della scintigrafia, che ho svolto all’età di 8 mesi.
I reni erano in sede, di forma regolare e di normale grandezza con una filtrazione glomerulare di 99 ml/min
Rene Sx: 49ml/min
Rene Dx: 50ml/min
In base all’ottimo risultato di questa analisi i medici hanno tranquillizzato i miei genitori specificando che non avevo bisogno di ulteriori controlli medici nel corso della mia crescita.

Ho fatto la mia prima ecografia di controllo all’età di 16 anni, cioè nel 2005. il referto è il seguente:
i Reni appaiono bilateralmente in sede, con spessore parenchimale conservato.
A destra si apprezza pielectasia di grado 3, verosimilmente in esito alla pregressa patologia sofferta in epoca neonatale.
A sinistra minima dilatazione delle pelvi.
Non calcoli rilevabili dalla metodica.

Intervento chirurgico svolto il 29/9/2008:

Posizionamento dello Stent JJ

Ecografia di controllo svolta il 13/10/2008:

A livello del rene destro si segnala riduzione dell’idronefrosi rispetto a quanto evidenziato dall’esame eseguito prima del posizionamento dello stent JJ; permane tuttavia idronefrosi di grado elevato, con stent ben posizionato all’interno della pelvi renale.
L’organo risulta inoltre di dimensioni ridotte con quasi totale scomparsa della componente parenchimale.
Si segnala anche il corretto posizionamento dello stent anche a livello vescicale.


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Dr. Michele Amenta Urologo 54 1
Dagli esami che ha eseguito risulta che Lei di fatto è un paziente MONO-RENE FUNZIONALE.
Potrà rendersi necessaria la nefrectomia destra.
Le consiglio l'approccio laparoscopico, intuitivamente mini-invasivo rispetto al tradizionale approccio "a cielo aperto".

Distinti saluti.

Dott. MIchele Amenta

[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Amenta,
Devo sperare che lo stent JJ riattivi miracolosamente la funzionalità del rene in questione, altrimenti come dice Lei sarà necessaria una nefrectomia con approccio laparoscopico.
La ringrazio per avermi risposto.
Cordiali Saluti
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Dr. Michele Amenta Urologo 54 1
Le speranze sono davvero poche..
dalla scintigrafia renale direi nulle.

Saluti
[#11]
Dr. Michele Amenta Urologo 54 1
G.le Utente

Credo che le speranze siano davvero poche.
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