Fibrosi prostatite

Buon giorno,
vi chiedo gentilmente un consulto, poiché trovandomi all'estero sono sempre molto insicuro sul da farsi.
Due settimane fa ho fatto un controllo (prostata+reni), mi è stato rilevato un calcolo sul rene SX, ed un fibroma alla prostata.
l'urologo che mi ha visitato mi ha detto che il fibroma di per se è inguaribile e che non posso fare nulla per curarlo.
Questa la diagnosi fatta tramite ecografia.

ECOGRAFIA RENALE

RENE DESTRO: sito tipicamente, di forma ovale, non è ingrossato, dimensione - 112 x 52 mm, spessore del parenchima - 19 mm, lineamenti regolari, bacinetto non dilatato, non deformato, sistema caliciale scirroso, ciò è dovuto a un gran numero di inclusioni lineari eco-positive, e di cui dimensioni sono inferiori a 2 mm, che non formano nessun’ombra ecografica.

RENE SINISTRO: sito tipicamente, di forma ovale, non è ingrossato, dimensione - 115x59 mm, spessore del parenchima - 20 mm, lineamenti regolari, bacinetto non dilatato, non deformato, sistema caliciale scirroso, ciò è dovuto a un gran numero di inclusioni lineari eco-positive, e di cui dimensioni sono inferiori a 2 mm, che non fanno nessun’ombra ecografica, nella parte centrale del sistema caliciale si evidenzia un’inclusione iperecogena di dimensione 7,8x5,5 mm, che forma un’ombra ecografica.
CONCLUSIONE: segni ecografici di calcoli nel rene sinistro.

ECOGRAFIA DEGLI ORGANI DELLA PELVI PICCOLA

Vescica urinaria:
Riempito non in piena misura, lineamenti regolari, parete non scirrosa, non è ispessita, il contenuto è omogeneo, volume prima dell’orinazione - 80 cmc, dopo l’orinazione – completamente svuotata.

Ghiandola prostatica:
Dimensioni – 38 x 27 x 43 mm, volume - 23,9 cmc 3, lineamento regolare, nitido, struttura disomogenea, contiene le formazioni iperecogene nel lobo destro di dimensioni pari a 6,3 x 4,5 mm, che forma un’ombra ecografica (calcificazione), e di dimensioni 5,9 x 3,6 mm, che non formano nessun’ombra ecografica, nel lobo sinistro – si evidenzia un’area iperecogena di dimensioni pari a 13,9 x 12,6 mm, che non forma nessun’ombra ecografica (fibrosi), l’integrità della capsula non è rotta.
Conclusione: segni ecografici di prostatite cronica.

Ho tradotto da una lingua straniera quindi se qualcosa non torna posso approfondire.
Io sono un non fumatore non bevitore, faccio sport, ed ho una regolare vita sessuale.
Vi chiedo gentilmente di dirmi se effettivamente il fibroma alla prostata è incurabile o se ci sono terapie per l'asportazione/cura dello stesso.

Grazie a tutti e grazie del tempo che gentilmente mi concedete.
[#1]
Dr. Alessandro Izzo Urologo 1.4k 55
Caro utente,
per quanto riguarda il calcolo, l'ecografia non ci riporta segni ecografici di ostruzione urinaria e, pertanto, se lei fosse asintomatico, anche in virtù delle dimensioni del calcolo, può semplicemente sottoporsi a controlli periodici.
Per la prostata deve stare tranquillo. Le calcificazioni e le cosiddette aree iperecogene sono segno di frequentissimo riscontro nelle ecografie prostatiche.
Non esiste alcun modo per poterle risolvere. Ne con terapia medica ne con terapia chirurgica. Se fossero presenti sintomi urinari, possono essere curati quest'ultimi ma in assenza di disturbi urinari può stare sereno, senza farsi assalire da particolari preoccupazioni.
In assenza di familiarità per patologie prostatiche, le consiglio nei prossimi anni di eseguire un dosaggio del PSA ematico.
Cordialità

Dr. Alessandro Izzo
www.studiomedicoizzo.it
dott.alessandro.izzo@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dott. Alessandro,
innanzi tutto grazie mille per il tempo che sottrae e che mi dedica.
L'urologo mi ha conferito che il fibroma è vicino uno dei canali e che secondo lui ce un inizio di ostruzione. Da parte mia sono consapevole e l'unica cosa che posso fare e dare una stretta alla dieta cercando di assumere cibi amici della prostata aggiungendo delle integrazione di licopene e palma Serenoa repens, e abolire quelli che potrebbero risultare infiammanti.
L'esame della PSA con che intervallo di tempo deve essere effettuato?
Le chiedo inoltre veramente da ignorante e con grandissima umiltà se ha sentito parlare dell'L’embolizzazione prostatica.
Non so se posso postare un link ma le scrivo un testo descrittivo del trattamento sarebbe interessante avere un parere da chi entra nel merito di queste patologie.
E’ una tecnica multidisciplinare e viene eseguita in un TEAM composto da urologo, radiologo di imaging e radiologo interventista, colui che esegue l’intervento. Il radiologo interventista infatti, e’ un chirurgo del nuovo millennio che utilizza una bassissima dose di raggi x per vedere in real time all’interno dell’organismo del paziente attraverso un video o monitor collegato proprio all’apparecchio emissore di raggi x . Sul monitor quindi il radiologo e’ in grado di vedere nitidamente i movimenti che egli sta compiendo all’interno della prostata. Più specificatamente riesce a vedere lo spostamento del catetere vascolare all’interno dei vasi prostatici.

Come si esegue

L’embolizzazione consiste nella chiusura delle afferenze vascolari (dette più comunemente arterie) verso il tessuto prostatico. Infatti ogni tessuto del nostro organismo, prostata compresa, possiede una fitta rete di arterie che consentono al sangue di portare l’ossigeno ai tessuti. A volte, nei tessuti “malati” come nell’adenoma prostatico, impedire al sangue (e con esso l’ossigeno) di arrivare ai tessuti patologici impedisce all’organo malato di proliferare e anzi ne riduce sia il volume che l’estensione. In questo modo occludendo i vasi prostatici si interrompe il nutrimento ai tessuti malati e la prostata in un breve lasso di tempo tenderà a tornare alle sue dimensioni originarie. Per ottenere ciò il radiologo interventista deve iniettare delle particelle (chiamate appunto particelle embolizzanti) che sono tutte della stessa dimensione e forma (sferica) all’interno dei vasi prostatici che in pochi secondi andranno incontro ad una occlusione definitiva ed irreversibile. L’embolizzazione quindi non e’ altro che l’occlusione di uno o più vasi che in questo caso prendono il nome di arterie prostatiche. E’ importante sottolineare che l’embolizzazione e’ completamente indolore, evita l’eiaculazione retrograda in vescica (complicanza inevitabile dell’intervento chirurgico) e ha un tempo di ricovero molto più rapido di ogni altro tipo di intervento. L’embolizzazione può inoltre essere eseguita in numerose patologie in particolare il fibroma dell’utero e gli aneurismi vascolari. L’embolizzazione, una grande rivoluzione nel trattamento della prostata.

In ogni caso la ringrazio veramente perché da uomo capirà lo stato di apprensione di un organo per noi fondamentale.
Grazie )


[#3]
Dr. Alessandro Izzo Urologo 1.4k 55
In assenza di familiarità per tumore della prostata, il PSA deve essere eseguito, insieme a visita specialistica di prevenzione a partire dai 50 anni.
L embolizzazione prostatic, di cui chiaramente conosco l esistenza, è, ahimè, una metodica non validata che sulle linee guida urologiche europee non viene neanche presa in considerazione.
Cordialita
[#4]
dopo
Utente
Utente
Capisco Dottore.
Grazie mille per la delucidazione.
Per il PSA volevo chiederle ogni quanto dovrei fare gli esami, ogni sei mesi? Un anno? Per avere la tranquillità che tutto sia a posto.

Cordialmente.
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Dr. Alessandro Izzo Urologo 1.4k 55
Un anno
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la disponibilità. Metterò in calendario il PSA ogni anno sperando di non ricevere brutte notizie. :)
E' stato veramente gentile. Se ci dovessero essere novità importanti proverò a disturbarla ancora.
Grazie.

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