Idronefrosi di iii grado rene dx

Buongiorno dottore.
Volevo sottoporvi il mio caso:
sono un giovane di 28 anni,non ho mai sofferto ne di calcoli e nessun tipo di dolore di tipo renale.
Giorno 25.08.08 ho avuto una colica renale; il giorno dopo eseguo una ecografia renale dalla quale risulta:
rene sx aumentato di volume (ipertrofia vicaria) con idronefrosi di grado medio,
rene dx completamente occupato da una formazione transonica con scomparsa dell'orlo parenchimale;
a livello del meato ureterele sn si rileva una formazione iprecogena
Conclusioni: rene dx escluso, lieve idronefrosi rene sinistro.
Eseguo succesivamente RM, dalla quale anche io mi accorgo che mentre il rene sx ha una certa forma e spessore del parenchima ben definito, il rene destro risulta compromesso, con lo spessore del parenchima abbastanza ridotto,si nota come se ci fosse una grande sacca vuota. Riporto il risultato:
rene dx diminuito di volume a scarsa definizione cortico-midollare, con importante calico-ampollectasia e presenza di formazione cistica e minuto spot calcifico.
Rene sx aumentato di volume, con dimorfismo delle vie escretrici a tipo bifidità calico-pielica, con cavità pielica inferiore incompleta che pare terminare a fondo cieco; coesiste media calico-ampollectasia da riferire carico idrico;

riporto anche la scintigrafia:
l'esame evidenzia a sinistra regolari le fasi di perfusione corticale, di redistribuzione corticomidollare. Il rene appare aumentato di volume, finemente disomogenea la regolare distribuzione parenchimale del radiofarmaco. Regolare il tracciato del RNG, rallentato ma presente il drenaggio. Nella norma il valore dell' EPRF=582,6-510,5
il rene dx si intravede in fase tardiva, nettamente disomogeneo con ampia area fredda in corrispondenza dell'ilo. Dopo 2 ore dell'esecuzione dell'esame visualizzata presenza di radiofarmaco in corrispondenza della loggia renale destra da ritardato drenaggio.
Left Peak = 2,65 min
Right Peak = 2,22 min
Left T1/2 = 6,03 min
Right T1/2= 24,8 min
Left 20 minutes(%) = 23,6 %
Right 20 minutes(%)=92,2%
Left Uptake=89 %
Right Uptake=11%

Vengo quindi dimesso dall'ospedale con il seguente referto:
Colica renale sinistra in pz. Con microlitiasi renale sinistra; idronefrosi dx di III grado con rene funzionalmente escluso; il paziente dovrà sottoporsi ad intervento di nefrectomia dx in elezione.

Riesco comunque a eliminare il calcolo dopo 10 giorni dal giorno in cui o accusato il dolore.
Ho fatto numerose visite, e nella maggior parte dei casi mi hanno consigliato di asportare il rene, perchè può essere sede di infezioni in futuro (fino ad adesso non ho mai accusato nessun dolore ho avuto infezioni) oppure se subisco un trauma il rene essendo di spessore ridotto può anche aprirsi.
Oltretutto mi è stato detto che se un rene ha una funzionalità inferiore al 15 % va tolto.
In un'altra visita un urologo mi ha consigliato, prima di fare qualsiasi intervento , una nefrostomia per ricavare l'esatta funzionalità del rene dx, dicendo che se funzionasse anche al 5 %, con un intervento a cielo aperto di pulizia delle ostruzioni,sarebbe arrivato al 7-8 %.

Dopo questi pareri discordanti , qualè secondo voi la strada che devo percorrere?
Devo assolutamente asportarlo per evitare complicazioni future oppure conviene tenere un rene che funziona poco, sottoponendomi quindi ad un intervento di ricostruzione ed eliminazione delle ostruzioni ?
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
vista la sua complessa storia clinica, per quello che ci scrive, credo che il consiglio più mirato sia quello dell'asportazione del rene "non funzionante". Sulla strategia chirurgica da adottare per rimuoverlo poi bisogna sentire in diretta l'urologo ed il team urologico che lo sta seguendo.
Auguri ed un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,

direi di affidarsi allo specialista che la sta seguendo.
Potrebbe sntire il parere anche di qualche urologo laparoscopista ( Gioia del Colle, Bari)
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
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[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
comunque , se lo desidera , ci tenga informati sui futuri ed eventuali sviluppi del suo problema clinico.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per avermi risposto.
Ho parlato di nuovo con l'urologo che mi ha seguito dall'inizio, e mi ha riconfermato che è necessario fare l'intervento (senza nessuna urgenza per adesso) in quanto un rene che è all'11%, non funziona, e può creare solo problemi ,mentre il rene sx funziona egregiamente e col tempo funzionerà anche meglio.
Ho chiesto se prima di intervenire converebbe valutare l'esatta funzionalità con la nefrostomia, ma mi ha sconsigliato del tutto questa prova perchè è tutto chiaro dalle lastre: nel rene destro è assente quasi tutto il parenchima.
Vorrei fare l'intervento in laparoscopia; quali sono i migliori centri ? Ci sono centri specializzati anche al Sud ?
E quali sono i rischi per questo genere di chirurgia ?
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Dr. Guido Giusti Urologo 4
Sarebbe auspicabile che intervento nel 2008 venisse eseguito in laparoscopia... E' difficile dire dove questa tecnica sia attuata in Calabria... DI sicuro in Sicilia o in Campania alcuni reparti sono in grado di proporre tale intervento anche se per il Sud il centro di riferimento per la chirurgia laparoscopica è il centro di Acquaviva delle Fonti del Prof. Di Santo.
Se poi volesse prendere un'aereo per un oretta, sappia che nel nostro centro tutte queste procedure fanno parte della pratica clinica di ogni giorno
Cordialmente
Guido Giusti

[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, ancora non mi sono deciso a fare l'operazione, nonostante sia passato quasi un anno dal problema del calcolo.
Ho fatto fino ad oggi delle normali analisi del sangue dalla quale i valori sono risultano in norma e proprio in questo mese eseguiro una nuova eco per verificare la salute dell'altro rene.
Volevo chiedervi se nelle mie condizioni , e cioè di rene destro funzionalmente escluso, posso evitare di operarmi , oppure vado incontro ad altri problemi ( penso comunque che con un solo rene dovrei accorgermene) ?
Fino ad oggi non ho nessun dolore o problemi ad urinare, sono attento all'alimentazione e bevo molto.
Quale esame si può effettuare per controllare la salute del rene funzionante da fare magari annualmente o ogni 6 mesi, per evitare di operarmi. Posso tenere la situazione sotto controllo in questo modo ?

Grazie.
Distinti Saluti
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

riconsulti, per avere una indicazione così specifica, il suo urologo, quello che 12 mesi fa circa le ha dato in diretta questa indicazione terapeutica.

Solo lui, che ha sotto mano tutta la sua situazione clinica, può parlare in modo corretto!

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore;
Sicuramente lo riconsultero in questo anno;
Il consiglio che mi aveva dato l'urologo che ha esaminato le analisi era quello di eseguire l'operazione ma senza avere particolare fretta. Il fatto che decidere di operarsi così, quando il paziente non ha nessun sintomo, diventa veramente difficile decidere di operarsi nella condizione attuale in cui uno sta bene,non avendo fortunatamente per il momento ne dolori e fastidi.
Ma secondo anche la vostra esperienza c'è stato mai qualcuno che ha deciso di non operarsi ( quindi tenendosi il rene non funzionante, e quindi vivendoci tranquillamente) o in questo caso potrebbe succedere un giorno o l'altro qualcosa di più grave che mi farà pentire di non essermi mai operato ?
Se annualmente eseguo degli accertamenti (scintigrafie o tac) e nella ipotesi che tutto rimane inalterato posso andare avanti in questo modo ?

Grazie

Cordiali saluti.


[#9]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

in medicina non sempre ci sono indicazioni terapeutiche categoriche od "obbligatorie" e quindi mai dire mai ma in casi particolari, come il suo, solo il suo urologo le può dire quale è il rischio di incorrere in "complicazioni" non desiderate, se non si opera.

Le ripeto di riconsultare il suo urologo e poi, se vuole, possiamo ridiscutere insieme la sua attuale situazione clinica alla luce soprattutto delle nuove valutazioni cliniche che le saranno indicate.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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