Stafilococco aureo bambino 6 anni

Gent.mi Dott.buonasera,
espongo subito il problema:mio figlio, di sei anni, ha avuto un mese fa, un ingrossamento sostanziale del pene, con infiammazione sul glande e febbre 38°.Abbiamo somministrato ibuprofene per la febbre e gentamicina localizzata con sciacqui di acqua muchina;in 3 giorni è passato il tutto.Fatta l'urinocultura dopo una settimana con antibiogramma è emerso:germe isolato:n.1 * 10^5c. f.v ml stafilococco aureo.Esame chimico delle urine: tutto nella norma.
L'antibiogramma ha refertato diversi antibiotici resistenti, quali:
ceftazidima,nalidixin,tobramicina, gentamicina, norfloxacina e ciprofloxacina.
La pediatra non ha ritenuto opportuno somministrare antibiotico per bocca bensì nuovamente localizzato: Bactroban crema.
Ad un giorno di crema, compare la febbre;a questo punto mi ha detto di dare Augmentin(oggi).Premetto che a metà ottobre il bimbo è risultato positivo con tampone faringeo, allo streptococco e ha fatto 10 gg di augmentin; possono essere le due cose correlate? Cosa posso fare di più o meglio, oltre quello che già stiamo facendo?
Grazie per la vostra sempre gentile risposta.
Una mamma in ansia.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
è difficile ipotizzare un rapporto tra lo Streptococco "faringeo" e lo Stafilicocco "balano-prepuziale" di suo figlio. Detto questo poi segua attentamente tutte le indicazioni date dalla sua pediatra. Solo lei infatti, che ha potuto valutare in diretta e monitorizzare la situazione clinica di suo figlio, è la persona che può decidere eventuali indicazioni diagnostiche supplementari e/o impostare eventuali altre terapie più mirate.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Beretta, almeno so che non è un contagio tra le alte e le basse vie, ma può trattarsi di una semplice coincidenza.
Vorrei farle un'altra domanda:
il quantitativo di batteri stafilococco riscontrato nelle urine, è tale da far pensare che le urine stesse ne contenessero, o potrebbe trattarsi di un contagio esterno avvenuto durante l'esame?
Che quantità devono avere i batteri per ml per dar luogo ad una infezione e conseguente terapia?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice
(ho visto solo ora che è una mamma e mi scuso),
generalmente un'urinocoltura è definita positiva quando la carica batterica supera i 100.000 per ml, dubbia se è uguale a 100.000, negativa se inferiore a 100.000. Nel suo caso siamo , se i dati sono stati ben riportato, a 100.000. Tuttavia oggi sappiamo che questi limiti tradizionali, ampiamente utilizzati anche da tutti gli urologi nella definizione delle infezioni delle vie urinarie, devono essere considerati, quando siamo in presenza di una disuria, di una pollachiuria(frequenza aumentata ad urinare) e di una raccolta di urine correttamente eseguita, eccessivamente elevati e spesso anche cariche batteriche superiori a 1000 per ml possono essere indicative di una infezione se vi è una sintomatologia importante. Detto questo poi non mi sembra questo il caso di suo figlio che inoltre ha un esame fisico-chimico delle urine nella norma. Quindi non è da escludere anche una situazione colturale positiva legata ad una casuale contaminazione del campione di urine ma, d'altra parte, la febbre e tutti gli altri sintomi da lei riferiti sono tutti fattori clinici da tenere presenti come significativi. Nell'incertezza della situazione in sintesi mi sembrano corrette l'indicazioni terapeutiche date dalla sua pediatra.
In Toscana la gente dice: "Meglio aver paura che buscarle".

Ancora un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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Utente
La ringrazio infinitamente per la sua sempre cordiale e attenta risposta.Condivido pienamente quello che ha scritto.Mi premurerò a ripetere sia il tampone faringeo che l'urinocultura a terapia terminata, in modo da scongiurare ogni dubbio.
Grazie e buona domenica.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice ,
comunque io sono una persona "curiosa" e, se lo desidera, mi tenga pure informato sugli eventuali e futuri sviluppi del problema clinico di suo figlio.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Beretta
torno a disturbarla giusto per un consiglio.
Intanto sono contenta di dirle che mio figlio si è ripreso benissimo.La febbre è scomparsa il primo giorno di assunzione di antibiotico, ed oggi, al 5° giorno, la pediatra mi ha detto di sospendere il tutto e fare gli esami fra 7 gg.Le farò sapere appena avrò gli esiti.
Colgo però l'occasione per esporle un altro piccolo problemino che riguarda mia nipote di 7,5 anni.La bimba soffre di enuresi notturna già da 4 anni circa; per quanto ho letto il suo dovrebbe rientrare tra i casi di forma secondaria, dato che comunque per un buon periodo, dopo i primissimi anni di vita il problema non sussisteva.Problemi fisici, a detta della sua pediatra, non ne ha, la quale tra l'altro ha più volte indicato una terapia farmacologica convenzionale, tipo desmopressina, che però la sua mamma, mia cognata, non ha dato mai per tutto il ciclo di cura e a volte neanche iniziato(la terapia è stata prescritta più volte nell'arco di 4 anni).
Allora, le domando, se per caso lei può indirizzarci su cure alternative o altri rimedi che prescindono da questi farmaci o da quelli addirittura detti antidepressivi triciclici, dei quali mia cognata non vuol prorpio sentire parlare.Lei che ne pensa?
C'è un modo per risolvere questo problema?
Grazie infinite per la sua risposta.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice,
per il problema enuresi di sua nipote, prima di pensare ad una strategia terapeutica urologica precisa , bisogna fare una attenta e completa valutazione diagnostica.
La nipotina ha fatto tutte le valutazioni colturali, ecografiche, urodinamiche non invasive del caso, ecc, ecc.? Se no fatte bisogna consultare in prima battuta un esperto urologo.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Utente
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Grazie sempre, provvederemo immediatamente.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,
se lo desidera, ci tenga comunque aggiornati anche su questa problematica collaterale della sua nipotina o meglio chieda a sua cognata di aprire una sua richiesta in area urologica; lì potrà trovare anche altri pareri mirati.

Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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