Terapie post asportazione tumore vescica

Gent.mi dottori, mio padre ha di recente subito un intervento di resezione endoscopica per recidiva di un tumore a distanza di 13 anni dal primo episodio. La prima volta era un papilloma superficiale e dopo l'asportazione fu curato con chemioterapia settimanale, poi mensile per oltre un anno. Dal recente intervento risalente a maggio 2008, la natura del tumore è risultata, invece, di tipo "infiltrante la lamina propria" e di II grado(forma piatta). A giugno 2008 è stata effettuata una URO RM dalla quale non si evinceva chiaramente la situazione dei tessuti e così il medico ha optato per una nuova resezione con folgorazione e l'esame istologico dei campioni prelevati ha fornito esito negativo. La cura prescritta per 3 mesi era a base di vitamine e antinfiammatori. A dicembre è stato eseguito un mapping a seguito di ecografia sospetta ma l'esito, sembra essere negativo. Cò che mi sembra strano è che non abbiano prescritto, ad oggi, una terapia chemioterapica endovescicale, a scopo preventivo, vista la maggiore gravità della nuova neoplasia. non vorrei arrogarmi competenze che non ho, ma vorrei solo essere tranquilla del protocollo terapeutico utilizzato. Grazie
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Dr. Luigi Gallo Urologo, Andrologo 392 6
Gentile signora

da quanto ci riporta desumo che suo padre è affetto da un tumore superficiale della vescica (il termine "papilloma" è obsoleto).
Tale malattia ha di per sè la tendenza a recidivare ossia a ripresentarsi nel tempo.
La chemioterapia endovescicale condotta con vari farmaci chemioterapici direttamente in vescica tramite un catetere ha la capacità di prevenire tali recidive, specie se praticata subito dopo, o , comunque poche ore dopo l' intervento di resezione endoscopica.
Il suo impiego va deciso dal collega che ha in cura suo padre.
Se vuole assumere maggiori informazioni a riguardo le consiglio questo link tratto dal mio sito che sicuramente troverà utile:

http://www.studiourologicogallo.it/tumore_vescica.php

Cordiali saluti
Dr Luigi Gallo
www.studiourologicogallo.it

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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente, i protocolli internazionali che devono essere seguiti inquesti casi prevedono delle classi di rischio.. è probabile che suo padre in base ai paramentri non risulta ad un rischio tale da dover effettuare tale terapia

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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