Adenocarcinoma della prostata

Buonasera,
Mio padre di 58 anni ha eseguito degli esami del sangue come controllo annuale e il valore del PSA è risultato 5, 46 ng/ml (ratio 23%).

Dopodiché ha eseguito una visita urologica con esito: eco fast vescica distesa; prostata di circa 40 ml di volume, ad e.
r. prostata x 1, 3 con nodularità sospetta periferica dx.

Nonostante lui non abbia sintomi, ci è stata quindi consigliata una biopsia prostatica con esito: adenocarcinoma della prostata Gleason 4+5 e consigliata la RMN multiparametrica e la scintigrafia ossea total body.

Scrivo in quanto desidererei ricevere un consulto per capire meglio la gravità della situazione e quindi capire anche quanto è possibile che si sia espanso.

Grazie mille in anticipo.

Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Si tratta di un tumore potenzialmente piuttosto aggressivo (Gleason 9), verosimilmente però ancora limitato, considerando i livelli del PSA solo modestamente elevati. D'ogni modo, la combinazione di scintigrafia e risonanza magnetica sarà in grado di definire ulteriormente la diagnosi, soprattutto riguardo alle indicazioni chirurgiche, considerata la giovane età.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
l’esito della scintigrafia riporta:
Tracciante: Tc99m-MDP
Attività: 740 MBq
L’indagine, eseguita almeno 2 ore dopo la somministrazione ev di tracciante osteotropo, non ha messo in evidenza aree caratterizzate da patologica ipercaptazione del radiofarmaco, riferibili a patologia ossea ripetitiva.

Mentre quello della risonanza multiparametrica riporta:
Vasta area i poi tenda in T2, debolmente iperintensa in diffusione e disomogeneamente ipointensa nella mappa ADC alla base destra in sede anteriore, in zona periferica, neoplastica.
Analoga piccola area all’apice sinistro. Mal definita area ipointensa in T2, scarsamente iperintensa in diffusione e disomogeneamente iperintensa elle mappe ADC, in regione intermedia destra, zona periferica. Area ipointensa in regione intermedio apicale destra, in sede postero laterale, che determina bulging focalizzato della capsula, ma senza infiltrazione del adipe periprostatico, ipointensa in T2, iperintensa in diffusione e ipointensa nelle mappe ADC, neoplastica. Ghiandola centrale inizialmente ipertrofica, disomogenea, con aree ipointense e aree iperintense pseudocistiche, con quadro di caos organizzato per ipertrofia mista ghiandolare e stromale. Adipe periprostatico, non addensato ne infiltrato. Loggia dei nervi erigendi alle ore 5 e alle ore 7 non infiltrato, dislocato o soppresso. Vescicole seminali apparentemente indenni da invasioni neoplastica. Pavimento vescicale simmetricamente sollevato, verosimilmente per sola ipertrofia del lobo medio. Numerose adenopatie di natura eterosostitutive in sede otturatoria e iliaca interna e comune. Non lesioni sostitutive ossee, non lesioni degli organi pelvici in esame.
Conclusioni: lesione alla base sinistra, infracentimetrica, vasta area alla base destra e mal definite aree in zona intermedia e apicale destra, ipointense in T2, iperintense in diffusione e ipointense nelle mappe ADC, PIRADS 5 (alla base e zona intermedia destra).

È possibile sapere qualche informazione in più ora che si hanno gli esiti della scintigrafia e della risonanza?

Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
L'esito della risonanza magnetica conferma il sospetto di un tumore della prostata a localizzazioni multiple, apparentemente contenuto all'ingerno della ghiandola (assenza di infiltrazione locale). Si segnala peraltro ingrossamento dei linfonodi dello scavo pelvico (otturatori ed iliaci) in accordo con una malattia aggressiva (vedi Gleason 9). La scintigrafia ossea non dimostra localizzazioni secondarie allo scheletro. Crediamo che considerata l'età di suo padre verranno confermate le indicazioni chirurgiche/laparoscopiche, con probabile radioterapia successiva.
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Utente
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la sua spiegazione. Per quanto riguarda le indicazioni che sono state date a mio padre, ci hanno detto due possibilità ovvero la prostatectomia radiale oppure la radioterapia (consigliando però la prostatectomia radiale). Lei cosa pensa sia meglio fare?
Poi volevo chiedere se è possibile sapere come avviene l’intervento (esecuzione, durata ecc.) e quali sono le conseguenze e i rischi?
Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Come già le abbiamo scritto, riteniamo che a 58 anni la scelta chirurgica sia da privilegiare a meno che non esistano precise ed importanti (quanto rare) controindicazioni. oggigiorno l'intervento è eseguito perlopiù in laparoscopia convenzionale od assistita dal robot. E' un intervento di media invasività, con un ricovero di 4-5 giorni salvo complicazioni, si mantiene il catetere per 7-10 giorni. Segue un perido di graduale stabilizzazione della durata di 2-3 mesi. All'inizio è abbastanza comune avere qualche perdita di urina, controllabile adottando un protocollo di riabilitazione della muscolatura perineale. Considerata la situazione e la necessità di una ampia asportazione dei linfonodi, è invece ragioneve attendersi una sostanziale riduzione della potenza sessuale spontanea.
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Utente
Utente
Buongiorno, mio padre ha effettuato gli esami del sangue oggi 14 maggio e il valore del PSA totale è salito a 7.050, PSA FREE 1.397 e PSA RATIO 0.198. È salito significativamente?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La ulteriore ascesa dei valori del PSA, comunque ben lungi dall'essere drammatica, rende opportuno che la situazione sia risolta entro un pao di mesi
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Utente
Utente
Buonasera, a mio padre è stato consigliato di eseguire una tac addome completo, l’esito riporta:
Indagine eseguita con e senza m.d.c e.v. (100 ml di Iomeron 400) per stadiazione neoplasia prostatica’. Prostata di dimensioni aumentate (DT max 5,2 cm), con densità disomogenea. Alcuni linfonodi con asse corto subcentimetrico, si rilevano in sede otturatoria bilateralmente, paraortica, interaortocavale, paracavale. Non evidenti lesioni ossee a focolaio a carico dei segmenti scheletrici compresi nelle immagini TC acquisite, ove si eccettui minuta areola osteoaddensante (diametro: 2mm) nell’ala iliaca destra, da monitorare. Fegato con regolare morfovolumetria e densità, esente la lesioni focali epatiche. Vena porta pervia, con regolare calibro. Colecisti eumorfica, con pareti regolari, litiasica. Non dilatazioni delle vie biliari intra - ed extra - epatiche. Non alterazioni di rilievo di milza, surreni, reni, pancreas, vescica. Non versamento, nè aria libera in addome. Arteria renale destra con decorso retrocavale. Calcificazioni ateromastiche dell’asse aorto-iliaco. RA. Strie fibrotiche ed areola disventilatoria nella base polmonare destra. Calcificazioni ateromasiche del circolo coronarico.

È possibile gentilmente sapere il significato?

Premetto che nel 2016 ha avuto uno scompenso cardiaco, cardiomiopatia ischemica in cui era stata individuata nella coronaria sinistra, tronco comune: indenni da stenosi, arteria interventricolare anteriore: Stenosi eccentrica del 90% al tratto medio. Stenosi del 60-70% al tratto distale. Arteria circonflessa: irregolare con stenosi del 30-40% al tratto medio. Coronaria sinistra: irregolare.
È stato in seguito eseguita l’angioplastica con buon risultato di PTCA + stent a rilascio di farmaco (zotarolimus) al tratto medio del ramo interventricolare anteriore.

Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La TAC conferma la presenza di linfonodi lievemente ingrossati (asse corto subcentimetrico) sia nella zona della prostata che un poco più in alto in addome. Se si trattasse di lesioni secondarie in effetti ci si dovrebbero attendere valori del PSA di molto superiori, così non è e pertanto si può pensare che questi ingrossamenti linfonodali (o almeno parte di essi) non sia da correlare alla prostata. Dal punto di vista oncologico, vista l'età e la potenziale aggressività del tumore confermiamo le indicazioni chirurgio-laparoscopiche, probabilmente seguite da ulteriori terapie d'appoggio. Tutto questo potrebbe però essere condizionato dalla situazione cardiologica, che lei non ci aveva segnalato in precedenza, con un problema coronarico apparentemente abbastanza serio. Sarebbe pertanto il caso che il cardiologo e l'anestesista venissero interessati molto precocemente, perché il loro parere potrebbe condizionare significativamente le decisioni terapeutiche.
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Utente
Utente
Buonasera, ma quando riportato nella tac conferma ciò che c’è stato nel 2016 o sono condizioni nuove?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Si tratta di una TAC dell'addome, la situazione del cuore non viene valutata.
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