Problemi di erezione e farmaci per prostatite

Salve,
sono un ragazzo di 30 anni in cura per una prostatite da circa 6 mesi.
Inizialmente mi ero rivolto ad un infettivologo che, benché gli esami (spermiocoltura, urinocoltura e stamey test) non avessero messo in evidenza la presenza di un batterio, per la presenza improvvisa di una febbre accompagnata da solo dolore sovrapubico e fastidi uretrali, mi ha prescritto bactrim per 1 mese e bassado per gli ultimi 15.
Sin da subito, inoltre, ho assunto integratori di serenoa repens (da circa 4 mesi).

Dopo natale, alla conclusione di questo ciclo di antibiotici, i fastidi sono ritornati a livello suvrapubico e uretrale.
Un nuovo urologo mi ha sottoposto a una uroflussometria, che ha messo in evidenza la presenza di un'ostruzione.
La diagnosi dall'urologo è di prostatite cronica abatterica, da curare per tre mesi con:
- LACTOREPENS 1 al dì (serenoa + fermenti lattici, per favorire l'evacuazione, in quanto soffro anche di colon irritabile;
- TOPSTER 1 supposta al dì per 5 giorni al mese;
- FARALZIN 10 mg.
ogni sera.


Mi trovo a chiedere consunto in quanto a un mese dall'inizio della cura è emerso un altro sintomo che mi spaventa molto, avendo 30 anni ed essendo in piena attività sessuale (rapporti omosessuali): sto avendo reali difficoltà a mantenere l'erezione e noto un notevole calo del desiderio.
So che l'uso prolungato di serenoa può avere questo effetto indesiderato, ma mi chiedo se può diventare permanente.
Sono molto destabilizzato da questo sintomo.
Oltre a ciò - anche se non so se vi può essere correlazione con i farmaci per la prostatite - noto ultimamente la presenza di una abbondante quantità di muco nelle feci, che rare volte fuoriesce dall'ano anche al di là della defecazione.

Aggiungo che sto attento alla dieta e non assumo caffè, tè, bibite gassate, cibi piccanti o speziati.

Mi rivolgo a voi perché non sempre riesco a trovare un canale di comunicazione col mio urologo, il quale non mi aveva parlato nemmeno di questi possibili effetti indesiderati.
Vorrei avere qualche consiglio in merito alla mia situazione e in relazione ai problemi sessuali.
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr. Ernesto Fina Urologo, Chirurgo generale, Nefrologo, Andrologo 583 18
Salve. E' probabile che l'infezione non sia stata rimossa anche perché la terapia è stata data senza l'indicazione di un antibiogramma. Le infezioni seminali sono difficili da curare in modo risolutivo specie se dovessero coesistere alterazioni ostruttive. Le problematiche erettili non sono dovute ai farmaci ma alla prostato-vescicolite. Sarebbe utile sapere se il deficit erettile si accompagna a ridotte o assenti erezioni mattutine o sia presente anche in caso di autoerotismo.
Conviene sostenere le erezioni con Tadalafil a basso dosaggio per un certo tempo e rifare l'esame batteriologico magari in PCR per una migliore sensibilità.

Dr. ernesto fina

[#2]
dopo
Utente
Utente
Le erezioni notturne ci sono, ma noto che sono estremamente più rare e di ridotta "consistenza". Mi sembra di perderle immediatamente appena sveglio. Non avendo desiderio sessuale, pratico raramente autoerotismo, talvolta proprio per assicurarmi che sia tutto a posto, ma noto che anche lì, pur riuscendo nel mio intento, riesco a raggiungere con difficoltà la piena erezione.
In generale accuso una forte diminuzione dell'energia, stanchezza perenne e voglia di dormire, anche se di notte mi sveglio molto spesso e rimango vigile per lungo tempo. L'aggionerò su quanto mi dirà l'urologo alla prossima visita.
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