Sospetta colica renale, dolore fianco sinistro
Gentili Dottori,
ieri sera 28 Febbraio 2020, ho accusato all'improvviso un forte dolore al fianco sinistro, tale da dover correre al pronto soccorso più vicino.
In procinto di svenire dal dolore, vengo accolto in codice giallo e mi viene somministrato per via endovenosa, smasmex, toradol, plasil e contramal.
Mi viene (dopo 3 ore) dall'accettazione e con me sofferente, effettuata una ecografia il cui referto dice:
"Non si apprezza allo stato attuale fluido libero nei recessi peritoneali esaminabili ecograficamente.
Reni in sede, nei limiti per dimensioni ed ecostruttura.
A sinistra, evidenza di dilatazione calico-pielica e dell'uretere fin al terzo distale; on visualizzabile il tratto retrovescicale per interposto meteorismo colico.
A carico del rene, evidenza di minuti spot iperecogeni come da microlitiasi.
Assenza di idrofrenosi a dx.
Vescica poco distesa.
"
Fegato ad ecostruttura omogenea nei segmenti esplorabili.
Non dilatate le vie biliari intra ed extrapatiche.
Colecisti alitiasica.
Milza nei limiti.
Pancreas non valutabile per sbarramento della finestra acustica da gas intestinale.
"
Gli esami del sangue riportano i seguenti valori:
GLICEMIA= 98
CREATININA= 1.1
SODIO = 143
POTASSIO= 4.4
GOT = 21
GPT = 27
AMILASI = 58
LIPASI= 44
PCR = 0.11
Trovandosi il reparto senza urologo, e senza reparto urologia, vengo rimandato per ulteriori valutazioni al pronto soccorso della città più vicina, la mattina dopo cioè oggi, raggiungo il pronto soccorso in prima mattinata, in quanto nella notte non avrei trovato l'urologo al pronto soccorso.
L'urologo di turno mi dice che dovrebbe trattarsi di un calcolo, mi dice di effettuare una TAC per conto mio, e riportarla in ambulatorio quanto prima.
Nel frattempo mi prescrive questa cura: Omnic 0.4 mg 1cp dopo cena x10gg, Akisflam bustine dopo cena e dopo colazione, e Ciproxin 500mg x 2 x7gg (questa era già stata una prescrizione del pronto soccorso la sera prima).
La mia situazione adesso è quella di una dolorosa degenza a casa, in attesa di effettuare la TAC lunedì, il dolore è persistente, e adesso coinvolge anche il rene dx.
e sto tenendo a bada il dolore con Spasmex.
Il medico mi ha anche consigliato di effettuare bagni caldi per alcuni minuti un paio di volte al giorno.
Devo dire che sono alquanto preoccupato, non ho mai sofferto di reni, anche se ho sofferto di cistite nel 2015, e bevo tendenzialmente poco, pur facendo una dieta proteica, e ricordo di aver accusato alcuni fastidi e bruciori all'atto della minzione nei mesi scorsi.
Essendo che sono ancora nelle prime 48h da quando è sorta la sintomatologia, trovate condivisibile quanto detto e fatto finora?
Grazie.
ieri sera 28 Febbraio 2020, ho accusato all'improvviso un forte dolore al fianco sinistro, tale da dover correre al pronto soccorso più vicino.
In procinto di svenire dal dolore, vengo accolto in codice giallo e mi viene somministrato per via endovenosa, smasmex, toradol, plasil e contramal.
Mi viene (dopo 3 ore) dall'accettazione e con me sofferente, effettuata una ecografia il cui referto dice:
"Non si apprezza allo stato attuale fluido libero nei recessi peritoneali esaminabili ecograficamente.
Reni in sede, nei limiti per dimensioni ed ecostruttura.
A sinistra, evidenza di dilatazione calico-pielica e dell'uretere fin al terzo distale; on visualizzabile il tratto retrovescicale per interposto meteorismo colico.
A carico del rene, evidenza di minuti spot iperecogeni come da microlitiasi.
Assenza di idrofrenosi a dx.
Vescica poco distesa.
"
Fegato ad ecostruttura omogenea nei segmenti esplorabili.
Non dilatate le vie biliari intra ed extrapatiche.
Colecisti alitiasica.
Milza nei limiti.
Pancreas non valutabile per sbarramento della finestra acustica da gas intestinale.
"
Gli esami del sangue riportano i seguenti valori:
GLICEMIA= 98
CREATININA= 1.1
SODIO = 143
POTASSIO= 4.4
GOT = 21
GPT = 27
AMILASI = 58
LIPASI= 44
PCR = 0.11
Trovandosi il reparto senza urologo, e senza reparto urologia, vengo rimandato per ulteriori valutazioni al pronto soccorso della città più vicina, la mattina dopo cioè oggi, raggiungo il pronto soccorso in prima mattinata, in quanto nella notte non avrei trovato l'urologo al pronto soccorso.
L'urologo di turno mi dice che dovrebbe trattarsi di un calcolo, mi dice di effettuare una TAC per conto mio, e riportarla in ambulatorio quanto prima.
Nel frattempo mi prescrive questa cura: Omnic 0.4 mg 1cp dopo cena x10gg, Akisflam bustine dopo cena e dopo colazione, e Ciproxin 500mg x 2 x7gg (questa era già stata una prescrizione del pronto soccorso la sera prima).
La mia situazione adesso è quella di una dolorosa degenza a casa, in attesa di effettuare la TAC lunedì, il dolore è persistente, e adesso coinvolge anche il rene dx.
e sto tenendo a bada il dolore con Spasmex.
Il medico mi ha anche consigliato di effettuare bagni caldi per alcuni minuti un paio di volte al giorno.
Devo dire che sono alquanto preoccupato, non ho mai sofferto di reni, anche se ho sofferto di cistite nel 2015, e bevo tendenzialmente poco, pur facendo una dieta proteica, e ricordo di aver accusato alcuni fastidi e bruciori all'atto della minzione nei mesi scorsi.
Essendo che sono ancora nelle prime 48h da quando è sorta la sintomatologia, trovate condivisibile quanto detto e fatto finora?
Grazie.
[#1]
Il sospetto della presenza di un calcolo fermo nell'ultima parte dell'uretere è molto evidente. Se i sintomi continuano ad essere importanti nonostante la terapia assolutamente corretta, sarebbe opportuno che la TAC fosse eseguita in urgenza appana possibile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore, grazie della risposta tempestiva.
Effettuerò la TAC in mattinata di lunedì, presso un centro convenzionato, prima purtroppo non mi è possibile, salvo tornare al pronto soccorso in codice giallo come ieri, da quanto ho capito, e non me lo auguro.
Ero tornato a modificare il consulto con i restanti dati del prelievo di sangue che ho omesso nel consulto originale.
WBC = 9.9
Neutrofili = 54.2
Linfociti = 39.0
Monociti = 5.7
Eosinofili = 0.8
Basofili = 0.3
RBC = 5.82
HGB = 16
HCT = 47.9
MCV = 82.2
MCH = 27.4
MCHC = 33.4
PLT = 288
BASO# = 0.0
EOS# = 0.1
LYMPH# = 3.8
MONO# = 0.6
NEUT#= .3
RDV-CV = 13
Devo dire che almeno nelle ultime ore, il dolore sta calando, avverto una pesantezza nel camminare, e un eco misto a fastidio e dolore simile ad un pizzico generalizzato nella zona lombare all'atto del singhiozzo.
Volevo aggiungere che ero in fase di valutazione di un varicocele di 1 grado, per la quale avrei dovuto effettuare un ecodoppler a breve, e riportarlo al chirurgo, lo dico in quanto ieri il dolore si irradiava con forza al ventre e fino al testicolo sx. Inoltre ho sofferto di rettorraggia un paio di mesi fa.
Soffro di Tiroidite di Hashimoto, scoperta nel 2012, in costante eutiroidismo e per questo non assumo ormone sintetico.
Le rirporterò senz'altro l'esito della TAC, appena la eseguo.
Sarebbe così gentile da dirmi, quali potrebbero essere gli estremi di gravità, da un lato e dall'altro, che potrebbero essere evidenziati dalla TAC?
Grazie ancora.
Effettuerò la TAC in mattinata di lunedì, presso un centro convenzionato, prima purtroppo non mi è possibile, salvo tornare al pronto soccorso in codice giallo come ieri, da quanto ho capito, e non me lo auguro.
Ero tornato a modificare il consulto con i restanti dati del prelievo di sangue che ho omesso nel consulto originale.
WBC = 9.9
Neutrofili = 54.2
Linfociti = 39.0
Monociti = 5.7
Eosinofili = 0.8
Basofili = 0.3
RBC = 5.82
HGB = 16
HCT = 47.9
MCV = 82.2
MCH = 27.4
MCHC = 33.4
PLT = 288
BASO# = 0.0
EOS# = 0.1
LYMPH# = 3.8
MONO# = 0.6
NEUT#= .3
RDV-CV = 13
Devo dire che almeno nelle ultime ore, il dolore sta calando, avverto una pesantezza nel camminare, e un eco misto a fastidio e dolore simile ad un pizzico generalizzato nella zona lombare all'atto del singhiozzo.
Volevo aggiungere che ero in fase di valutazione di un varicocele di 1 grado, per la quale avrei dovuto effettuare un ecodoppler a breve, e riportarlo al chirurgo, lo dico in quanto ieri il dolore si irradiava con forza al ventre e fino al testicolo sx. Inoltre ho sofferto di rettorraggia un paio di mesi fa.
Soffro di Tiroidite di Hashimoto, scoperta nel 2012, in costante eutiroidismo e per questo non assumo ormone sintetico.
Le rirporterò senz'altro l'esito della TAC, appena la eseguo.
Sarebbe così gentile da dirmi, quali potrebbero essere gli estremi di gravità, da un lato e dall'altro, che potrebbero essere evidenziati dalla TAC?
Grazie ancora.
[#3]
Se le cose su stanno facendo più sopportabili è lecito attendere ancora fino a lunedì. Rileviamo un numeo di globuli bianchi solo poco al di sopra della norma, pertanto non sospettimo gravi complicazioni in corso. L'irradiazione tipica del dolore renale è obliqua anteriore akk'inguine ed al testicolo. Attendiamo dinque gli esiti della TAC, non ci pare opportuno ora prederci in ipotesi e previsioni.
[#4]
Utente
Gentile Dr. riporto qui il referto dell'esame che ho ritirato oggi. Voglio premettere che mi preoccupa l'ingrossamento del fegato e soprattutto il fatto che l'esame non si possa pronunciare meglio per i limiti risolutivi della metodica senza MdC, e che avendo cercato minimamente di cosa si tratti la sindrome del giunto, mi preoccupa l'idea di dovermi operare, e ricollego qualcosa letto in rete, come infezioni urinarie, a quei fastidi che ho accusato di recente riguardo a bruciori e fastidi all'atto di urinare.
"Esame TC dell'addome e della pelvi, eseguito con tecnica MSTC, senza somministrazione di mezzo di contrasto per os e senza somministrazione di MdC ev.
Fegato di dimensioni aumentate, a densità finemente disomogenea, senza visibilità nel suo contesto di lesioni focali nei limiti risolutivi della metodica senza MdC ev.
Vie biliari intra ed extraepatiche non dilatate.
Pancreas a regolare morfologia e densità, senza dilatazione dei dotti principali.
Milza ai limiti volumetrici della norma a densità omogenea.
Reni in sede, regolari per forma e volume. Millimetrica litiasi indovata in un GCM a destra. Assenza di dislocazione e di dilatazione degli elementi calicopielici di destra. Pielectasia sinistra (DAP pielico 10mm) a fronte di assente dilatazione caliceale ed ureterale (sindrome del giunto?). Opportuno follow up ecografico.
Capsule surrenali nella norma per sede, forma, volume e densità.
Regolare calibro dei grossi vasi retroperitoneali ed addominali.
Vescica in asse, a buona capacità, a contenuto omogeneo ed a margini regolari, senza visibilità di alterazioni di parete.
Assenza di significativi tumefazioni delle stazioni linfonodali intercavo-paraortiche, retrocurali, iliache, otturatorie ed inguinali, nei limiti risolutivi della metodica senza MdC ev. Non versamento libero in peritoneo."
Da domani andrò dal mio curante e cercherò di prenotare quanto prima una visita urologica. Mi chiedo se a questo punto questo referto evidenzi anche delle cose che vanno oltre l'urologia.
Grazie e saluti.
"Esame TC dell'addome e della pelvi, eseguito con tecnica MSTC, senza somministrazione di mezzo di contrasto per os e senza somministrazione di MdC ev.
Fegato di dimensioni aumentate, a densità finemente disomogenea, senza visibilità nel suo contesto di lesioni focali nei limiti risolutivi della metodica senza MdC ev.
Vie biliari intra ed extraepatiche non dilatate.
Pancreas a regolare morfologia e densità, senza dilatazione dei dotti principali.
Milza ai limiti volumetrici della norma a densità omogenea.
Reni in sede, regolari per forma e volume. Millimetrica litiasi indovata in un GCM a destra. Assenza di dislocazione e di dilatazione degli elementi calicopielici di destra. Pielectasia sinistra (DAP pielico 10mm) a fronte di assente dilatazione caliceale ed ureterale (sindrome del giunto?). Opportuno follow up ecografico.
Capsule surrenali nella norma per sede, forma, volume e densità.
Regolare calibro dei grossi vasi retroperitoneali ed addominali.
Vescica in asse, a buona capacità, a contenuto omogeneo ed a margini regolari, senza visibilità di alterazioni di parete.
Assenza di significativi tumefazioni delle stazioni linfonodali intercavo-paraortiche, retrocurali, iliache, otturatorie ed inguinali, nei limiti risolutivi della metodica senza MdC ev. Non versamento libero in peritoneo."
Da domani andrò dal mio curante e cercherò di prenotare quanto prima una visita urologica. Mi chiedo se a questo punto questo referto evidenzi anche delle cose che vanno oltre l'urologia.
Grazie e saluti.
[#5]
Questo referto non brilla per chiarezza, è indispensabile la valutazione diretta delle immagini. Non vediamo peraltro nulla di così minaccioso, in particolare quanto riferito a carico del fegato è assai poco specifico. In conclusione, sarà indispensabile la valutazione diretta del nostro Collega.
[#8]
Utente
Gentile Dr. Piana, torno ad aggiornarla a distanza di mesi dall'evento renale.
Un mese fa circa ho effettuato una visita con il mio urologo di famiglia, che è anche specialista in diagnostica per immagini.
Mi ha assicurato, che entrambi i reni non presentano alterazioni, e lo stesso vale per gli altri organi interni.
Durante l'anamnesi, ho riferito di accusare pesantezza lombare al risveglio mattutino, e senso di riempimento eccessivo vescicale, la combinazione delle due cose rende il risveglio mattutino e le seguenti prime urine, un evento talvolta spiacevole.
L'urolo ha poi considerato la possibilità di una discopatia a carico della spina dorsale, avendo io svolto lavori pesanti in passato, di cui mi porto dietro delle sporadiche fitte nella zona lombare, soprattutto durante il sollevamento da terra di pesi, con schiena inarcata e non perpendicolare al pavimento.
Come lui mi ha spiegato, il mio evento renale potrebbe essersi verificato a causa di un momentaneo scenario dove i miei reni si sono trovati ad avere meno spazio a disposizione di quello che avrebbero normalmente.
Mi ha quindi consigliato un controllo ortopedico.
Inoltre mi ha riconfermato la presenza di un varicocele, senza reflusso, ma per sicurezza mi ha consigliato un esame dello sperma.
La ringrazio per il suo tempo e ritenevo giusto informarla.
Saluti.
Un mese fa circa ho effettuato una visita con il mio urologo di famiglia, che è anche specialista in diagnostica per immagini.
Mi ha assicurato, che entrambi i reni non presentano alterazioni, e lo stesso vale per gli altri organi interni.
Durante l'anamnesi, ho riferito di accusare pesantezza lombare al risveglio mattutino, e senso di riempimento eccessivo vescicale, la combinazione delle due cose rende il risveglio mattutino e le seguenti prime urine, un evento talvolta spiacevole.
L'urolo ha poi considerato la possibilità di una discopatia a carico della spina dorsale, avendo io svolto lavori pesanti in passato, di cui mi porto dietro delle sporadiche fitte nella zona lombare, soprattutto durante il sollevamento da terra di pesi, con schiena inarcata e non perpendicolare al pavimento.
Come lui mi ha spiegato, il mio evento renale potrebbe essersi verificato a causa di un momentaneo scenario dove i miei reni si sono trovati ad avere meno spazio a disposizione di quello che avrebbero normalmente.
Mi ha quindi consigliato un controllo ortopedico.
Inoltre mi ha riconfermato la presenza di un varicocele, senza reflusso, ma per sicurezza mi ha consigliato un esame dello sperma.
La ringrazio per il suo tempo e ritenevo giusto informarla.
Saluti.
[#9]
Diciamo che la spiegazione data dal collega sia molto ... suggestiva :-) Molto spesso ci troviamo a differenziare dolori lombari di origine renale da dolori di origine ortopedica. Talora questa diagnosi differenziale non è così immediata ed in genere i medici non specialisti tendono in linea di massima a prediligere la causa renale e "battezzare" pertranto come colica tutti i dolori lombari. In effetti, una attenta visita eseguita quando il dolore è presente è in grado di indirizzare correttamente la diagnosi nella maggior parte dei casi. Quando il dolore è associato a posizioni o movimenti, in genere la causa è di tipo ortopedico, come presumibilmente nel suo caso.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4.5k visite dal 29/02/2020.
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