Coliche renali e fastidio alla vescica

Salve, sono una ragazza di 21 anni.

Vi scrivo per chiedere un consulto urgente in quanto sabato mattina mi sono svegliata con una forte pressione alla vescica e del bruciore interno.

Oltre la presenza di questi sintomi dopo circa una mezz'oretta avverto una colica renale molto forte che mi costringe a recarmi in ospedale.
Li mi somministrano spasmex, toradol e pantorc.

Mi fanno un'ecografia che evidenzia una lieve ectasia pielica
Ritorno a casa e comincio a bere molto, ma i sintomi non passano del tutto (in particolare il bruciore e pesantezza alla vescica).

Questa mattina mi sveglio avvertendo gli stessi sintomi di ieri, pesantezza, bruciore interno e colica che mi costringe a recarmi in ospedale nuovamente.

Questa volta mi somministrano una iniezione di Voltaren e una flebo di spasmex toradol e pantorc.

Le analisi del sangue escludono un'infezione in corso.

La dottoressa mi consiglia di assumere il monuril per due sere consecutive e in seguito effettuare urinocoltura con antibiogramma.

Secondo voi le coliche sono dovute da qualche problema scaturito da vescica, oppure c'è la presenza di qualche calcolo che sta per scendere e mi provoca questo bruciore alla vescica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
I suoi sintomi parrebbero abbastanza tipici ("espulsivi") per la presenza di un calcolo in prossimità della vescica. Riterremmo assolutamente consigliabile eseguire quantomeno un'ecografia dell'addome, se non una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Sabato mi hanno fatto un'ecografia all'addome completo ed è risultato un piccolo "cristallo"
Non è stato possibile visionare la vescica in quanto era vuota
Se fosse appunto confermata la teoria di questo piccolo calcolo,c'è una terapia da fare o il calcolo deve fare il proprio decorso ?
Grazie per la sua risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Se l’ecografia non è in grado di chiarire, a fronte della persistenza di sintomi importanti, sarebbe il caso di completare con l’esecuzione in tempi brevi di una TAC dell’addome senza mezzo di contrasto. Nel frattempo sarebbe anche opportuno che lei venisse valutata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia, poiché almeno in via presuntiva potrebbe essere intrapresa una terapia specifica per aiutare la progressione ed espulsione di codesto ipotetico calcolo.