Il risultato è che non ho mai scoperto

Salve,
ho 22 anni e scrivo da Bari. Mi scuso in anticipo per la lunga storia che sto per raccontarvi, ma è ormai da tanto tempo che ho questo problema e nessuno riesce a risolverlo.
Nel 2003, durante il militare, mentre urinavo ho accusato dei bruciori e soprattutto un blocco che non riusciva a farmi svuotare completamente, e per cercare di svuotarmi dovevo sforzarmi notevolmente con continue pressioni. Da allora non sono riuscito più ad urinare in modo naturale. Questo problema è nato a distanza di qualche mese da un altro problema(ne parlo in questa pagina: Problema prurito e bruciore anale e non solo) e non so se in qualche maniera potrebbe essere collegato, perché appunto, è nato a distanza di qualche mese. Intanto i sintomi aumentavano: non riuscivo mai ad avere una minzione completa, dovevo sempre sforzarmi e comunque c’erano sempre residui di urina(gocce); il getto era sempre sottile; andavo molto spesso in bagno(sforzandomi e non riuscendo mai a liberarmi completamente); appena ero a contatto con l’acqua avvertivo la sensazione di urinare; se bevevo molta acqua(anche un litro durante il pasto) avvertivo sempre bruciore interno, penso a livello di prostata e vescica, e non facevo altro che andare in bagno; in più cominciavo anche ad avere problemi sessuali, come l’eiaculazione precoce di cui non avevo mai sofferto. Infatti con una mia ex ragazza, non riuscivo ad avere rapporti, perché appena cercavo la penetrazione eiaculavo. Tuttora questi problemi non sono passati. Adesso vi illustro i vari esami a cui mi hanno sottoposto e le varie terapie. Come esami: esame delle urine ed urinocoltura + ABG; spermiocoltura + ABG; ecografia prostatica trans-rettale; uroflussometria con residuo postminzionale. Il referto dell’uroflussometria dice: “Curva a morfologia ondulante. Parametri flussometrici come da disfunzione delle basse vie urinarie. Utilizzo del torchio addominale.(se volete i valori precisi chiedete pure)”. L’ecografia prostatica invece dice: “forma triangolare; contorno regolare; diametri antero-posteriori mm 21, latero-laterale mm 46, cranio-caudale mm 43; volume cc 21; simmetria conservata; echi capsulari integri; similarità tra livelli contigui di scansione:presente; ecostruttura ghiandolare in generale omogeneamente ipoecogena; plessi venosi periprostatici congesti; vescichette seminali dilatate e congeste; edema della prostata”. Dai vari esami di urina, urinocoltura e spermiocultura risultò una carica batterica di 90.000 U.F.C./ML. e risultò positivo trovando un virus, lo streptococcus agalactiae(streptococco beta amolitico di gruppo b). Insomma la diagnosi finale fu di prostatite, ma non mi dissero di che tipo, e soprattutto mi dissero di non preoccuparmi perché sarebbe passata. Questi esami li feci nel novembre del 2004, quindi già un anno dopo la comparsa dei problemi. Adesso vi illustro le varie terapie che non hanno sortito effetto: prima ipertrofan 40 per 40 giorni, la terapia non sortì effetto e mi dissero di fare un altro esame la cistoscopia, dalla quale non risultò nulla(questa terapia mi fu data inizialmente, senza fare alcun esame). Successivamente rifeci gli esami di urina, urinocoltura e spermiocoltura e questa volta risultava negativo, ma tutti i sintomi che avevo restavano presenti. Dopo mi prescrissero augmentin per circa 20 giorni, ma niente. Al massimo avevo un impercettibile miglioramento, ma appena finiva la terapia tornava tutto. Decisi di consultare uno specialista a Rimini che mi prescrisse bactrim per 15 giorni e omnic per 30 giorni(terapia data senza effettuare esami, ma solo con normale esplorazione rettale e con vecchie documentazioni); avvertii anche questa volta dei piccoli miglioramenti finiti subito dopo la terapia, e in più l’omnic mi diede anche dei piccoli effetti collaterali durante l’eiaculazione. A distanza di tre anni tutti questi problemi persistono, mi sono documentato molto e il risultato è che non ho mai scoperto di quale tipologia di prostatite si tratti(acuta, cronica ecc.), e soprattutto mi porto con me questa insopportabile malattia, che mi da problemi costanti, anche nella vita sessuale, e che data la mia giovane età, vorrei riuscire a risolvere. Inoltre circa un mese fa sono ritornato per una visita nel policlinico della mia città e dopo la solita esplorazione rettale di routine mi hanno detto che avevo la prostata molto congesta, dato i forti dolori che sentivo. Quindi mi dissero che senza effettuare i soliti esami(urina, urinocoltura e spermiocoltura) non potevano darmi terapie. Ho effettuato questi esami e anche questa volta negativi. Adesso non so che fare, se questi esami risultano negativi ma la prostata è congesta e tutti i sintomi persistono cosa devo fare? Vi prego di darmi qualche consiglio, di indirizzarmi su un centro specialistico o su un bravo specialista della mia zona(Bari), o se proprio non ci sono centri o specialisti anche fuori città. Sono certo che i vostri consigli mi saranno molto utili e spero mi indirizziate nel posto giusto, dato che fino ad ora non ho avuto alcun risultato. Mi scuso ancora per la lunghezza del testo ma volevo essere molto preciso per avere dei consigli da voi…spero mi rispondiate in molti e mi complimento con questo sito perché è molto efficiente, e sto imparando davvero molte cose.
[#1]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Utente,
la Sua storia è simile a quella di molti pazienti che soffrono per una prostatite cronica.
In questi casi non esiste una terapia da fare sempre e comunque ma esiste "un paziente" che deve essere seguito
ed al quale verranno prescritti dei farmaci (anche a cicli) quando se ne vede l'indicazione. Non deve pensare, d'altro canto, che non si guarisca da una prostatite cronica ma deve essere al corrente che la terapia può essere lunga.
Se consulta il sito www.geocities.com/agiambersio troverà una piccola monografia proprio sulle prostatiti semplice e chiara, scritta per i pazienti che spero
possa esserLe di aiuto.
Ci tenga informati,
Cordiali saluti


Dr. A. GIAMBERSIO
www.ambulatoriodiandrologia.it

[#2]
Dr. Domenico Battaglia Andrologo, Urologo 254
Caro paziente, esistono e sono descritte in letteratura le prostatiti abatteriche, altrove chiamate anche col termine di PROSTATODINIA. sicuramente la terapia non è facile ma io prima eseguirei stante la negatività degli altri test gia eseguiti, il TEST di STAMEY.

Dr. D. Battaglia

[#3]
Dr. Domenico Battaglia Andrologo, Urologo 254
Consulti un Urologo saprà seguirla, occorre molta pazienza senza attendere risultati magici
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili medici, in questo periodo ho effettuato: esame urina e urinocoltura, spermiocoltura e uroflussometria. Tutti gli esami con esiti negativi. Ma i miei problemi persistono. Cosa dovrei fare? Inoltre ho effettuato una ricerca e ho scoperto che i ceppi anogenitali di HPV sono in grado di dare non solo lesioni cutanee (condilomi), ma anche di infettare il tratto urogenitale medio-alto nei pazienti maschi con prostatite: la frequenza di infezione è alta, 32%.
Questo perchè oltre ad avere un problema di prostatite ho anche un problema dermatologico a livello anogenitale in tutta la zona perianale. Quindi ho associato il problema anogenitale a quello urologico. Ho qui un'annuncio nella sezione dermatologia, se magari qualcuno vuole interessarsi: (https://www.medicitalia.it/consulti/dermatologia-e-venereologia/7918-problema-prurito-e-bruciore-anale-e-non-solo.html)
Cosa dovrei fare? I sintomi persistono (difficolta ad urinare con spinta addominale, e alla fine sempre residui di urina; dopo l'eiaculazione ho subito bisgono di urinare, ma riesco a fatica dando una grandissima spinta addominale a tratti e l'urina è molto sottile, e non riuscendo a svuotare completamente) e a questo punto, come dice il dottor Domenico Battaglia, potrebbe essere una prostatita abatterica. E' più difficile da debellare come quelle normali? Se così fosse in che modo si può curare? Aspetto vostri consigli e risposte, vi ringrazio in anticipo, cordiali saluti.
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