Ciproxin 500 effetti collaterali

Buongiorno,
A seguito di prostatite recidiva da l 2016 mi è stato prescritto ciproxin 500 2 al dì per 10 gg.

In occasione della prima prostatite avvenuta circa 4 anni fa, avevo già assunto tale antibiotico (in dosaggio minore e per meno giorni) e levofloxacina senza effetti collaterali.

Assumo ciproxin 500 da venerdì sera e saltuariamente sento una sorta di formicolio al polpaccio sinistro e fastidio nella sede della caviglia e talvolta nei pressi del ginocchio.
Niente di invalidante che tende a scomparire spontaneamente così come a ricomparire in modo saltuario da sabato mattina nonostante sia a ferreo riposo (non effettuo nemmeno passeggiate e sono a casa dal lavoro).

Ho consultato telefonicamente la guardia medica e il mio medico di famiglia che mi hanno liquidato dicendo che avendolo già avuto in passato senza effetti collaterali posso stare tranquillo.

Non ho avuto modo di comunicare direttamente con l’urologo che me lo ha prescritto in quanto assente nel fine settimana.

Vorrei sapere se sono piccoli effetti collaterali trascurabili e quindi posso continuare la terapia tranquillamente oppure si potrebbe trattare di un campanello d’allarme per possibili futuri effetti collaterali al sistema nervoso, scheletrico e muscolare o ai tendini per cui varrebbe la pena sospendere il trattamento.

Aggiungo un ulteriore quesito riguardante il fatto che tale antibiotico mi è stato prescritto dopo un’attenta ecografia addominale e visita rettale a cura dello stesso urologo che lo ha prescritto però in assenza di alcun esame di laboratorio di sperma o urine ma solo attraverso la visione della fuoriuscita di plasma estremamente torbido dopo il massaggio prostatico (estremamente doloroso) dal pene per cui mi è stata diagnosticata una severa infiammazione prostatica.

Ringrazio sentitamente
Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Noi siamo sostanzialmente contrari alla prescrizione empirica di antibiotici, quantomeno in assenza di febbre ed altre evidenti complicazioni. Gli effetti collaterali degli antibiotici chinolonici sono ben noti, è pur vero che se lei ne ha già assunti in passato, è difficile che proprio ora si manifestino. Veda un po’ come evolve nei prossimi 2-3 giorno.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno
Grazie per la risposta.
Ho contattato il mio urologo il quale sostiene di aspettare qualche giorno per valutare gli effetti ma non mi ha consigliato una cura alternativa.
Il fastidio alla gamba resta lo stesso nonostante io stia cercando di stare il più a riposo possibile.
Spero non si tratti di lesioni irreversibili.
Non riesco a capacitarmi del perché non ci sia una cura alternativa con effetti collaterali meno invadedenti.
Un saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Non si può certamente trattare di alterazioni irreversibili, ma se il fastidio è significativo e la preoccupazione tanta, forse è meglio sospendere la terapia. Non è questione di vita o di morte e c’è spazio per valutare se quanto fatto fin ora possa già essere sufficiente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie ancora.
Purtroppo ieri il fastidio al tallone si è fatto più insistente e ho avuto difficoltà a deambulare e in questi giorni si sono verificati degli episodi di aritmie (circa 5 o 6 da sabato mattina) che mi hanno fatto preoccupare ulteriormente tanto da recarmi al Pronto soccorso di zona, dove mi hanno fatto alcuni esami per il cuore e controllato i tendini confermando quello che lei ha scritto nella sua risposta è che si tratta comunque di reazioni causate dall’antibiotico e che scompariranno senza strascichi.
Nelle dimissioni consigliano però di sospendere la terapia con ciproxin.
Ora sono di nuovo da capo con la mia INFIAMMAZIONE SEVERA DELLA PROSTATA e non so più che fare!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Non crediamo che l’antibiotico avrebbe comunque risolto il suo problema.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Buonasera,
A proposito dell’antibiotico mi sembrava di avere avuto qualche giovamento in questi giorni, o forse era semplicemente l’effetto postumo delle supposte feldene assunte regolarmente fino a giovedì sera, io non ho competenze a riguardo.
Ieri pomeriggio mi sono recato in pronto soccorso a causa di dolore al tallone del piede destro che non mi consentiva di camminare e di circa 5 episodi di aritmia avvenuti da quando ho preso l’antibiotico e svaniti del tutto da quando ho smesso (forse è solo una coincidenza ma non soffro di alcuna patologia cardiaca e ho effettuato una visita cardiologica ad aprile con holter 24h ed ecografia ecc a seguito del covid che non ha rivelato nulla di anomalo).
Anche in ospedale mi hanno detto che la sintomatologia è riconducibile al Ciproxin e hanno detto di sospendere la terapia (comunque tutti gli esami sono negativi sia per il cuore che per lesioni tendinee) non mi hanno però indicato nulla di alternativo .
Stamattina ho avuto il risultato dell’esame delle urine e urinocoltura (pre antibiotico) e tutto è nella norma.
Il mio urologo mi aveva invece esortato a continuare l’assunzione del ciproxin valutando se i sintomi si fossero aggravati e di risentirci tra 10gg.
Mi sento un po’ confuso e in balia degli eventi.
Certo è che il dolore è tornato prepotentemente e non mi da tregua.
Cosa potrei fare?
Ancora grazie
Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Quasi certamente è l’anti-infiammatorio e non l’antibiotico a darle sollievo, almeno parziale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#8]
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Utente
Utente
Grazie,
Ho assunto in modo sporadico nell’ultimo mese 9 supposte di feldene, di cui l’ultima giovedì 2 dicembre (evitando altri fans) per un massimo di 4 giorni di fila (1 al dì)
Quando potrei riassumerne senza rischiare di danneggiarmi?
In definitiva è l’unico trattamento che al momento mi da sollievo e spero che non abbia controindicazioni anche se non vorrei abusarne, ma il dolore diventa invalidante per una vita accettabile!
Con gratitudine,
Saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Infatti gli anti-infiammatori in genere si prescrivono a cicli di 5-7 giorni un paio di volte al mese

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#10]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite.
Cercherò di resistere il più possibile, anche se il dolore è decisamente forte.
Mi permetterò di aggiornarla.
Cordialmente,
Saluto
[#11]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Come annunciato, eccomi nuovamente a chiedere consigli.
Ieri sera mi sono nuovamente recato dall’urologo il quale mi ha letteralmente liquidato in due minuti e senza visitarmi dicendomi che sfortunatamente rientro nei rari soggetti che soffrono di una sindrome di cui non ricordo il nome per cui possa accentuare l’insorgere di aritmie e problemi ai tendini ecc.
A questo punto mi viene detto che non ci sono altri antibiotici da assumere se non alcuni che però devono essere somministrati solo per via ospedaliera e non gli sembra il caso (e questo mi solleva).
QUINDI, mi consegna 2 confezioni da 20 bustine cadauna di URTO, un integratore alimentare con mannosio, protopina, epilobio, nelumbo e serenoa.
Nessun esame richiesto e nessun antidolorifico consigliato.
Ma come? Prima una cura empirica un antibiotico tosto di cui si raccomanda la prescrizione solo in caso di effettiva necessità, in alternativa un banale integratore alimentare.
Io non capisco proprio.
I miei fastidi sono sempre i soliti, ma da qualche giorno con una intensità minore ma sempre presenti e variano spaziando da dolore all’epididimo del testicolo sinistro, bassa vescica, glande, perineo e uretra.
Disuria e difficoltà nella sfera sessuale, eiaculato giallastro con grumi.
Spero che gli integratori che sto assumendo siano davvero miracolosi!
1cp artiglio del diavolo, 1cp bromelina, 1 bustina Urto, 1 supposta deprox al dì.
Non ci credo nemmeno io.
Scusate i toni, sono solo rammaricato e preoccupato.
Grazie a chi vorrà consigliarmi.
Un saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Auspichiamo che almeno codesto "artiglio del diavolo" non lo abbia dovuto pagare ...
Sul ruolo degli integratori, dal nostro punto di vista, abbiamo già scritto infinite volte.
Il problema della prosttatite cronica deve esere affrontato con molta pazienza, sia dalla parte del paziente che dello specialista, altrimenti si passa direttamente dal difficile all'impossibile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#13]
dopo
Utente
Utente
Buonasera e grazie della risposta,
Avendo già avuto la prostatite, ricordo bene che non si risolve in poco tempo e che non si ritorna come prima e cerco di resistere il più possibile.
Mi sembra un po’ strana questa tecnica di approccio che prevede un antibiotico importante somministrato senza analisi per poi passare all’estremo opposto con un integratore alimentare quando si sono verificati effetti collaterali un po’ più fastidiosi.
Una persona non competente come me non può far altro che affidarsi ai consigli di un medico chirurgo con esperienza, ma, anche se io sono totalmente ignorante in materia, mi piacerebbe capire il perché di certe scelte (sulla mia pelle) e in particolare, senza volere fare polemiche, vorrei solo stare meglio.
Con la mia dottoressa di famiglia, abbiamo concordato di effettuare un esame colturale dello sperma e di valutare la situazione.
Ps: l’artiglio del diavolo l’ho pagato eccome!
Ancora grazie.
Cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Oviamente non siamo qui per esprimere giudizi sul comportamento e le indicazioni dei nostri Colleghi.
Il risultato della spermiocoltura va interpretato con molta attenzione, poiché sovente è possibile che vi siano delle contaminazioni del campione da parte di batteri "esterni" (pelle dell'area genitale e ultimo tratto dell'uretra), pertanto occorre molta circospezione nella prescrizione di antibiotici.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#15]
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Utente
Utente
Salve,
Grazie.
Cercherò di effettuare tutte le operazioni di attenzione e pulizia prescritte dal laboratorio di analisi.
Non saprei che altro fare e sarei felice se avesse qualche consiglio/indicazione da darmi, senza nulla recriminare allo specialista che mi sta seguendo; come scritto sopra, non cerco polemica ma solo di stare meglio.
Se ci fosse qualche esame più indicato per la mia situazione, sarei felice di effettuarlo.
Con gratitudine,
Un saluto
[#16]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Da qualche giorno ho cominciato ad assumere regolarmente l’integratore consigliato e continuo da 15 gg l’antinfiammatorio totalmente naturale in supposte.
Lo stile di vita più che sano, dieta specialistica e riposo ma purtroppo oggi la situazione è di nuovo precipitata: il fastidio è diventato di nuovo un dolore continuo, cominciato con fastidio dopo minzione, bruciore e prurito al glande e ora con dolore proprio alla prostata.
Farei qualsiasi cosa per stare meglio.
Qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
L’andamento oscillante è assolutamente tipico di tutti i disturbi prostatici, spesso è impossibile riconoscere delle cause specifiche nelle riacutizzazioni. Non vi sono provvedimenti generici da consigliare, a parte il nostro sostanziale scetticismo nei confronti degli integratori alimentari e dei prodotti cosiddetti naturali . A distanza purtroppo non è possibile dire molto di più.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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[#18]
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Utente
Utente
Buongiorno e grazie,
Potrei quindi sperare che queste oscillazioni possano fare parte di un processo di guarigione o quantomeno di un percorso di miglioramento?
Per capire, sono sulla buona strada per arrivare ad avere un miglioramento delle condizioni di vita entro qualche settimana?
Con gratitudine,
Un saluto
[#19]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
L’ottimismo è senz’altro più efficace degli integratori alimentari.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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[#20]
dopo
Utente
Utente
Salve,
Credo che sia stato più che chiaro.
Spero che l’assunzione di tali integratori non risulti controproducente o dannosa, la componente psicologia placebo potrebbe essere di un qualche aiuto magari!(sono disperato, lo so).
Sto comunque valutando di ripetere un ciclo di supposte feldene 7 o 10, appena saranno trascorsi 20 giorni dall’assunzione precedente, risalente al 2 dicembre.
Confido nella sorte più che nella mia pazienza.
Un ringraziamento sentito a voi professionisti che vi dedicate strenuamente ad aiutare le persone da sempre e in questi ultimi anni ancora di più.
Cordialità
[#21]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Torno a disturbare a distanza di qualche giorno.
Purtroppo la situazione continua a variare sfortunatamente tra bassi e bassissimi momenti.
Quando intraprendo un ciclo di almeno 3/4 feldene supposte (7 supposte e 20giorni stop) riesco poi ad avere un paio di giorni dai fastidi sopportabili altrimenti la situazione è drammatica.
Il flusso urinario è diminuito di portata anche se bevendo molto la minzione dura di più ma riesco a svuotarmi completamente trovando momentaneo sollievo per poi ritornare ad una situazione di perenne bruciore e dolore perineale e al pene/uretra.
Riesco ad avere rapporti sessuali soddisfacenti, con erezioni normali, senza coito interrotto un giorno sì e uno no, ma successivamente l’orgasmo, i dolori ricompaiono prepotenti e perdurano per giorni.
Ho effettuato spermiocultura con esito negativo per ricerca batteri.
L’urologo curante propone di utilizzare alfa bloccanti al fine di migliorare la sintomatologia e dice che mi farà sapere quali e in che modo (propone infatti iniezioni intramuscolari) e nel frattempo dice di terminare la scatola di feldene (10 in tutto per la seconda volta dopo 20 gg) con pantoprazolo 40 mg ogni dì.
Nel contempo integratori di serenoa repens, epilobio, bromelina e ho aggiunto di mia iniziativa riso rosso fermentato a causa di valori non perfetti di colesterolo hdl e ldl che non credo abbiano relazione con la prostatite.
Ho una pressione che varia tra 115/120 e 73/80. Potrebbero gli alfabloccanti generare problemi di collasso o svenimento?
Inoltre potrebbero avere davvero un risvolto positivo sulla mia sintomatologia che ormai da due mesi e più sembra aggravarsi anziché migliorare?
Cosa altro potrei fare/suggerire al medico a cui mi sono affidato?
Non so il motivo, ma non sembra fare molto peso alla mia situazione che sta diventando per me insostenibile.
Oltre ai dolori spesso insopportabili sta crescendo la paura che questa infiammazione severa possa sfociare in qualcosa di più grave.
Grazie e un saluto
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