Idronefrosi dopo rimozione calcolo

Salve e grazie in anticipo all'urologo che avrà la pazienza di rispondere.
In presenza di un calcolo renale ed idroneforsi viende prima posizionato uno stent ureterale e dopo 2 mesi viene rimosso il calcolo e lo stent con ureteroscopia.
Un mese dopo ancora, all'ecografia il rene presente una "idroneforsi di terzo grado" in assenza di sintomi.
L'urologo (che è uno che non risparmia farmaci nè esami) ha prescritto una TAC con mdc per accertare le cause.
Non è un po' prematuro fare subito la TAC che è un esame invasivo per le radiazioni e ne ho già fatte tante per altri motivi?
Tenendo anche anche conto che lo stent finche è stato in sede ha dato fastidio, non sarà che il rene ha bisogno del suo tempo per sgonfiarsi e per il momento si può monitorare la situazione con delle ecografie?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.7k 1.7k 19
Alla sua età fare una TAC in più non comporta alcuna significativa differenza nel rischio di esposizione alle radiazioni, se il suo urologo la ritiene necessaria, diremmo di non tentennare.
In ogni caso. se prima dell'intervento, la dilatazione era già cospicua, a distanza di un solo mese, ci pare un po' presto per esprimere un giudizio preoccupato, in particolare in assenzdi febbre e disturbi. Il rene non è un palloncino che si sgonfia appena tolto il tappo, talora le dilatazioni inveterate si modificano solo in parte e molto lentamente. Altra cosa è lo sviluppo di un vero restringimento dell'uretere a causa del danno ai tessuti causato dal prolungato decubito del calcolo. Ma in questo caso ci si attenderebbero dei disturbi, ache molto evidenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it