Prostatite con epididimite sx

Ho 39 anni e due settimane fa verso sera ho avvertito dolore ai testicoli, addirittura non riuscivo a stare in piedi perchè altimenti avvertivo bruciore sul lato basso sinistro della schiena, per cui vado a letto. Il mattino seguente mi alzo e avverto sempre il fastidio che in piedi diventa dolore che parte dal testicolo passa per l'inguine e arriva alla schiena all'altezza del rene. Devo sdraiarmi. Dopo un pò sto meglio e mi prendo un nimesulide. Vado dal medico di famiglia che mi da antinfiammatori (nimesulide)chiede se uno dei testicoli si è ingrossato. Inizialmente non lo avevo notato, mi sembrava di stare meglio poi noto il gonfiore al sx e richiamo il medico. Mi prescrive una visita urgente urologica. Mi reco all'ospedale e mi viene diagnosticata epididimite, nello specifico:
EO: didimo >di volume e di consistenza,caldo,dolente epididimo mal separabile
non punte d'ernia inguinali
ER: prostata molle dolente e dolorabile. Ai massaggi esita abbondante secreto grigiastro
Eco scroto: didimo omogeneo>di volume,modesta falda di idrocele reattivo
si preleva tampone uretrale per ricerca germi comuni,miceti,ureaplasma,chlamydia su PCR
Urinocoltura su I e II getto urinario
in attesa di risposta batteriologica si consiglia riposo,tenere lo scroto sollevato, impacchi caldo umidi ciproxin 500 cp 1+1 per 10 gg, aulin 1+1 per 3gg,poi 1 al dì,ananase plus 1x3, bere abbondante acqua.
Non avvertendo dolore e non proprio soddisfatto delle risposte avute in ospedale, non potendomi permettere di stare a riposo per 10 giorni senza essere sicuro di doverlo fare(no febbre,no dolore)avendo due figli piccoli che non concedono riposo, vado da uno specialista privatamente che conferma la prostatite con epididimite sx. Mi trova un varicocele che ritiene essere irrilevante vista l'età ed il fatto di avere due figli, concorda con il ciproxin per 9 gg e nimesulide una volta al dì. Ritiene irrilevante nel mio caso il riposo assoluto,gli impacchi nè alcuna forma di dieta. Insomma devo fare la stessa vita di prima. Oggi ho finito la cura antibiotica ma continuo ad avvertire fastidio se faccio leggera pressione sul testicolo sx ormai tornato dello stesso volume del destro. Ovviamente il fastidio lo avverto pure qulche volta accavallando le gambe o quando la parte interessata viene sollecitata. Tra l'altro da un paio di giorni al mattino sento le gambe indolensite e la muscolatura delle stesse un pò irrigidita. Potrà essere l'ansia,lo stress,non so. Ultimamente ho avuto anche qualche problemino alla schiena, sempre infiammazioni tipo colpo della strega. Cmq l'urologo dice di continuare fino all'esito delle analisi in caso con nimesulide. E' normale continuare a sentire fastidio? Serve realmente continuare con gli antinfiammatori? Il 26 ci saranno i risultati e il II urologo mi ha detto di fare dopo 15 giorni dalla cura anche la spermiocultura.
Scusate ma è la prima volta che vado da un urologo e volevo sapere se dopo 2 sett.concluso il ciclo di ciproxin è normale così
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
francamente concordo con riposo assoluto per 10 gg., poi evitì piccanti, caffè. alcoolici, fumo, insaccati. Se persiste dolore utile controllo in diretta dal collega che vuole.
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Utente
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Innanzituto ringrazio per la risposta immediata, però sinceramente trovo un pò strano che due urologhi che mi hanno visitato possano dare consigli del tutto anitetici. Insomma il riposo o è assolutamente necessario o non lo è. Nel mio caso che di dolore non si può parlare ma di fastidio non continuo sì, forse un assenza forzata dal lavoro con orari di controllo continui e con incombenze familiari inevitabili potrebbe essere esagerata. Siccome negli ospedali si tende a dare terapie a volte anche eccessive per non tralasciare niente a scopi precauzionali, ho ritenuto di sentire un altro specialista che assolutamente mi ha ribadito che il riposo nel mio caso non è condizione determinante per la guarigione e che a mia domanda specifica se posso prendere un caffè mi ha risposto di sì. Devo ritenere allora che questo specialista o sa vedere oltre la genericità dei casi o è alquanto superficiale. Tra l'altro sempre in ospedale mi è capitata una cosa curiosa, il medico che mi ha visitato, una dott.ssa, ha ritenuto di farmi controllare anche dall'altro dott. di servizio più bravo con l'ecografia, il quale dopo avermi visitato a mia domanda su cosa avevo mi ha risposto niente! Potrà capire che confusione, cmq i 10 giorni sono passati, gli antibiotici presi,non sono stato a riposo anche perchè non posso farlo, si figuri con tali consigli, il fastidio non è aumentato e sembra a volte migliorare salvo in certi momenti ripresentarsi, cmq il tutto è sopportabile. Il secondo urologo dice che è normale avvertire ancora indolensimento, ci vuole un pò di tempo (ma quanto?) e che una volta ritirati gli esami si vedrà. Crede debba continuare a sentire l'urologo che ho contattato privatamente e poi eseguire spermiocoltura o se continua il fastidio cercarmene cmq un altro? Grazie per l'interessamento e spero di avere un punto di riferimento che mi dia cerezze e non dubbi
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
sono solo privato io sono molto più drastico: riposo a letto a testicoli alti, e personalmente prescrivo antibiotici più a lungo e controlli più serrati. I testicoli penzolano ed in fase infiammatoria si accumula liquido che se continuano a penzolare come è loro mestiere fare il liquido non se ne va più. La dieta prescrittale dal sottoscritto non guarisce nessuno, ma è documentato che funzioni. Intanto ringrazi di aver trovato due colleghi che hanno fatto la stessa diagnosi, che non è poco. La spermiocoltura non la uso mai da sola: spermiogramma + coltura.
Comunque veda lei: noi no fabbrichiamo certezze, ma salute, e le vie per arrivarci son diverse ma spesso convergenti.
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Utente
Grazie per la risposta ancora repentina. Per quanto riguarda la dieta, non farò un grande sforzo, rinuncerò al caffè dopo pranzo e a quella birretta che prendo una volta a settimanna. Non è questo che mi sconvolge.Tra l'altro non fumo. Sul riposo a testicoli alti che vorrebbe dire stare a letto tutto il giorno non so per quanto temp, è un pò più dura. Mi ci vede così mentre i bambini mi vengono a cercare e mi saltano addosso? E chi li va a prendere all'asilo, visto che mia moglie spesso lavora? Per non parlare delle complicanze con l'ufficio. Per carità se è essenziale per la guarigione che altrimenti non avverrebbe mai allora non ci sarebbero dubbi. Ma se è solo per anticiparla allora è un altro discorso. A questo punto visto che lo specialista a cui mi sono rivolto privatamente sta sottovalutando un problema a dir suo fondamentale, considerata la sua probabile superficialità, non mi resta che contattare un altro urologo che spero sia sufficientemente scrupoloso nel valutare il mio caso. Mi trovo sul lago maggiore e bologna è un pò lontana, altrimenti sarei venuto da lei. Saprebbe indicarmi qualcuno anche a Novara, Varese e Milano che lei sa essere un valente urologo? La ringrazio anticipatamente
Dimenticavo, secondo lei devo continuare con il nimesulide una volta al dì? Sono due sett. che lo prendo e stamani ho avuto un pò di dissenteria
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
di grazia cje risolva problemi di salute, quelli famigliari proprio esulano dalle mie competenze. Antinfiammatorio meglio due volte al gg a stomaco pieno. A Milano come centri pubblici San Raffaele e San Paolo, personalmente alivello privato conosco il dr., Beretta.
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Per carità non era certo mia intenzione farle risolvere i miei problemi familiari. Volevo solo dire che a riposo ci starei volentieri mi creda e non solo per motivi di salute, ma se non assolutamente necessario è molto difficile rimanere inchiodati al letto . Per quanto riguarda l'antinfiammatorio mi è stato detto che è raccomandabile non assumerlo in doppia dose per più di 15 gg (poi magari si assume anche per periodi più lunghi). Io l'ho assunto per 4 giorni due volte al dì per poi passare ad una per 14 gg. Il fatto è che mi sembra che non sia proprio cambiato nulla. Il tutto è dovuto al fatto che non sono stato a letto a testicoli alti? Lei ritiene cmq che debba continuare ad assumerlo due volte al giorno fino a venerdì e cmq per un periodo massimo di? Infatti venerdì ritirerò i risultati delle analisi (tampone e urine) e se il problema persiste con l'occasione chiamerò l'urologo. In quell'occasione se il fastidio non sarà passato, valuterò in base alle risposte che mi verranno date se sarà il caso di rivolgermi a qualcun'altro, come il Dr. Beretta. Grazie ancora
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Faccia i 15 gg. consigliati a 2 al giorno a stomaco pieno. I genitali maschili sono impermeabili parecchio alle molecole di sintesi.
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Aggiornamento.
Sono passati 38 giorni da quando si è manifestata l'epididimite e le novità sono le seguenti:
Completata la cura a base di ciproxin per 10 giorni.
Ritirati risultati del tampone uretrale e urino coltura, entrambi negativi.
Dopo 15 giorni dalla cura ho effettuato spermiocoltura che invece è risultata positiva per microrganismo escherichia coli.
Ovviamente il fastidio c'è sempre stato e quindi desumo l'infiammazione pure. Infatti l'urologo, una volta lettogli l'antibiogramma mi ha detto che avevo fatto una cura inutile in quanto la ciprofloxacina era risultata resistente. Mi ha detto di prendere l'unico antibiotico per bocca risultato ancora sensibile, il CEFIXORAL, per 10 gg una compressa al dì e ulteriori 10 gg se il fastidio persiste. Gli altri antibiotici S sono tutti iniettabili.So che l'escherichia coli è un batterio molto comune che si trova nell'intestino e che qualora fuoriesca provoca infezioni, nel mio caso dello sperma visto che l'analisi delle urine sono risultate negative. Ma come c'è finito lì? Può essere un batterio vaginale preso durante un rapporto? e in caso quanto può stare in incubazione? Devo dire che l'urologo mi aveva avvertito che il tampone avrebbe dato quasi certamente esito negativo e che la spermiocoltura era molto più affidabile. Ed è stato così. Ora sono appena passati 5 giorni dalla cura cefixoral, e lo so sono pochi per cure di questo tipo, ma il fastidio c'è sempre( senso di pesantezza e dolorino se mi tocco od urto il testicolo sx).Sento che probabilmente dovrò fare tutti e venti i giorni di antibiotico, ma se il fastidio c'è sempre che si fa? L'urologo così come il medico di base sostengono che oltre l'antibiotico non devo prendere altro e che visto che la causa dell'epididimite ora è ben chiara bisogna eliminare il batterio con cura antibiotica prolungata (fino 20 gg). Ovviamente farò poi di nuovo la spermiocoltura e se dovesse risultare negativa , se il fastidio ci fosse ancora un pochino, penserei che l'infiammazione deve ancora regredire naturalmente. Ma se risultasse positiva dovrei passare agli altri antibiotici per iniezione? Dopo di che quali altri rimedi ci possono essere? Ci possono essere complicazioni. E' vero il fastidio è del tutto sopportabile ma anche una cosa lieve col passar del tempo diventa sempre più noiosa di quanto realmente sia.
Spero che mi si rassicuri che questa è la giusta via per la guarigione. Sempre gradite conferme o ulteriori consigli. Grazie e buona giornata
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
come vede le epidimitie tutte le infiammazioni genitali sono dure a morire. Come ci sia finita lì l' escherichia è questione dibattuta, non ultimi i rapporti sessuale, o l' urina. Segua da vicino il c ollega che la segue. Che son sempre rogne.
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Utente
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Buongiorno, oltre ad aggiornarla su quanto accaduto in questo periodo colgo l'occasione per avere anche un ulteriore parere al riguado, ringraziandola anticipatamente.
Verso la fine della cura antibiotica il fastidio era notevolmente diminuito per poi scomparire del tutto nei giorni seguenti. Ciò mi faceva presumere di essere clinicamente guarito. In concomitanza con la fine della cura però a causa del gran caldo, magari dello stress e di un viaggio di 7,8 ore in macchina per portare la famiglia in vacanza ho avuto una crisi emorroidale, che anche se notevolmente diminuita è tutt'ora presente. Cmq circa 10 giorni fa, dopo 18 giorni dalla fine della cura antibiotica, ripeto spermiocoltura che risulta questa volta positiva non più per escerichia coli bensì per enterobacter clocae. Sento l'urologo il quale dice di volermi visitare. Mi fa alcune domande personali e dopo la visita (con tanto di massaggio prostatico), constatata la crisi emorroidale di II grado, sostiene possa essere stata la causa della presenza di tale batterio nello sperma. Ritiene la prostatite/epididimite clinicamente guarita in quanto asintomatico. Non si azzarda a darmi una ulteriore cura antibiotica visto che al momento non ho disturbi suggerendomi di assumere un prodotto mi pare fluerber per innalzare le difese e solo se i fastidi dovessere ritornare nuovo ciclo antibiotico. Conferma cura per emorroidi già datami dal medico di base con tanto di dieta. Premesso che scrivo non per mancanza di fiducia verso l'urologo a cui mi sono rivolto e che gode della mia stima, bensì per un ulteriore parere o per qualche informazione in più, volevo approfittare della sua disponibilità per sapere se effettivamente le emorroidi possono causare tutto ciò anche se presentatesi alla fine di un ciclo antibiotico (tra l'altro il batterio in questione risulta essere sensibile all'antibiotico preso per escherichia coli). E' possibile che nei 18 giorni successivi possa esserci stata tale infezione?Inoltre un simile batterio può essere considerato un falso positivo, nel senso che possa anche non provocare di fatto alcuna infezione o infiammazione? Potrebbe essere diciamo eliminato naturalmente nel tempo grazie all'innalzamento delle difese naturali? Per ritorno dei disturbi si può intendere anche i più lievi sintomi o deve essere qualcosa di piuttosto rilevante? Lo dico perchè ora vivo un pò nell'ansia di un ritorno di tali fastidi! Prima di rifare un ciclo antibiotico vorrei proprio esserne sicuro, quindi forse dovrei in caso farmi rivisitare? Ma poi, visto che tali esami nella vita non li ho mai fatti, considerando che il tampone e l'urino coltura erano risultati negativi, è possibile che anche in tempi passati possa avere avuto presenza di batteri nello sperma senza però sintomi di alcun genere? Le chiedo tutto questo solo per sapere se la presenza di un batterio del genere (l'unico riscontrato) che so essere proprio dell'intestino debba cmq destare preoccupazione o come detto in precedenza possa essere naturalmente debellato. Mi scuso per eventuali domande banali e ringrazio nuovamente.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
la spermiocoltura è ricca di di falsi positivi per cui in assenza di sintomi ha fatto bene a non darle alcunchèp ed a visitarla: mai fidarsi degli esami.
Quanto alle crisi emorroiarie succedono in presenza di stress fisico.-emotivi acuti a volte associati a problemi infettivi urinari. Visto il suo quadro non esiterei a definirla guarito dal punto di vsita urologico. Altra storia le emorroidi.
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