Varicocele e parafimosi: due in uno.

Salve, sono un ragazzo di 28 anni, da tempo con autopalpazione sospettavo di avere qualche problema ma non avendo mai avuto particolari difficoltà o malfunzionamenti durante i rapporti sessuali non me ne sono mai preoccupato più di tanto (ho sbagliato, lo so).
Un paio di settimane fa ho fatto la mia prima visita di controllo dall'urologo e questo è quello che ha riscontrato:
varicocele di grado 3 al testicolo sinistro e parafimosi.
Per risolvere il tutto devo effettuare due operazioni.
Per quel che riguarda l'operazione di varicocele non so nulla e vorrei sapere qualche dettaglio in più da parte vostra.
Inoltre per la parafimosi il medico ha detto che è necessaria la circoncisione completa. La mia situazione è questa, a pene flaccido riesco a scoprire completamente e senza problemi il glande, a pene eretto invece riesco a scoprire solo la punta (credo che, oltre alla fimosi, ci sia il frenulo troppo corto), secondo voi è proprio necessaria la circoncisione? Sono un po' restio per i problemi che potrei avere dopo l'operazione, ossia il dolore post operatorio e la forte sensibilità del glande scoperto. Insomma, anche leggendo qua e là per il forum ho visto che non sempre l'operazione risolve tutto, a volte è necessario rifarla, talvolta cicatriza male, la dolorosa ipersensibilità ci mette mesi ad andare via... Vorrei qualche "rassicurazione" se possibile.
L'ultima cosa che vorrei sapere è se è possibile effettuare entrambe le operazioni in una sola volta oppure sono troppo debilitanti e vanno fatte in momenti separati(sinceramente preferirei togliermi il pensiero in una volta sola), e se è meglio l'anestesia locale o completa dal punto di vista del paziente (a prescindere dalle preferenze del medico), tenendo conto che io sono molto impressionabile e tendo ad agitarmi.
Grazie mille per le risposte che vorrete darmi...
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
per quanto riguarda la domanda sulla terapia del varicocele non sarebbe male sapere se Lei ha già prole e il referto di un suo spermiogramma ma deducendo che questo sia già a conoscenza del collega che l'ha visitato Le rispondo che le terapie del varicocele sono o la legatura della vena spermatica secondo la tecnica che il chirurgo che l'opera conosce meglio o la scleroembolizzazione.
Ogni decisione terapeutica ha vantaggi e svantaggi e lascio al collega che l'ha in cura il consiglio da darLe.
Per quanto riguardo la " parafimosi" o meglio la fimosi ( in quanto la parafimosi è una condizione di urgenza urologica avvenuta in un paziente fimotico quando il prepuzio nonm risale più al suo posto) non credop che ci siano particolari problemi.
Sarà il chirurgo che ovviamente in corso dell'interv ch x varicocele valuterà se eseguire una circonsione o una plastica del prepuzio o altro.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#2]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente,
nel concordare col collega, aggiunga che potrebbe prendere in ipotesi una visita Dermato-Venereologica, per il problema fimotico, onde escludere patologie di base che hanno condotto a questa condizione (Lichen sclerosus fra tutte)
Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Grazie per il vostro parere. Oggi ho prenotato l'operazione (le operazioni) in ospedale che sarà tra un mese e mezzo circa (mi diranno più avanti la data precisa).
Non ho figli e per quel che riguarda il rischio di una diminuzione di fertilità ho già provveduto a fare un esame i cui risultati, consegnati oggi, non credo siano ottimi. Tutti i valori rientrano nel range indicato a lato ma il commento scritto è "presenti rari spermatozoi per la maggiorparte immobili, si consiglia di rifare l'esame". Se fosse negativo anche il secondo esito c'è possibilità che l'intervento di varicocele migliori la situazione?

Passando all'altro problema: la mia condizione fimotica esiste da sempre, non è mai peggiorata ne migliorata e nemmeno ho mai avuto infezioni o dolori (raramente trovo dello smegma, ma credo che sia naturale e normale), basta questo per escludere patologie dermatologiche o mi consigliate lo stesso una visita dermatologica?
Il medico che mi ha visitato è stato molto gentile ma non molto prolisso. Il mio timore principale riguardo la circoncisione è l'alta sensibilità del glande che talvolta rimane per mesi. Ora, a parte i disagi dovuti al semplice indossare la biancheria intima, non vorrei che per chissà quanti mesi i miei rapporti sessuali diventino fastidiosi e problematici. Esiste una crema che potrò applicare per ovviare a questi problemi?
Grazie per altri eventuali pareri vogliate darmi.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
concordo con quanto correttamente sottolineato dal Collega MALLUS. Il Medico che L'ha visitata non può aver fatto diagnosi di "parafimosi" di fronte ad una "fimosi". Se ciò fosse avvenuto, beh cambi Chirurgo.
Prima di sottoporsi ad intervento di correzione di un varicocele, occorre procedere ad una completa valutazione andrologica. Se ciò non le fosse stato prospettato dal Collega che L'ha visitata, beh cambi Chirurgo.
I due interventi, eventualmente ve ne fosse l'indicazione, non solo possono ma devono essere effettuati nella stessa seduta operatoria.
L'intervento di circoncisione, procedura come sempre ripeto delicata e non banale, consiste nell'asportare l'anello di prepuzio ristretto che strozza il glande in erezione, se non serrata, oppure anche a riposo dell'organo, se serrata.
Non esistono diversi tipi di circoncisione...che so io, parziale, totale, semicirconcisione. La circoncisione è una. Esistono diverse tecniche chirurgiche per eseguirla.
Io personalmente preferisco eseguire una circoncisione che comporti la possibilità di ricoprire il glande a riposo e di scoprirlo con estrema facilità in erezione. Credo che questo aiuti a preservare la delicata sensibilità della zona. Altri Chirurghi eseguono una perfetta circoncisione che lascia sempre scoperto il glande anche a riposo. Dipende dalle abitudini e convinzioni sia del Chirurgo che del paziente. Quest'ultimo, entro determinati limiti, può senz'altro scegliere fra le due possibilità.
La plastica "a zeta", ha indicazioni diverse dalla semplice fimosi. Io la utilizzo quando non voglio, o non posso, eseguire proprio una circoncisione, vista magari la presenza anche di anomalie congenite di conformazione del pene, per l'esistenza di fimosi con patologie associate (ipospadia ad esempio), quando l'anello prepuziale è congenitamente minimo o assente in alcune parti, quando la fimosi è susseguente ad un trauma, quando la fimosi è susseguente ad ustioni etc. Oppure, come sempre più spesso mi accade di vedere, la fimosi è recidiva, cioè un esito di un pregresso intervento di circoncisione tecnicamente non perfettamente eseguito.
Per altri particolari tecnici, può rileggersi le numerose risposte sull'argomento che troverà nella biblioteca del forum. I punti di sutura dei margini cutaneo mucosi sono sottilissimi e verranno riassorbiti. Nessuna convalescenza. Nessun impedimento all'attività sportiva e lavorativa. Nessun dolore intra e post-operatorio. Vietati però i rapporti sessuali penetrativi sino alla caduta dei punti, quindi in genere per due settimane.
No comment sull'uso di creme, unguenti, balsami, linimenti, riti propriziatori e scaramantici.
E' inutile aggiungere che tutte le rassicurazioni del caso, e le risposte a legittime domande, Lei le avrà davvero solo dal Medico di fiducia che sceglierà per essere operato.
Auguri affettuosi sia per la pronta risoluzione del problema e sia per un felicissimo, sereno e prosperoso Nuovo Anno.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it