Tac di controllo per calcolo con stent necessaria?

Buongiorno
Il 19 dicembre ho avuto una forte colica renale, a seguito della quale sono stato ricoverato in ospedale dove, dopo aver eseguito una TAC, mi hanno applicato uno stent che ho tuttora.

Lunedì devo andare per una TAC di controllo.

Comprendo la necessità di fare una TAC, nell'ottica rischi/benefici, quando si ha una persona che presenta un fortissimo dolore al fianco, per capirne la causa tra la miriade di possibili.

Ma ora, che si sa quale sia il mio problema, non è eccessivo fare una seconda TAC, sicuramente oncogena per la quantità di radiazioni ionizzanti che emette, quando magari le stesse informazioni si potrebbero ottenere tramite un RX o ancora meglio con una ecografia?

È consuetudine fare una seconda TAC per uno stent?
Si può chiedere eventualmente l'alternativa?

Grazie

PS le mie preoccupazioni nascono da fatto che sono ingegnere elettronico e tra i miei corsi avevo strumentazioni biomediche, dove mi hanno appunto spiegato i rischi della TAC.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La medicina è fatta di compromessi, non vi sono atti e procedure mediche completamente scevre da rischi ed effetti collaterali, la capacità del medico o dello specialista è mediare tra vantaggi e svantaggi. Dalle scarne notizie che ci fornisce, noi a distanza non possiamo avere una chiara idea della situazione (es. presenza, posizione e dimensione del calcolo, ecc.). La TAC dell'addome senza mezzo di contrasto è oggi l'indagnie più precisa per valutare la calcolosi urinaria, con un dettaglio tale per cui possano essere formulate le indicazioni terapeutiche più corrette. L'ecografia è una indagine semplice ed economica, ma non è molto precisa, in particolare quando i calcoli si trovano lungo l'uretere, poiché mascherati dalle anse intestinali e, più in basso, dalle ossa del bacino. La presenza di uno stent nell'uretere può confondere ulteriormente il quadro, in particolare se si tratta di un piccolo calcolo. Questa almeno è la teoria. Ora noi non sappiamo che cosa i nostri Colleghi vogliano andare a controllare, comunque pensiamo che la prescrizione della TAC sia stata fatta a ragion veduta, ad esempio per risparmiarle un intervento inutile qualora il (piccolo) calcolo fosse stato nel frattempo espulso. In questo caso i vantaggi di eseguire l'esame sarebbero indiscutibili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta.
Il calcolo era di 2x4 mm nell'uretere, che ostruiva parzialmente, ragione per cui, mi avevano spiegato, hanno introdotto lo stent per permettere il defluire dell'urina.
Erano comunque convinti che da li al giorno della TAC di controllo, sarebbe stato esplulso.
A parte le prime 3 settimane, in cui lo stent mi ha fatto molto male, soprattutto quando urinavo, ora i fastidi sono soprattutto dovuto allo stimolo continuo ad urinare ed all'irritazione che ne consegue.
Quindi spero che il calcolo ci abbia lasciato...
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Abbiamo quindi individuato il motivo per cui si ripete la TAC, ovvero magari risparmiarle un intervento inutile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it