Stent ureterale doppio j

Buonasera, mercoledì 12 aprile sono stata sottoposta ad un "intervento" da inserimento dello stent ureterale doppio j in attesa di RIRS per calcoli renali.
Mi è stato detto in ospedale che lo stent può causare dei disturbi come bruciore quando si urina, dolore al fianco e sangue nelle urine.
Io questi sintomi li ho tutti in maniera accentuata (tranne il sangue che è di lieve entità) ma è normale avere questi sintomi da non riuscire a stare in piedi?
Mi è stato prescritto cistalgan al bisogno...e devo dire che funziona molto bene...ma una volta finito l'effetto tornano i fastidi...il corpo si abituerà o avrò questi dolori fino all'intervento?
Mi è stato detto circa un mesetto.
Inoltre volevo sapere se con il ciclo mestruale, lo stent può dare ulteriori fastidi oppure no.
Grazie mille per la risposta.
Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
La presenza stessa dello stent è costante fonte di fastidi più o meno accentuati, parecchio variabili in base alla sensibilità soggettiva. Tutti i disturbi che ci descrive sono assai comuni e prevedibili. Purtroppo, trattandosi di una irritazione di tipo "meccanico" persistente nel tempo e non di infiammazione od infezione, le terapie comuni sono perlopiù poco o per nulla efficaci. A parte la pazienza ... si può ricorrere ad antidolorifici "puri" ovvero non anti-infiammatori (es. tarmadolo, associazioni con codeina, ecc.), ovviamente a giudizio dei Colleghi che la stanno seguendo. In molti casi comunque si assiste ad una sorta di parziale assuefazione con il passare dei giorni.
Dopo l'intervento, l'inserimento dello stent è perlopiù indispensabile, ma nella nostra pratica si limita ad alcuni giorni, tranne situazioni particolari.
Prima dell'intervento, lo stent viene inserito perlopiù solo nei casi in cui non si sia ritenuto posssibile o prudente eseguire l'intervento in tempo unico (es. presenza di febbre, urine infette, insormontabili difficoltà all'inserimento degli strumenti, eccetera).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Gentile dottore, la ringrazio per la risposta. I fastidi sono sempre presenti ma rispetto ai giorni scorsi riesco ad alzarmi ma comunque per un tempo breve.. dopodiché ho bisogno di sedermi. Questa sera avverto delle "fitte" al fianco (classico sintomo da colica renale) premetto che sono in attesa del ciclo mestruale quindi è molto probabile che il rene stia lavorando più del solito e in presenza dello stent accentua di più i fastidi...ma la mia domanda è questa.. è possibile che li stent ureterale causi coliche renali?in ospedale mi è stato detto di no..ma con dei doloretti simili mi sta venendo il dubbio. Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
La percezione del dolore lombare è molto variabile e soggettiva, non è da escludere che in certe occasioni possa essere simile alla colica. Un dolore tipico da stent è quello che può essere percepito mentre si urina ed è dovuto al reflusso dalla vescica al rene all’interno ed intorno al tubo .

Paolo Piana
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Buonasera dottore, in presenza del ciclo mestruale e dello stent ureterale è normale avere un forte bruciore continuo che non si attenua? Il ciclo interferisce con lo stent? Grazie per la risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Non vi possono essere delle relazioni dirette, ma certamente nel periodo mestruale può risultare amplificata la percezione del disagio.

Paolo Piana
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Buonasera, giovedì 15 verrò sottoposta ad intervento RIRS destra. Sono abbastanza agitata anche se so che si tratta di un intervento non invasivo.. ma la cosa che mi agita di più è il fatto che nel post operatorio faccio molta fatica a sopportare il catetere vescicale. Consultandomi, ho scoperto che a molti non da nessun fastidio. Da cosa dipende? Io non riesco proprio a tollelarlo.. mi crea molto bruciore e non riesco a muovermi. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Dopo la RIRS il catetere vescicale viene lasciato fino alla risoluzione dell'anestesia, se questa è spibnale perifeica, Se l'anestesia è generale, nella nostra pratica il catetee vescicale non è ritenuto indispensabile. D'ogni modo, anche con abitudinidiverse dalle nostre, generalmente non viene lasciato oltr le 24 ore. La sua tollerabilità è assolutamente soggettiva, il fastidio ha comunque una causa tipicamente meccanica, dovuta allo sfregamento contro la mucosa dell'uretra e del collo della vescica.

Paolo Piana
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Nell'ospedale dove verrò operata, viene lasciato fino alle dimissioni.. motivo per cui sono "preoccupata". Quando sono stata sottoposta ad intervento di inserimento doppio j, mi è stato tolto il giorno seguente alle dimissioni..Effettuerò una spinale...
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Buonasera dottore un mese fa sono stata sopposta a Rirs dx per calcoli renali di quasi 2cm. Sono stata operata in anestesia totale proprio per la voluminosità dei calcoli. L'urologo che mi ha operata, prima dell'intervento mi disse che molto probabilmente avrei dovuto fare una seconda procedura ma che comunque avrebbe fatto il possibile. Dopo l'intervento mi è stato detto che è durato 2 ore, c'era un infezione estesa e che hanno tolto quasi tutto. Mercoledì 12 luglio ho eseguito una TC e lunedì 17 ho la visita urologica. Ho tanta paura che debba fare un secondo intervento. Quante possibilità ci sono che questo non avvenga, dato che mi hanno detto di aver tolto quasi tutto? Sto prendendo calcoman per 3 mesi e Fox per 20 giorni. Possono aiutare ad espellere i frammenti?? Grazie per la risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Se i calcoli sono voluminosi, l’intervento in due tempi ènmolto probabile, d’ogni modo se lei ha già eseguito una TAC di controllo dovrebbe già sapersi dove si vada a parare. In cso di calcoli voluminosi ed intervento prolungato, al termine le condizioni locali possono non permettere un buon giudizio sulla presenza di frammenti residui. In ogni caso, l’intervento di bonifica sarebbe certamente assai più semplice e rapido del primo. Gli integratori che si consigliano abitualmente dopo la litotrissia hanno lo scopo di evitare che eventuale polvere e piccoli residui si ricompattino troppo velocemente. Se questo poi accada davvero non lo ha mai dimostrato nessuno comunque lo si fa lo stesso.

Paolo Piana
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Buonasera dottore, ieri ho fatto la visita urologica e dall'esito della tac è risultato che sono presenti sul rene destro dopo Rirs eseguita un mese fa, 2 calcoli delle cui dimensioni sono rispettivamente di 2 e 4mm, mentre altri 2 calcoli di 14 e 16mm. L'urologo che mi ha visitata non ha optato per la seconda procedura al momento..ma di continuare a fare la cura di calcoman fino a settembre, mese in cui dovrò ripetere la visita. Il calcoman sul rene sinistro a quanto pare ha funzionato, in quanto in una tac precedente risultavano 4 micro calcoli di 4mm circa, mentre adesso ne risulta solo uno da 1mm. Quante possibilità ho che funzioni anche x i residui rimasti sul rene destro? È possibile che il calcoman riesca a "sgretolare" i calcoli da 14 e 16mm o sono troppo grandi? Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Il citrato di potassio è un inibitore della cristallizzazione dell'ossalato di calcio, quindi la sua è una azione principalmente preventiva. Le sue capacità dissolutive su calcoli formati sono invece molto più variabili ed imprevedibili. Se già facciamo un po' fatica a credere alla scomparsa di calcoli più piccoli (si tenga conto che i "tagli" della TAC sono distanti circa 5 mm e quanto sta in mezzo può sfuggire) pensare che possa essere un'azione su calcoli più grandi ci pare proprio una speranza vana. A questo punto la necessaria bonifica dipende esclusivamente dai tempi d'attesa della struttura curante. Come le abbiamo già scritto, si tratterà quasi sicuramente di un intervento più semplice e breve del precedente.

Paolo Piana
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Grazie mille dottore per la risposta. Purtroppo immaginavo già di dover ripetere l'intervento anche se io spero sempre che non ce ne sia più bisogno. Ancora una domanda, mercoledì 26 toglierò il doppio j... è possibile avere dei dolori dopo? Coliche dovute ai residui rimasti oppure no? L'urologo che mi ha visitata mi ha detto di no ma siccome devo partire per le vacanze mi è venuta questa paura ...
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Nella nostra pratica, noi manteniamo sempre lo stent tra il primo ed il secondo tempo della procedura, per questo motivo manteniamo questi casi su una linea preferenziale di attesa. Questo a meno che lo stent risulti davvero pessimamente tollerato, in questi casi si corre il rischio che qualcosa si muova nel frattempo, cosa che ovviamente non si può escludere. Diremmo che su questo sia il caso che lei si confronti apertamente con i Colleghi.

Paolo Piana
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Buonasera, mi sono confrontata con l'urologo che mi segue e mi ha rassicurata che i frammenti rimasti si tratta solo di "sabbiolina" e che una volta tolto lo stent non avrò problemi...in realtà dalla tac sono risultati 2 calcoli di 14 e 16mm...ma forse essendo così grandi probabilmente non si muoveranno. Domani toglierò lo stent..volevo chiedere se fa male la procedura.. sono un po' in ansia. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Un brevissimo fastidio. Per il resto incrociamo le dita.

Paolo Piana
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Buonasera dottore, stamattina ho rimosso lo stent ureterale..per il momento tutto ok solo un lieve fastidio al fianco dov'era posizionato lo stent.. è normale? Dopo quanto tempo passa? Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Ci si può attendere la persistenza di qualche fastidio ancora per 24/48 ore.

Paolo Piana
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Buongiorno, ho rimosso lo stent ureterale doppio j il 17 luglio nonostante abbia ancora dei residui post intervento RIRS, di 2 calcoli rispettivamente di 2 e 4mm e altri 2 di 14 e 16mm. Una volta tolto lo stent non ho avuto particolari problemi, ma adesso da qualche giorno noto di avere molta aria alla pancia che mi provocano delle coliche sia intestinali che renali di lieve entità. Posso ritenere queste coliche dovute all'aria o possono essere i calcoli che si spostano? Cosa posso fare per l'aria alla pancia? Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Ovviamente a distanza non possiamo esprimerci su quanto ci riferisce, che necessita di una valutazione diretta. Lei dovrebbe cooscere bene il dolore renale e quindi riuscire ad differenziarlo da quanto è una tensione addominale legata al meteorismo. Posto che in questo momento, la condizione da considerare con maggiore attenzione è certamente la comparsa di febbre, anche senza altri sintomi particolari.

Paolo Piana
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