Dolore ed ematuria mesi dopo posizionamento di stent ureterale
Salve, a marzo sono stato operato di TWSL per litiasi del rene sx.
Il calcolo non è stato asportato ed è stato posizionato uno stent in attesa della nuova operazione.
Dopo il primo mese di adattamento e dolori/fastidi vari sembrava avessi trovato un equilibrio: dolore alla vescica ed ematuria solo se facevo sforzi, bevevo poco o camminavo tanto.
Sono passati 5 mesi.
Da qualche giorno invece mi fa più male del solito il fianco sx e c'è sangue nelle urine sempre, anche se sto tutto il giorno fermo a letto, la situazione migliora solo se bevo tanta tanta acqua, ma poi punto e a capo.
La temperatura corporea è nella norma.
Vorrei capire se è normale avere episodi del genere per qualche giorno o mi devo preoccupare.
Il calcolo non è stato asportato ed è stato posizionato uno stent in attesa della nuova operazione.
Dopo il primo mese di adattamento e dolori/fastidi vari sembrava avessi trovato un equilibrio: dolore alla vescica ed ematuria solo se facevo sforzi, bevevo poco o camminavo tanto.
Sono passati 5 mesi.
Da qualche giorno invece mi fa più male del solito il fianco sx e c'è sangue nelle urine sempre, anche se sto tutto il giorno fermo a letto, la situazione migliora solo se bevo tanta tanta acqua, ma poi punto e a capo.
La temperatura corporea è nella norma.
Vorrei capire se è normale avere episodi del genere per qualche giorno o mi devo preoccupare.
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Diremmo che lei sia stato sottoposto ad ESWL, non altro ...
Lei non ci riferisce le dimensioni e la posizione di questo calcolo, cosa che ci impedisce di esprimere un giudizio compelto e corretto.
D'ogni modo, mantenere lo stent in sede per 5 mesi attendendo un secondo intervento è dal nostro punto di vista assolutamente deprecabile, ma purtroppo costituisce una triste realtà a causa delle liste d'attesa fuori controllo della sanità pubblica. Quento ci riferisce rientra nel quadro dei comuni disturbi legati allo stent inserito, anzi, se questi iniziano a presntarsi solo ora diremmo che lei possa ritenersi fortunato. In paticolare, la presenza di tracce di sangue è molto comune e non deve destare di per sé alcuna particolare preoccupazione. Non vi sono purtroppo altri particolari provvedimenti da prendere, in assenza di febbre non vi è necessità di una terapia antibiotica. Auspichiamoo che lei possa risolvere al più presto possibile. l'unico consiglio che ci permettiamo di dare è quello, nell'imminenza dell'intervento, di ripetere una ecografia ed una radiografia diretta dell'addome, per valutare se si fossero formate delle calcificazioni attorno ai riccioli dello stent, cosa che è meglio sapere in anticipo.
Lei non ci riferisce le dimensioni e la posizione di questo calcolo, cosa che ci impedisce di esprimere un giudizio compelto e corretto.
D'ogni modo, mantenere lo stent in sede per 5 mesi attendendo un secondo intervento è dal nostro punto di vista assolutamente deprecabile, ma purtroppo costituisce una triste realtà a causa delle liste d'attesa fuori controllo della sanità pubblica. Quento ci riferisce rientra nel quadro dei comuni disturbi legati allo stent inserito, anzi, se questi iniziano a presntarsi solo ora diremmo che lei possa ritenersi fortunato. In paticolare, la presenza di tracce di sangue è molto comune e non deve destare di per sé alcuna particolare preoccupazione. Non vi sono purtroppo altri particolari provvedimenti da prendere, in assenza di febbre non vi è necessità di una terapia antibiotica. Auspichiamoo che lei possa risolvere al più presto possibile. l'unico consiglio che ci permettiamo di dare è quello, nell'imminenza dell'intervento, di ripetere una ecografia ed una radiografia diretta dell'addome, per valutare se si fossero formate delle calcificazioni attorno ai riccioli dello stent, cosa che è meglio sapere in anticipo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 21/07/2023.
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