Paralisi del sonno.

La paralisi nel sonno è pericolosa? Come si manifesta e cosa rischi

Data pubblicazione: 03 ottobre 2025

Che cos’è la paralisi del sonno ed è vero che ci sono rischi a essa connessi? Tutti i dettagli

L’essere umano può sperimentare, nel corso della sua vita, disturbi che possono metterlo a dura prova e che possono allarmarlo. Uno di questi, è senza dubbio la paralisi del sonno, un fenomeno che può occorrere in determinate fasi del riposo e che in genere ha luogo prima di chiudere gli occhi per lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo oppure anche da appena svegli.

Da quanto si apprende dalle statistiche in merito a questo fenomeno, pare che il 6% della popolazione e in particolare adolescenti e giovani adulti, hanno sperimentato tale disturbo anche solo una volta nella loro esistenza. Si manifesta, peraltro, in persone che hanno determinati disturbi legati al sonno, ed essere geneticamente predisposti può favorirne gli episodi.

Paralisi del sonno: in cosa consiste, quando si verifica e la verità sulla sua presunta pericolosità

Prima di addormentarsi o anche al mattino, appena svegli, può succedere di sperimentare il fenomeno della paralisi del sonno. Accade tutto in pochi istanti e ci si ritrova in uno stato in cui si è coscienti ma non si riesce a proferire parola o muoversi.

Il soggetto che manifesta tali sintomi vive un blocco muscolare temporaneo, detto atonia muscolare, che ha molto in comune con la fase REM del sonno. La suddetta paralisi può avere una durata molto breve, tant’è che può trattarsi di qualche secondo o alcuni minuti.

Dopodiché, il disturbo passa e non ha alcuna ripercussione sul soggetto interessato. Tuttavia, in alcuni casi, il paziente potrebbe avere allucinazioni tra cui vedere o percepire presenze.

In molti si chiedono se sia pericolosa, ma non lo è, di per sé. Peraltro si tratta di un fenomeno raro, ma non è sempre così. Nel caso in cui, al contrario, cominci a manifestarsi con maggiore assiduità, è necessario contattare un medico, perché potrebbe essere connessa a una patologia nota come narcolessia, che può causare sonnolenza improvvisa, oppure può essere legata ad abitudini di sonno non sane, come il non dormire a sufficienza, ecc.

Donna che soffre di narcolessia sul lavoro

Per elaborare una diagnosi è importante esaminare il caso in questione, per cui il medico ascolterà prima il vissuto del paziente, per farsi un’idea precisa di cosa ha sperimentato. Di solito, la terapia include un lavoro sulle abitudini legate al sonno. Per cui si raccomanda di dormire tra le 6 e le 8 ore al giorno, avere un ciclo di sonno regolare con orari sempre uguali in cui addormentarsi e risvegliarsi.

Gli esperti consigliano di fare in modo che si dorma in un ambiente buio, dove ci siano comfort e silenzio. Un aiuto può derivare da attività fisica, ma mai farla prima di dormire, ed è importante evitare di bere caffè, alcolici, fumare o mangiare cibi pesanti prima di prendere sonno.

Guarda il video: Disturbi del sonno e insonnia: cause, sintomi e rimedi per dormire meglio

Iscriviti alla newsletter

Video più visti