Pancia gonfia ma dura, quando bisogna preoccuparsi: tutto ciò che c'è da sapere
Cosa c'è dietro quella fastidiosissima sensazione di gonfiore addominale? Ecco quando preoccuparsi e come trattarlo
Il gonfiore addominale è un disturbo comune che può variare da una sensazione temporanea di pesantezza a un cambiamento visibile della forma dell'addome. Questo problema può essere legato a diverse cause, che spaziano dalle abitudini alimentari ai disturbi digestivi più complessi, come squilibri della flora intestinale o infiammazioni.
Se il gonfiore è temporaneo e non accompagnato da sintomi gravi, di solito non è motivo di preoccupazione. Tuttavia, quando il gonfiore è persistente, intenso o associato a sintomi più seri, è importante consultare un medico per indagare le cause sottostanti.
Mangiare troppo velocemente o parlare mentre si mangia può causare l'ingestione di aria, che si accumula nell'intestino, provocando gonfiore e distensione addominale. Questa condizione è spesso temporanea e può essere risolta mangiando lentamente e masticando con attenzione.
Alcuni alimenti, come legumi, verdure crucifere (broccoli, cavolfiore, cavoli), cipolle e aglio, contengono zuccheri fermentabili che sono difficili da digerire per alcune persone. Questi alimenti possono causare la produzione di gas, che contribuisce al gonfiore. Altri alimenti come mele, pere, miele e dolcificanti artificiali possono avere lo stesso effetto.
La disbiosi intestinale è uno squilibrio nella composizione dei batteri intestinali. Un'alterazione nella flora batterica può causare problemi digestivi e gonfiore cronico.
La SIBO (sovracrescita batterica del tenue) è un altro disturbo che provoca la proliferazione di batteri nell'intestino tenue, con conseguente fermentazione anomala e gonfiore.

La ritenzione di liquidi, che è più comune nelle donne a causa delle fluttuazioni ormonali legate al ciclo mestruale, gravidanza o menopausa, può causare gonfiore addominale. Inoltre, stress, cambiamenti dietetici o l’assunzione di cibi ad alto contenuto di sodio possono peggiorare questo disturbo.
Come trattare il gonfiore addominale
Il gonfiore può essere un segnale di disturbi più gravi quando è associato a sintomi come dolore intenso, febbre, sangue nelle feci o perdita di peso improvvisa. In questi casi, è fondamentale consultare un medico, che potrebbe suggerire esami diagnostici per individuare la causa esatta del problema. Esami del sangue, delle feci o delle urine possono aiutare a diagnosticare disturbi come infezioni intestinali, malattie infiammatorie o disturbi del microbiota.
Il gonfiore addominale può manifestarsi in entrambi i sessi, ma le cause e i meccanismi possono differire.
Le donne sono particolarmente vulnerabili a causa delle fluttuazioni ormonali. Durante il ciclo mestruale, l'aumento del progesterone può rallentare la motilità intestinale, causando stipsi e ritenzione idrica, con conseguente gonfiore. Anche la gravidanza e la menopausa sono periodi in cui il gonfiore addominale è più comune, a causa dei cambiamenti ormonali che influiscono sulla digestione.
Negli uomini, invece, il gonfiore è spesso causato da un'alimentazione sbilanciata, che include un consumo eccessivo di proteine, grassi saturi e alcolici.
Quando il gonfiore è persistente o si associa a altri sintomi (come diarrea, stipsi o dolori), è consigliato consultare un medico per test specifici.
Esami come il Breath Test al lattulosio per la diagnosi di SIBO, il Test del Microbiota Intestinale per identificare squilibri batterici e i Test per le intolleranze alimentari (lattosio, glutine) possono essere fondamentali per individuare la causa. In alcuni casi, esami più specifici come il Test per Helicobacter Pylori o un Check-Up per Disturbi Digestivi possono rivelare infezioni o patologie gastriche.