Menopausa sintomi caratteristiche

Menopausa? Parliamone!

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Menopausa significa letteralmente “cessazione del mese”, ossia la fine delle mestruazioni. Una fase di cambiamento per la donna accompagnata da sintomi di vario tipo che non devono essere vissuti come una malattia, ma affrontati con serenità. Ne parliamo a fondo in questo articolo.

"Sono in menopausa?". Questa è la domanda che spesso mi viene rivolta dalle donne, con un tono nella maggior parte dei casi spaventato, come se temessero la conferma di una brutta malattia.

Che cos'è la menopausa?

Partiamo analizzando il significato etimologico della parola “menopausa” che già da solo può aiutare a capire di che cosa si tratta.

"Menopausa" deriva dal greco: "μήν" (mēn) in italiano: mese, e "παῦσις" (paϋsis) in italiano: cessazione, letteralmente significa, “cessazione del mese”, intendendo per mese la mestruazione. Quindi praticamente: fine delle mestruazioni.

La menopausa infatti corrisponde all'ultima mestruazione della vita della donna, che segna la fine del periodo fertile.

Perché e quando arriva la menopausa?

Si verifica perché il patrimonio di cellule uovo (ovociti) che ogni donna possiede, conosciuto come riserva ovarica, si esaurisce.

Le ovaie che sono la sede in cui sono "custoditi" gli ovociti, progressivamente esauriscono la loro funzione, vanno praticamente "in pensione" e cominciano a produrre una minore quantità di estrogeni, gli ormoni femminili.

Questo molto sinteticamente è quello che succede quando si va in menopausa spontaneamente: esaurimento degli ovociti e della funzione delle ovaie.

Ma in menopausa ci si può andare anche per cause non naturali, ad esempio in caso di asportazione chirurgica delle ovaie (menopausa chirurgica), a causa di terapie radianti o chemioterapie per la cura di tumori.

A quale età si va in menopausa?

Nei paesi occidentali e quindi anche in Italia, le donne, nella maggior parte dei casi, vanno in menopausa spontaneamente in media fra i 50 e i 51 anni, ma ci possono essere delle oscillazioni, da considerare del tutto normali, comprese tra i 45 e i 55 anni.

  • Se avviene prima dei 40 anni si parla di menopausa precoce,
  • se si verifica tra i 40 e i 45 anni si parla di menopausa anticipata,
  • se avviene dopo i 55 anni si parla di menopausa tardiva.

La menopausa si verifica all'improvviso?

Dipende dai casi:

  • in alcune donne la menopausa può arrivare improvvisamente: non vengono più le mestruazioni, magari anche senza che ci sia stato il ciclo irregolare o disturbi;
  • nella maggior parte dei casi comunque, la menopausa arriva gradualmente e la donna può cominciare a percepire dei segnali anche parecchi anni prima di andare in menopausa definitivamente.

Quando ci si può considerare definitivamente in menopausa?

Una donna può considerasi definitivamente in menopausa quando per almeno 12 mesi consecutivi non ha più le mestruazioni.

Posso rimanere incinta se sono in menopausa?

Con la fine del ciclo mestruale e se, quindi, si è definitivamente in menopausa non è possibile.

Se invece ci si trova in perimenopausa, nella fase di transizione, con cicli ancora presenti anche se irregolari, il rischio di gravidanza c'è. Anche se si tratta di un rischio comunque basso, a causa della probabilità più alta di cicli anovulatori e per la scarsa qualità degli ovociti rimasti.

Quindi in questo periodo è necessario continuare ad avere rapporti protetti e usare metodi contraccettivi sicuri.

Come capire se si è in menopausa?

La diagnosi di menopausa si basa sul fatto che non ci sono state più mestruazioni almeno per un anno.

Quindi non esiste il "test" specifico che ci dice: "Ok, sei in menopausa". Esistono però alcune analisi del sangue e test fai da te che misurano i dosaggi ormonali e che permettono di capire se la donna sta per andare in menopausa o confermano lo stato di menopausa nella donna che è rimasta senza mestruazioni per almeno un anno consecutivo. Tra questi esami segnaliamo l'FSH, il 17 beta estradiolo, l'inibina b, e l'AMH.

Questi esami, unitamente all'ecografia transvaginale, ci permettono di valutare se e quanti follicoli ovarici sono presenti nelle ovaie e sono importanti soprattutto per quelle donne che desiderano avere una gravidanza. In questo caso è fondamentale la valutazione della riserva ovarica per poter stabilire se è ancora possibile concepire naturalmente o attraverso tecniche di fecondazione assistita.

Per approfondire:FSH alto e Beta estradiolo basso: sono in menopausa?

Quali sono i sintomi della menopausa?

Nella maggior parte dei casi la menopausa è preceduta da un periodo di transizione detto perimenopausa, della durata variabile, in media dai 2 agli 8 anni, che può essere caratterizzata dalla presenza di quelli che poi diventano sintomi veri e propri di questa condizione:

  • cicli mestruali irregolari, che possono ritardare (oligomenorrea) o anticipare (polimenorrea), diventare molto abbondanti (ipermenorrea) in alcuni casi emorragici (menorragia) e prolungati (menometrorragia), ma possono diventare anche di scarsa quantità (ipomenorrea) fino a diventare in alcuni casi delle perdite scarse e scure (spotting);
  • vampate di calore e sudorazione notturna;
  • insonnia e disturbi del sonno;
  • variabilità dell'umore, irritabilità, ansia, facilità al pianto;
  • calo del desiderio sessuale;
  • scarsa lubrificazione e secchezza vaginale con conseguente difficoltà e dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia).

Sintomi della menopausa: vampate e sudorazione

Vampate e sudorazioni

In genere descrivete la vampata come un'improvvisa ondata di calore che parte dal torace e sale verso l'alto, provoca rossore del viso e può essere associata a sudorazione e palpitazioni.

Può durare qualche minuto e può ripetersi più volte al giorno e anche durante la notte, determinando anche problemi di insonnia.

Quando si presentano possono avere vari gradi di intensità, potendo andare da forme lievi-moderate in genere sopportabili a forme intense, che compromettono la qualità di vita.

Possono avere una durata variabile, c’è chi le avverte per pochi mesi o un anno, ma ci sono donne che continuano ad avvertirle anche per parecchi anni.

Oggi esistono vari tipi di cure per le vampate, ma una cosa fondamentale e che consiglio e raccomando sempre a tutte da abbinare a eventuali terapie è uno stile di vita sano unito una corretta alimentazione che già da soli possono aiutare molto a superare questo problema oltre a farvi rimanere in buona salute.

Ci sono donne fortunate che non hanno le vampate quando vanno in menopausa.

Disturbi dell'umore

Un altro cambiamento che si può osservare in menopausa riguarda il tono dell'umore. Vi sentite irritabili, ansiose, oppure piangete facilmente, siete depresse, a volte vi capita di alternare fasi di buon umore a fasi in cui vi sentite tristi e demotivate.

I rapporti con il vostro partner, i figli, i colleghi e gli amici possono risentire di questi effetti, quindi non dimenticate di parlare e di riferire al vostro ginecologo tutto quello che vi sta succedendo.

Per approfondire:Menopausa: cosa fare per sbalzi d'umore e irritabilità?

Insonnia e disturbi del sonno

Spesso sono le vampate e le sudorazioni notturne che turbano e riducono la durata del vostro sonno, ma anche i cambiamenti ormonali, la carenza di estrogeni, progesterone e anche una carenza di melatonina, l'ormone che regola il ritmo sonno veglia, sono partecipi nel causare la riduzione della quantità e della qualità del sonno.

Chi dorme poco e male inevitabilmente avrà conseguenze negative sulla salute e sulla qualità della vita. È comunque un disturbo che si può risolvere attraverso cambiamenti di alcune abitudini ed eventualmente con una terapia specifica che vi potrà consigliare la vostra ginecologa.

Secchezza vaginale e rapporti sessuali dolorosi

La secchezza vaginale viene descritta dalle paziente in menopausa come una sensazione di “asciutto”, di qualcosa che “tira”, con scarsa o assente lubrificazione a volte con bruciore.

Ma quello che complica la vita di coppia è il dolore la difficoltà e l’impossibilità di avere rapporti con il proprio partner. Dopo i rapporti oltre al dolore e al bruciore si possono avere perdite di sangue e l’insorgenza di cistiti a breve distanza, particolarmente fastidiose.

Purtroppo, si tratta di un disturbo destinato a peggiorare sempre di più con il tempo che passa, a meno che non cominciate da subito a fare qualcosa per impedirlo e in questo vi può aiutare la vostra ginecologa.

Spesso questo tipo di disturbo viene taciuto per pudore, perché magari vi siete rassegnate all'idea che la sessualità non è più una cosa che si può fare in menopausa. Ma c'è anche un altro aspetto relativo a questo problema che è quello della scarsa aderenza terapeutica con l'abbandono delle terapie che vi prescrive il ginecologo.

Le terapie utilizzate per il trattamento della secchezza o atrofia vulvovaginale, possono essere di vario tipo, ormonali o non ormonali, somministrabili per via orale o per via locale intravaginale sotto forma di ovuli, creme o gel.

Utili poi per agevolare i rapporti e diminuire il dolore anche i gel lubrificanti da usare prima dei rapporti a base di sostanze lenitive, e riepitelizzanti , in alcuni casi particolari si possono utilizzare, sempre previo parere del medico curante, gel a base di anestetici

Per risolvere la secchezza vaginale, oltre alle terapie farmacologiche oggi abbiamo a disposizione anche terapie laser e dispositivi che stimolano e aumentano la lubrificazione vaginale e che possono essere utilizzate nei soggetti con controindicazioni all'assunzione di estrogeni, per esempio le donne che hanno avuto un tumore al seno.

La secchezza vulvovaginale determinata dalla atrofia vaginale menopausale, inoltre, predispone le donne ad avere più facilmente l'insorgenza di vaginiti di origine batterica o da candida.

Per approfondire:L'igiene intima in menopausa

Calo del desiderio

Il calo del desiderio sessuale è un altro disturbo che la maggior parte delle donne lamenta in menopausa. In parte è una logica conseguenza della scarsa lubrificazione e del dolore vaginale che interviene durante i rapporti, ma ci sono altre componenti che concorrono a determinare il calo della libido.

La nuova situazione ormonale può influire sul desiderio sessuale, soprattutto la riduzione degli estrogeni.

Fattori relazionali legati al tipo di rapporto con il partner possono rappresentare un fattore determinante per il calo del desiderio. Se ci sono difficoltà, attriti, risentimenti, cose non dette, una mancanza di intesa che si è venuta magari a verificare con gli anni o con la nuova situazione menopausale con il proprio partner, ostacolano in modo inequivocabile la voglia di intimità, annullando la possibilità di avere una sessualità soddisfacente.

Anche le modificazioni che si verificano sull'aspetto corporeo in menopausa possono influire sul calo della libido.

Il fatto di vedersi cambiate, ingrassate, con le rughe e poco toniche ci fanno pensare di essere diventate poco attraenti e il fatto di non accettare la nuova immagine di sé può portare al rifiuto di avere rapporti sessuali per il timore o la vergogna di non essere più desiderabili.

Per approfondire:Menopausa e calo della libido: il testosterone aiuta?

Dolori articolari

Un altro sintomo correlabile anche alla menopausa sono i dolori articolari.

A molte di voi capita di alzarsi al mattino e sentire le articolazioni rigide e doloranti, soprattutto a livello delle mani, delle ginocchia e della colonna vertebrale.

La riduzione degli estrogeni si fa sentire anche sulle articolazioni oltre che sull'osso, perché sono dotate di recettori estrogenici, per cui è frequente assistere in menopausa alla comparsa di osteoartrosi.

I sintomi dell'osteoartrosi sono caratterizzati dalla comparsa, specialmente al mattino, di dolori, rigidità delle articolazioni e difficoltà di movimento, nei casi più gravi possono compromettere anche l'autonomia e diventare invalidanti.

Per approfondire:Il collagene idrolizzato per ossa e articolazioni

Aumento di peso

Il rallentamento del metabolismo che si verifica in menopausa comporta spesso l'aumento di peso e una estrema difficoltà a perdere i chili in eccesso.

Cambia anche la localizzazione del grasso in eccesso che tende ad accumularsi a livello addominale, comportando un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, come ictus e infarto.

La prevenzione anche in questo caso è l'arma più efficace: già prima di andare in menopausa bisognerebbe stare attente a non ingrassare e mantenere il peso forma.

Una volta andate in menopausa è necessario ridurre le quantità osservando un regime alimentare equilibrato e fare un'attività fisica costante e quotidiana.

Per approfondire:Combattere menopausa e osteoporosi con l'attività fisica

Pancia gonfia

Uno degli aspetti più lamentati e vissuti negativamente è la "pancia gonfia".

Varie sono le componenti implicate nel favorire l'aumento di volume addominale: oltre alla particolare ridistribuzione dell'adipe che in menopausa cambia e tende ad accumularsi sull'addome, il meteorismo, cioè aria accumulata a livello intestinale e l'ipotonia della muscolatura addominale sono le cause determinanti.

Svolgere attività fisica, avere delle sane abitudini come ad esempio masticare bene e lentamente il cibo, l'alimentazione con un tipo di dieta corretta, aiutano ad eliminare questo problema che non è solo “estetico”, ma può mettere a rischio la salute: l'aumento della circonferenza addominale è correlato a un aumento del rischio cardiovascolare (ictus e infarto).

Bruciore e fastidi agli occhi

La riduzione degli estrogeni può determinare la secchezza delle mucose anche a carico degli occhi.

L'occhio secco "dry eye" è caratterizzato da scarsa o assente lacrimazione, secchezza, bruciore e rossore degli occhi.

Bocca secca o che brucia

In menopausa può capitare anche di avvertire una sensazione di secchezza anche alla bocca, con riduzione della salivazione, bruciore alla lingua, con problemi anche a livello delle gengive e del parodonto.

Questi problemi se trascurati possono portare anche alla perdita dei denti, per cui i controlli odontoiatrici regolari sono particolarmente raccomandati nelle donne in menopausa.

Perdita di memoria, difficoltà di concentrazione

La menopausa comporta anche una perdita di memoria, vi capita spesso di dimenticare nomi o cose, avete difficoltà di concentrazione.

E' importante tenere sempre allenato anche il vostro cervello: leggere, fare cruciverba, imparare poesie a memoria, imparare nuove lingue, giocare a scacchi sono alcune delle attività che vi possono aiutare.

Anche l'alimentazione è importante, ci sono infatti alcuni tipi di alimenti particolarmente indicati per potenziare la memoria e proteggere la salute del nostro cervello.

Per approfondire:Quando fare la terapia ormonale sostitutiva?

Come cambia il corpo in menopausa?

Lentamente il corpo della donna comincia a cambiare già negli anni che precedono la menopausa.

I cambiamenti interessano un po' tutto il corpo della donna:

  • la pelle diventa secca, perde l'elasticità e il tono;
  • i capelli possono diradarsi e diventare più sottili e sfibrati oltre a diventare bianchi;
  • le unghie possono avere problemi, tendono a sfaldarsi, diventano sottili, fragili;
  • anche le articolazioni e le cartilagini risentono dei cambiamenti ormonali della menopausa, capita spesso di avvertire dolore alle mani e alle ginocchia alla schiena, segnali che testimoniano un processo degenerativo destinato ad evolvere verso l'artrosi;
  • la secchezza riguarda anche le mucose genitali determinando dolore e difficoltà ai rapporti;
  • anche il gusto, la percezione dei sapori si modifica in menopausa;
  • la digestione e la funzione intestinale possono subire dei cambiamenti: problemi digestivi e stitichezza, ad esempio, sono problemi molto frequenti da riscontrare in menopausa;
  • diventa sempre più difficile dimagrire perché il metabolismo rallenta e si tende a prendere peso soprattutto a livello addominale, cosa che aumenta il rischio i malattie cardiovascolari;
  • anche l'apparato urinario subisce delle modificazioni: a causa dei processi distrofici delle mucose c'è una maggiore predisposizione alle cistiti, la muscolatura del pavimento pelvico perde progressivamente tono potendo comportare incontinenza urinaria e prolasso genitourinario;
  • i denti e il parodonto, cioè quell'insieme di tessuti che circondano il dente possono subire l'influenza degli ormoni in menopausa con facile tendenza per esempio, all'infiammazione delle gengive che sanguinano e parodontiti, che se trascurate, possono portare anche alla perdita dei denti;
  • la menopausa può influenzare anche l'udito, che negli anni peggiora a causa della riduzione degli estrogeni che sono protettivi per le strutture dell'orecchio interno;
  • la riduzione estrogenica modifica anche l'olfatto, la donna può presentare una sensibilità olfattiva alterata con minore capacità di riconoscere profumi e odori. In particolare ci può essere una ridotta sensibilità ai ferormoni, gli ormoni sessuali, che in parte può giustificare la diminuzione del desiderio sessuale unitamente a tanti altri fattori (ormonali, biologici, relazionali, psicologici);
  • anche la voce può subire delle modificazioni in menopausa a causa della distrofia delle corde vocali, che sono ricoperte da un epitelio che risente anch'esso l'influenza degli estrogeni;
  • la vista è l'altro organo di senso che viene “modificato” dalla menopausa, con vari effetti, partendo dalla presbiopia, il difetto che non ci fa più riuscire a leggere e vedere bene “da vicino”, continuando con la ridotta secrezione lacrimale, il “dry eye”, l'occhio secco che brucia, fino ad arrivare a modificazioni del cristallino (cataratta), l'aumento della pressione oculare (glaucoma), la degenerazione senile della macula e alterazioni della vascolarizzazione della retina;
  • cambia anche la distribuzione dei peli e della peluria in menopausa: a causa dell'aumento degli androgeni capita di notare la comparsa o l'aumento dei peli in zone del corpo dove non dovrebbero esserci, come mento, labbro superiore, schiena, sul seno intorno all'areola. E capita anche il fenomeno della perdita o diradamento della peluria a livello del pube, che in alcune donne viene vissuto in modo negativo e interpretato come perdita della femminilità;
  • con il passare degli anni poi si diventa più basse: la statura diminuisce;
  • sempre a causa della riduzione degli estrogeni, in particolare la riduzione degli spazi vertebrali causata dall'assottigliamento dei dischi intervertebrali, ma anche una eventuale osteoporosi con microfratture e crollo delle vertebre sono i meccanismi patogenetici responsabili di questo abbassamento della statura.

Come vedete il corpo cambia totalmente, sicuramente invecchiamo, ma dobbiamo imparare ad accettare e continuare ad amare e curare il nostro corpo, senza lasciarci andare. Un sano stile di vita e una corretta alimentazione a cominciare da quando si è piccole, sono il segreto e la soluzione infallibile per invecchiare bene e lentamente.

La menopausa non è una malattia

Nella nostra cultura non c'è spazio per le rughe, i capelli bianchi, la fragilità e gli acciacchi: invecchiare non va di moda.

È allora facile immaginare come si deve sentire una donna che sta per entrare o è già entrata in menopausa che, pur non essendo una malattia, ma solo una fase naturale della vita, nella nostra cultura viene associata a qualcosa di negativo.

La menopausa sembra una condizione di svantaggio, in un ambiente dove "gioventù" fa rima con "virtù". Molte donne considerano la menopausa come il momento della "perdita": la perdita della giovinezza, della fertilità, della femminilità e della salute.

È sbagliato lasciarsi influenzare dai clichè che ci impone una società basata soprattutto sull'apparenza e non sui contenuti, specialmente se pensiamo che la vita media si è allungata: le donne passano una buona parte della loro vita in menopausa (30 anni in media), con il calo delle nascite la maggior parte della popolazione è anziana ed è formata da donne e uomini (in andropausa).

Il mondo del futuro, a meno che non cambi qualcosa, è di coloro che hanno superato “gli ‘anta”… e anche delle donne dopo la menopausa!

Parecchie cose stanno cambiando nella nostra società, grazie alle scoperte scientifiche, alle nuove cure e il dilagare della cultura basata sul sano stile di vita.

Possiamo sempre più spesso osservare parecchie “ragazze” che hanno superato i 50 anni, che continuano a colpire per il fascino, la bellezza e la grinta unita alla saggezza, la maturità e l'ironia che gli anni e le esperienze vissute hanno loro donato come valore aggiunto.

Come affrontare la menopausa?

Sicuramente in modo positivo e senza paura: la menopausa non è la fine di tutto, ma è piuttosto l'inizio di una nuova fase della nostra vita che potrà sicuramente riservarci ancora delle belle sorprese, delle nuove esperienze.

Si può continuare ad essere belle, attraenti, attive, allegre e in buona salute: basta volerlo, sapersi organizzare e parlarne: con il marito, le amiche, i figli, i colleghi e con la ginecologa di fiducia!

Affrontiamola con un arma invincibile che è quella dell'ottimismo unito alla curiosità e alla voglia di continuare a vivere al meglio quello che la vita ogni giorno ci regala.

A tutte voi raccomando una cosa, che dovete fare sempre, dall'inizio alla fine della vostra vita: sorridere! Un sorriso al giorno è la prima cura naturale, efficace e gratuita per tutti i mali.

In questa fase, ma è una cosa valida sempre, a cominciare dal giorno in cui siamo nate, è necessario però affidarsi e parlarne con un team medico che ci sappia guidare e fornire consigli e strumenti utili per mantenerci in buona salute e curarci in modo adeguato laddove ce ne sia la necessità.

Data pubblicazione: 11 luglio 2018

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Autore

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Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso università la Sapienza di Roma.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43654.

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